giovedì 11 ottobre 2012

Tra nuovi tagli agli enti locali e piccole riduzioni, ecco le novità della Legge di Stabilità 2013 approntata dal governo Monti


Non se ne può più di ascoltare persone che non ce la fanno più, tra bollette, premi assicurativi per auto e moto e spese quotidiane di ogni genere. Proprio non se ne può più. Eppure le sciagure non vengono mai sole, s'accompagnano sempre ad altre sciagure. Questo è il caso della Legge di Stabilità 2013 elaborata dal governo dei nominati. L'equivalente della vecchia Legge di programmazione economica e finanziaria dello Stato porta con se solitamente qualche batosta e in rarissimi casi qualche sollievo. 

Iniziamo dal principio: la legge apporta un aumento dell’Iva di un punto. Ma non da subito, dal 1° luglio 2013 e le percentuali aumenteranno dal 10 all'11% e dal 21 al 22%L'aumento dell'Iva servirà a finanziare la riduzione dell'Irpef.

Invece il sollievo lo troviamo nell'alleggerimento dell’Irpef per le aliquote minime. La riduzione riguarderà solamente le due aliquote più basse: quella del 23% (che scenderà al 22%) e quella del 27% (che invece scenderà al 26%). S'abbassa l'Irpef che è un'imposta sui redditi e per coprire il buco economico che naturalmente ne seguirà si alza l'Iva, che si scarica sui consumatori indistintamente. Sperando che a comprare in maggiori sovrabbondanti siano i cittadini agiati, forse questa misura potrà in modo molto superficiale far prendere una piccola boccata d'ossigeno ai lavoratori ipertartassati. In attesa di una legge che vada a tassare i grandi patrimoni ci si accontenta di poco, troppo poco. A proposito di tartassati saranno tassate anche le pensioni di invalidità e le minime fino ad oggi esentate.


Per quanto riguarda la giustizia, il decreto sulla Legge di Stabilità interviene sulle spese di giustizia stabilendo una sanzione contro i ricorsi inammissibili (su questo punto moltissimi amministratori di enti locali dovranno dedicare un'attenzione particolare) e un aumento per i costi attinenti i ricorsi al TAR ed impugnazioni civili (contributo unificato). In materia di intercettazioni, nel tentativo di ridurre i costi, viene introdotto il canone a forfait per i gestori telefonici. E invece per quanto riguarda le restrizioni per il pubblico impiego e al Servizio Sanitario Nazionale, viene esteso il blocco dei contratti fino al 2014 nel pubblico impiego. Per il 2013-2014 non sarà erogata neanche l'indennità di vacanza contrattuale. Quest'ultima tornerà nel 2015 calcolata sulla base dell'inflazione programmata. Previsti tagli anche sui permessi previsti dalla Legge 104 per il disabile o per la cura di parenti affetti da handicap. Ulteriori tagli sono previsti al sistema sanitario nazionale grazie a un'ulteriore riduzione della spesa per l'acquisto di beni e servizi e dispositivi medici. 


Ma il governo Monti interviene anche su uno dei fronti più caldi per le imprese soffocate dalla crisi di liquidità, ovvero i tempi di pagamento della pubblica amministrazione, che vengono fissati in maniera ordinaria a 30 giorni. Vengono in particolare recepite nella bozza del decreto le norme della direttiva europea che pongono un freno ai tempi infiniti nel saldo delle fatture, sono tuttavia previste delle mini deroghe. Per gli esodati finalmente viene previsto un fondo ad hoc, in particolare sono previste misure di assistenza in favore dei lavoratori salvaguardati a valere sul cosiddetto Fondo Letta le cui finalità vengono integrate. 

Dovrebbe essere varato il fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, con una dotazione da circa 1,6 miliardi a partire dal 2013, e alimentato dal gettito sui carburanti. Sarà un decreto del presidente del Consiglio, che dovrà essere emanato entro 30 giorni dall'approvazione della legge, che avrà il compito di fissare il livello della compartecipazione ai proventi delle accise su gasolio e benzina. Gli enti locali e il servizio sanitario nazionale invece dal 2014 non potranno più acquistare immobili senza documentarne l'indispensabilità. Per i mobili e gli arredi, le spese non possono superare il 20% di quanto speso nel 2011, pena la responsabilità amministrativa e disciplinare dei dirigenti. È previsto anche un’ulteriore stretta sul parco auto della pubblica amministrazione. 

In barba alle proteste dei delle comunità locali si procede con la realizzazione della tratta ad alta velocità ferroviaria della Torino-Lione Tav, autorizzando il finanziamento di studi, progetti, lavori preliminari e lavori definitivi, e si prosegue anche nella realizzazione del Mose, mentre, e aggiungiamo per fortuna, è certo l’abbandono della realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. 
Intanto l'energia o meglio lo spreco d'energia è entrata nelle mire del governo, che ha pensato allo spegnimento dell'illuminazione pubblica o almeno all'affievolimento, anche automatico, attraverso appositi dispositivi, durante tutte o parte delle ore notturne nei luoghi pubblici. 

Inoltre è stata adottata la tassa sulle transazioni finanziarie, conosciuta come Tobin tax. Questa entra tra le coperture della Legge di Stabilità, accanto alla fase due della spending review e alla revisione delle agevolazioni fiscali. La copertura finanziaria andrà calibrata nel tempo, poiché il meccanismo definito dal Consiglio Ecofin (Consiglio dei ministri dell'Economia e delle Finanze dei Paesi Ue) dovrà essere perfezionato. 

E per cercare di risolvere o perlomeno di alleviare la grande sofferenza delle pubbliche amministrazioni e delle casse pubbliche in generale viene istituito nella Legge di Stabilità un Commissario anticorruzione che presiederà la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche.

E tra tagli alla spesa pubblica, variazioni a ribasso o a rialzo di aliquote Irpef e Iva e istituzione di un nuovo controllore il 2012 finisce male e il 2013 si prefigura peggio.

(fonte Studio Arganese e Associati)

11.10.2012
Vito Stano

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