giovedì 11 ottobre 2012

Il consiglio comunale si trascina. Santorsola attacca su residui attivi e avanzo, il tandem Di Medio-Antelmi risponde


Tagli governativi e razionalizzazioni, in altre parole cura dimagrante per gli affamati enti locali. Di questi temi com'è evidente anche il presente politico-amministrativo cassanese è interessato e su questi temi, com'è naturale nello scontro politico, le parti avverse non si incontrano mai. Del bilancio e dello stato d'approvazione dei programmi ancora dopo molti giorni se ne parla: da una parte il capogruppo di Nuova Idea Domani Teodoro Santorsola critica l'operato dell'amministrazione Di Medio, dall'altro com'è intuibile l'assessore al Bilancio Franco Antelmi, supportato dalla sindaco, ribatte e invita a sopire le polemiche al fine di concentrare le energie sulle problematiche da risolvere.

"La spesa corrente al 30/9/2012 - scrive Santorsola - è aumentata rispetto a quella prevista nel bilancio approvato il 26 giugno scorso. I nostri bravi non possono dire il contrario perché è riportato negli atti del Consiglio Comunale. Chi dice cosa diversa è bugiardo. Se poi si usano stratagemmi pseudo tecnici per non dire la verità… allora la cosa è anche vergognosa visto che si sta mentendo ai propri cittadini".

Da destra l'assessore al Bilancio Franco Antelmi
"La gestione di bilancio della nostra giunta - rispondono Di Medio e Antelmi - è da sempre stata impostata su criteri di prudenza e trasparenza contabile. Nessuno può arrogarsi il diritto di accusarci di impreparazione nella gestione dei conti pubblici. Semmai, abbiamo noi riportato sui binari della normalità alcune voci di bilancio i cui campanelli di allarme erano già suonati all’indomani del nostro insediamento. E facevano rumore non certo per colpa nostra. La vicenda degli Swap, di cui abbiamo detto più volte, ne era e ne è, ancora un esempio. Ogni anno siamo costretti ad accantonare in bilancio risorse per far fronte a spese impreviste e interessi su un’operazione che definire una scommessa è poco".

"Altro argomento delicato - continuano Di Medio e Antelmi -, che i nostri oppositori non mancano mai di citare, è la questione dei residui di bilancio. È bene chiarire una volta per tutte che i cosiddetti residui attivi (crediti registrati come tali nei bilanci di anni precedenti ma ad oggi non  ancora incassati), non sono affatto il frutto di una nostra incapacità di introitare, ma l’esito di un processo contabile a volte indipendente dalle volontà di un ente in quanto affidato ad un soggetto gestore esterno (cioè, Equitalia)".

Capogruppo di Nuova Idea Domani Teodoro Santorsola
Proprio su questo punto avevamo chiesto in un'intervista qualche giorno dopo il consiglio comunale al capogruppo Teodoro Santorsola di chiarire ai lettori-cittadini cosa fossero i residui attivi e cosa avrebbe potuto fare l'amministrazione? La risposta che ricevemmo fu: "Sono somme che l’amministrazione deve introitare da altri enti o da cittadini e sono di varia natura e l’amministrazione comunale li conosce nel dettaglio". 

quindi cosa avrebbe potuto fare l’amministrazione? "Avrebbe dovuto porre in essere tutte le prerogative per incassare la somme oppure se si tratta di somme non incassabili avrebbe potuto eliminare i residui attivi".

In che modo? "Estinguendo questi ipotetici crediti. L’inefficacia dell’amministrazione si è rivelata un bumerang, perché a fronte di questa norma, che io sento di condividere, avrebbe potuto ridimensionare il monte residui e oggi il 25% sarebbe stato di gran lunga inferiore". E questi 230mila euro da dove provegono? "Dall’avanzo, cioè sono stati sottratte risorse che potevano essere destinate alla comunità. Altro che lungimiranza! Non solo è stata ancora una volta aumentata la spesa corrente in tre mesi di oltre 241mila euro ed è aumentato l’indebitamento, cioè un doppio danno. In quanto per poter costituire il fondo svalutazione crediti con l’avanzo di amministrazione, si è dovuto cancellare il finanziamento di 83mila euro destinato all’isola ecologica, per realizzare la quale oggi si fa ricorso a un mutuo. Quindi al danno si aggiunge la beffa". 

Tra tutte le spiegazioni e le controspiegazioni una cosa è certa, per i cittadini sempre più sfiduciati e tartassati queste, seppur importantissime argomentazioni, assumono le sembianze della polemica e dello scontro politico sterile senza vie d'uscita. 

11.10.2012
Vito Stano

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