mercoledì 28 luglio 2010

C'è Murgia e Murgia...


Pochi chilometri distanza, grandi differenze.


Il Consiglio comunale di Cassano delle Murge, cittadina della Murgia barese, non piu' di qualche mese fa ha deliberato l'adeguamento all'indice Istat dell'importo che l'ente deve alla Murgia Servizi Ecologici S.r.l. (ditta che, con la Tra.de.co., si aggiudicò l'appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani), adeguamento che si è di conseguenza scaricato sulle tasche dei cittadini, i quali hanno percepito l'adeguamento come un aumento della tassa sui rifiuti, al quale però non corrisponde alcun miglioramento del servizio.


In tanto la "cultura" della differrenziata non si diffonde e, contestualmente, non decolla la percentuale di rifiuti differenziati, che comporta una "ecotassa", che i Comuni inadempienti (tra cui Cassano delle Murge conserva gelosamente il suo posticino!) devono versare alle casse della Regione Puglia.


Ma, purtroppo, il problema della differenziata in questa cittadina della Murgia barese passa quasi in secondo piano, se paragonato all'incresciosa situazione della raccolta dei rifiuti indifferenziati, che giacciono, esposti alle intemperie nei cassonetti e fuori dagli stessi, in attesa d'esser raccolti con una cadenza a dir poco ridicola: la spesa complessiva prevista nel capitolato d'appalto del servizio di fatti non permette (!) alla ditta aggiudicatrice di raccogliere piu' di 3 o 4 volte alla settimana! Tanto che nei mesi scorsi si sono verificati incendi di cassonetti che hanno riportato alla memoria situazioni ben piu' gravi, come quella napoletana, alla quali proprio non si dovrebbe aspirare.


Pertanto risulta necessario, anzi indispensabile, un confronto delle diverse realtà di un territorio, come quello murgiano a sud-est di Bari, al fine di comprendere quali ingranaggi della macchina non funzionano.


A questo proposito è utile guardare con attenzione le percentuali relative alle quote di rifiuti solidi e non solo conferite da ogni città pugliese pubblicate sul sito http://www.rifiutiebonifica.it/ , dal quale si evince la netta differenza tra realtà dello stesso territorio, come nel nostro caso, che vede Cassano delle Murge attestarsi al 6,040% di rifiuti differenziati sul totale di rifiuti solidi urbani conferiti, con un trend leggermente in calo da febbraio a maggio 2010 (ultimo dato rilevato), contro il dato relativo della vicina Santeramo in Colle che al mese di maggio riporta una percentuale di raccolta differenziata dell'11,612% sul totale dei rifiuti solidi urbani, quindi potremmo dire che l'attenzione per la raccolta differenziata da parte dei cittadini santermani è ancora bassa ma comunque produce il doppio di rifiuti differenziati.


Una netta differenza la possiamo notare, invece, se spostiamo lo sguardo sulla cittadina di Grumo Appula, confinante con Cassano delle Murge, che, contando all'incirca gli stessi abitanti, "produce" quasi il doppio di rifiuti differenziati, attestandosi all'11,365% sul totale conferito. Confrontando, dunque, questo dato con quello di Cassano delle Murge (6,040% rif. diff.) sarebbe interessante indagare le modalità di raccolta della cittadina piu' virtuosa e capire se e come applicare tali metodologie alle realtà limitrofe in affanno (vedi anche Altamura al 7,739% rif. diff. e Gravina al 4,675% rif. diff.), per non parlare di cittadine che sono ferme a percentuali così basse da destar sospetto! Ne sono esempi i comuni di Spinazzola e Minervino Murge che si attestano rispettivamente al 2,501% e al 2,635% di rifiuti differenziati sul totale conferito.


Ma comuni che si "differenziano" in questo limbo di territorio pugliese c'è ne sono: da Poggiorsini che è "ferma" al 16,560% di rif. diff. a Toritto in sensibile "calo" al 12,690% di rif. diff., con un picco del 24,59% di rif. diff. del mese precedente all'ultima rilevazione (maggio 2010).


Il panorama variegato della Murgia sud-est si presta a essere indagato volentieri, pertanto una volta comprese le differenze sostanziali tra le diverse, ma vicine, realtà possiamo tirare alcune conclusioni relative alla natura e al costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi, con particolare attenzione alla parte di essi separati e differenziati.


Prendiamo tra gli esempi virtuosi il sistema adottato a Toritto, cittadina con 8.710 residenti, che ha installato un sistema di raccolta dei rifiuti all'avanguardia, con dieci isole ecologiche impiantate in altrettanti punti della cittadina. Le isole ecologiche sono state pensate per la raccolta differenziata di carta e cartoni, plastica, vetro e lattine, pile esaurite e medicinali scaduti, rifiuti pericolosi etichettati "T" o "F" e rifiuti ingombranti. Da lodare, dunque, l'operato dell'Amministrazione comunale che si è adoperata per favorire la raccolta differenziata dei rifiuti solidi, anche facendo leva sul risparmio che ogni cittadino-contribuente può conseguire conferendo nelle apposite isole ecologiche i rifiuti separati.


L'esempio negativo che andremo a considerare è il sistema adottato dal comune di Cassano delle Murge. Come dicevo in apertura l'attuale capitolato d'appalto che lega l'ente alla ditta aggiudicatrice prevede che la stessa ritiri i rifiuti indifferenziati ogni due giorni e non come la logica dice ogni giorno, al fine di garantire igiene e salubrità. Questo "servizio a metà" pare sia direttamente proporzionale alla somma che il Comune versa nelle casse della ditta! Ciò non sarebbe un problema se ogni due giorni la cittadina murgiana, che si fregia d'esser "città turistica", conservasse un aspetto decoroso e, soprattutto, salubre. Ma così purtroppo non è!


Per quanto riguarda invece la raccolta differenziata è ancora in uso un sistema adottato qualche anno fa, detto "porta a porta", che in altre realtà ha soppiantato i vecchi cassonetti, che non sono il massimo dell'estetica. Ma anche questo sistema a Cassano delle Murge funziona a singhiozzo e soltanto in alcune zone, non garantendo a tutti di conferire i rifiuti "prodotti" in maniera differenziata.


Quello che credo sia il nodo cruciale della "faccenda" rifiuti è la cultura del rifiuto, che diviene tale con una velocità impressionante e senza tante preoccupazioni relative alla sua prossima destinazione. Occorre, dunque, diffondere il piu' possibile con pubblicazioni -di facile comprensione- determinate pratiche, utili per farci riflettere sulla natura dei prodotti-rifiuti e sul loro recupero, riutilizzo e riciclo, guardando alla vita dei prodotti che consumiamo nella sua integrità. Altro passo fondamentale e funzionale a diffondere una certa cultura del rifiuto è quello della sanzione amministrativa, che deve punire i cittadini inadempienti al fine di educarli, dunque anche attraverso il prelevamento di denaro dalle tasche dei privati, ad una migliore gestione casalinga e globale del ciclo dei rifiuti.


di Vito Stano