sabato 30 ottobre 2010

Le rinnovabili si avviano verso la regolamentazione


Le rinnovabili si avviano verso la regolamentazione. Dopo sette anni di gestazione, finalmente il settore delle energie rinnovabili ha una sua regolamentazione, che ci si augura metterà le Regioni al sicuro da eventuali ricorsi alla Corte Costituzionale. Entro il 31 dicembre le Regioni dovranno adeguare la propria legislazione alle nuove linee guida in materia di installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.


Dopo sette anni di gestazione, finalmente il settore delle energie rinnovabili ha una sua regolamentazione. Le linee guida, pubblicate il 18 settembre 2010 sulla Gazzetta Ufficiale n.219, sono operative dal 3 ottobre su tutto il territorio nazionale, questa norma regolerà un settore in forte espansione caratterizzato da vuoti legislativi e porrà le Regioni più al sicuro da eventuali ricorsi alla Corte Costituzionale. Ricorderemo il caso di cui la Suprema Corte si occupò non molto tempo fa, ritenendo incostituzionali alcune parti della legge n.31 del 2008 emanata dalla giunta Vendola, con la quale il governo pugliese intendeva porre dei paletti alla piantumazione di pannelli fotovoltaici e pali eolici sul territorio regionale.

Il clima di cui gode il territorio pugliese ha richiamato nel tempo molti investitori del settore delle energie rinnovabili, portando la regione Puglia a ricoprire le prime posizioni nelle speciali classifiche relative alla produzione di energia da fonti rinnovabili, ma l'aumento esponenziale degli impianti ha portato altresì ad interrogarsi sulla necessità o meno di una legge che proteggesse le aree di pregio e l'aspetto paesaggistico.

Le linee guida varate dal Governo attuano la Direttiva europea 2001/77/CE sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e individuano cinque differenti tipologie di aree di pregio (agricola, naturalistica, storica, archeologica, architettonica). Dunque spetta a Regioni e Province far rispettare, attraverso la procedura dell'autorizzazione congiunta il rispetto della normativa vigente.

Mancano nel provvedimento le quote minime di produzione di energia da fonti rinnovabili, che probabilmente sono già state superate, come afferma l'assessore all'Assetto del Territorio della Regione Puglia Angela Barbanente, ma, in compenso, è specificato il traguardo che l'Italia deve raggiungere entro il 2020, cioè produrre il 17% di energia pulita.

di Vito STANO
pubblicato su vglobale.it il 30/10/2010

L'Italia contro la deforestazione

Con 100 milioni di dollari l'Italia mantiene le promesse contribuendo alla partnership internazionale contro la deforestazione nei Paesi in via di sviluppo. A latere della decima conferenza mondiale sulla Biodiversità, in questi giorni in corso a Nagoya, in Giappone è stato confermato, in sede di riunione ministeriale sul tema, dal ministro dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Stefania Prestigiacomo, l'apporto dell'Italia alla «Partnership Redd+».

«Il governo italiano - ha dichiarato il ministro - dimostra così di voler contribuire concretamente all'immediata attuazione delle azioni ''fast-start'' decise al vertice di Copenhagen contro i cambiamenti climatici».

Con questa partnership la comunità internazionale si propone, dunque, di proteggere le foreste ponendosi come priorità la lotta alla deforestazione, ritenuta la causa di circa il 20% delle emissioni mondiali di gas serra, responsabili del surriscaldamento del pianeta. Dall'istituzione della partnership internazionale (maggio 2010) ci sono stati diversi sviluppi, ad esempio, è stata riconosciuta finalmente l'importanza del coinvolgimento delle popolazioni indigene nella lotta contro la deforestazione, questione non da poco dato che dalle foreste essi traggono i mezzi di sussistenza.

di Vito STANO
pubblicato su vglobale.it il 30/10/2010

giovedì 28 ottobre 2010

Al via le escursioni nel Parco dell'Alta Murgia

Una serie di iniziative per far conoscere meglio il territorio a turisti e residenti.

Il culmine sarà il ventinove ottobre con un seminario e una mostra itinerante intitolata «Il Piano per il Parco e il Regolamento del Parco» Altamura, Gravina in Puglia, Spinazzola, Minervino Murge, sono soltanto quattro delle tredici cittadine i cui territori, in parte, sono sottoposti a vincoli totali o parziali, dovuti alla presenza del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.

Per diversi anni l'istituzione di quest'area protetta è stata avversata, ma il tempo e la caparbietà di non poche persone hanno contribuito alla realizzazione di quello che oggi è un Parco Nazionale, caratterizzato da una massiccia presenza antropica entro i suoi confini, che finalmente si propone come territorio da calpestare, da scoprire.

In mountain bike o praticando trekking i luoghi più suggestivi dell'Alta Murgia non saranno più celati come nel passato, ma fruibili, con l'ausilio di guide, che illustreranno la storia e le specificità del territorio in partenariati con gruppi di ricerca e associazioni presenti sul territorio.

A questo proposito è stato creato un calendario che porterà l'Officina del Piano nei tredici Comuni del Parco con lo scopo di informarne i cittadini: il calendario prevede escursioni a piedi o in mountain bike, eventi di piazza e seminari divulgativi, in collaborazione con il «Gruppo Speleologico Ruvese» e il Centro Studi e Didattica Ambientale «Terrae».

L'Officina del Piano ha il compito di divulgare i contenuti del Piano per il Parco e del Regolamento del Parco, per favorire questo intento sono state realizzate brochure informative con le quali l'Officina si propone di far innamorare non solo i turisti ma, anche e soprattutto, i residenti di questo brullo territorio, per troppo tempo considerato non come patrimonio ambientale e paesaggistico ma poco più di un deserto, arido e inospitale. Dunque la valenza paesaggistica e la ricchezza di biodiversità attualmente riconosciuta fa del territorio dell'Alta Murgia, storicamente povero di risorse e avaro di prospettive, un punto di partenza per il rilancio di un'area afflitta da ataviche problematiche.

Pertanto il Parco Nazionale dell'Alta Murgia si propone di essere all'altezza delle aspettative, «producendo» un calendario di eventi di carattere sportivo e conoscitivo.

Le visite guidate, previste da settembre a gennaio, sono iniziate il venticinque settembre a Gravina in Puglia, con un insolito trekking notturno alla scoperta dei pipistrelli, e hanno avuto seguito a Ruvo di Puglia il tre ottobre e il nove e dieci a Gravina in Puglia e ad Altamura, con varie escursioni in mountain bike; invece il diciassette e il ventiquattro ottobre è stato proposto un percorso di trekking rispettivamente a Spinazzola, presso la Rocca del Garagnone, e Gravina in Puglia, per visitare le grotte e gli Jazzi ai confini del Parco; domenica trentuno ottobre è prevista l'ultima uscita in programma presso la Grotta di San Michele a Minervino Murge.

Il ventinove ottobre è previsto un seminario presso la sala consiliare del Comune di Poggiorsini, in programma anche una mostra itinerante intitolata «Il Piano per il Parco e il Regolamento del Parco».

di Vito STANO
pubblicato su vglobale.it il 28/10/2010

domenica 3 ottobre 2010

Buoni dati per il turismo in Puglia


In tempi di crisi il comparto tiene e si vede, la regione si conferma metà preferita per migliaia di turisti. Non solo mare, ma anche arte e cultura. L'offerta turistica della regione (ancora poco destagionalizzata) ha tenuto ferma la barra e, anzi, ha incrementato le presenze rispetto al 2009. Il bilancio del settore turistico dell'anno corrente nella regione Puglia si avvia a chiudere in positivo. In effetti da una prima occhiata ai dati pervenuti (ancora incompleti) presso l'Apt si può constatare un aumento delle presenze in loco, oltre che degli arrivi negli aeroporti e nei porti pugliesi.

Le zone più gettonate risultano essere il Gargano e il Salento, ma anche le altre province, quella barese e nord barese in particolare, si sono difese bene, chiudendo il bilancio turistico registrando un aumento sostenuto rispetto allo scorso anno.

Le considerazioni da fare a questo punto sono due: la necessità di destagionalizzare l'offerta turistica e puntare sugli stranieri, poiché ad oggi la percentuale di presenze straniere in Terra di Puglia si attesta ancora attorno al 15% sul totale delle visite.

Il commissario dell'Agenzia di promozione turistica regionale, prof. Franco Chiarello, in una sua dichiarazione ha sottolineato che «occorre migliorare la qualità dell'offerta. Lavorare meglio sulla tempistica della promozione». Tra l'altro, continua Chiarello, «è necessario adoperarsi per migliorare le infrastrutture di mobilità interna alla regione» poiché «oggi è più facile raggiungerla dall'esterno che muoversi speditamente al suo interno», in questo senso «le ferrovie locali possono diventare una straordinaria risorsa per migliorare la mobilità dei cittadini residenti e dei cittadini ospiti».

di Vito STANO
pubblicato su vglobale.it il 03/10/2010