venerdì 14 dicembre 2012

Manifestazione per la vita. Domani Taranto grida le sue ragioni


Angelo Bonelli - Foto google.com
La situazione a Taranto a fronte del decreto "Salva Taranto" o, come  sarebbe bene rinominarlo, "Salva il salvabile", non accenna a sbloccarsi. La tensione invece che placarsi aumenta, si alimenta delle dichiarazioni convulse di deputati e governanti, i quali, come in un conflitto medievale tra guelfi e ghibellini, s'appostano su barricate frontali. Da una parte quelle che, come Angelo Bonelli, difendono a spada tratta le ragioni della salute e dell'ambiente della città jonica e dall'altra coloro che difendono le ragioni della salute e dell'ambiente della città jonica. E quindi sono tutti d'accordo? No, sono d'accordo sul fatto di essere completamente in disaccordo.

Angelo Bonelli, leader dei Verdi e consigliere comunale a Taranto, scriveva ieri 13 dicembre: «Dopo un decreto per commissariare la magistratura ora il governo ed il ministro Clini hanno tirato fuori dal cilindro un emendamento per precisare l'ambito del commissariamento. Quello che tutti i cittadini di Taranto e gli italiani si aspettano, invece, non arriva mai: dove sono i provvedimenti e le risorse per l'emergenza sanitaria? Dove sono le risorse per le bonifiche? Perché non si procede al sequestro dei beni della Famiglia Riva e degli altri soci del gruppo per garantire gli interventi per la bonifica? Ogni giorno se ne inventano una pur di impedire alla magistratura di fare il proprio dovere e di tutelare la salute delle persone che vivono a Taranto. Il conflitto con i magistrati che il ministro Clini esclude a parole non solo esiste nei fatti ma è anche violentissimo. Solo nei regimi autoritari si blocca attività magistratura».

Invece Pierluigi Bersani afferma, con le stesse parole di Pierferdinando Casini e Silvio Berlusconi, di voler «lavorare per l'Italia e per l'interesse comune di tutti  gli italiani». Qualcuno, certamente malizioso, non riesce proprio a dimenticare il versamento effettuato dalla famiglia Riva al segretario del Pd in campagna elettorale qualche anno fa e con questo non risulta possibile neanche gradire quel dinamico immobilismo, tipico del cambiare tutto per non cambiare niente. 

Le ragioni, sin qui sintetizzate, non possono certo dipingere in modo esauriente la grande tela di Taranto, ma possono darne un accenno. Domani 15 dicembre in concomitanza con tante iniziative natalizie la gente di Taranto si radunerà e darà vita ad una grande e attesa manifestazione per ribadire ancora una volta le ragioni della vita contro quelle della morte e dell'inquinamento. 
La manifestazione inizierà alle 16,30 da piazza Sicilia.

14.12.2012
Vito Stano

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