I
movimenti pro-salute e pro-ambiente di Taranto negli ultimi mesi si sono fatti
sentire come non mai. Tra questi Peacelink e il suo presidente Alessandro
Marescotti, noto da tempo per le sue battaglie (finito anche, come si legge sul
suo diario di facebook.com, nelle intercettazioni telefoniche tra il
faccendiere Archinà, il quale, conversando con uno dei tantissimi suoi interlocutori,
prende doverosamente atto che «nonostante l'intento dell'Ilva sia osteggiare e
sconfessare gli ambientalisti, Marescotti e Matacchiera in testa, non si
può non convenire che «gli ambientalisti non è che le cose se le inventano»).
Marescotti dal 2005 ha iniziato ad occuparsi dell'inquinamento da diossina
della mia città di Taranto e con i suoi studenti ha proposto nel 2011 un legge
per la certificazione degli alimenti dioxin
free (http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/amarescotti/). Lo abbiamo
intervistato a margine della manifestazione di sabato 15 dicembre.
a cura di Vito Stano
Alessandro Marescotti - Foto Archivio Vito Stano |
Il decreto legge del governo
Monti invade i poteri della magistratura, la Costituzione è rispettata o no?
Questa
è una manifestazione che ha un rilievo nazionale, perché è la bocciatura
popolare del decreto legge anticostituzionale che sottrae alla magistratura i
propri compiti specifici, che sono quelli di poter sequestrare impianti
pericolosi. Il decreto legge che invade la sfera d’azione della magistratura e
dà al governo e al parlamento poteri che sconfinano in una vera e propria
manipolazione della Costituzione, questo decreto è chiaramente bocciato dalla
gente. Noi a Taranto ci sentiamo accerchiati da un potere politico che vuole
continuare a far inquinare degli impianti considerati pericolosi dalla
magistratura.
Finalmente la gente è scesa
per le strade.
Quello
di oggi non è l’unico corteo, è l’ultimo di tanti cortei: per citare un
esempio, c’è stata in passato una grande fiaccolata a cui hanno partecipato
10mila persone.
Cosa vi aspettate dalla
magistratura? E quale sostegno pensate di poter dare?
C’è da aspettarsi una forte reazione
dignitosa e non violenta della città; il nostro è e sarà un sostegno alla
magistratura a cui noi chiediamo cha vada avanti e che un’azienda di questo
tipo (Ilva, ndr), che continua ad inquinare e cha ha inquinato in passato con
la complicità di una rete di politici, non continui più la sua attività.
L’Ilva deve chiudere?
L’Ilva
così com’è non può continuare a inquinarci e anche l’Aia (l’autorizzazione rilasciata
dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini, ndr) non è idonea: il caso
macroscopico è che vengono dati trentasei mesi per coprire i parchi minerali.
Recentemente è passato un tornado e ha sfiorato i parchi minerali, se fosse
passato sui parchi minerali tutti questi palazzi che abbiamo intorno sarebbero
neri e non sappiamo come starebbero i nostri polmoni.
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