Comunicato stampa
Position paper di
ANIE Energia: spingere su sperimentazione e sviluppo della filiera italiana
ANIE Energia ha presentato in anteprima il ‘Position paper sul ruolo
dei Dispositivi di Accumulo Elettrochimico nei Sistemi Elettrici’ al
collegio dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) in occasione di
un recente incontro. L’AEEG ha mostrato grande interesse ai contenuti dello
stesso, in quanto i sistemi di accumulo sono già oggetto di una prima fase di
regolazione, da parte dell’AEEG stessa, che dovrebbe avere implementazioni
importanti in futuro.
"Con un giro di affari
potenziale di oltre 4 mld di € annui nel 2020 - dichiara Matteo Marini,
Presidente ANIE Energia – i sistemi di accumulo sono destinati ad
avere un ruolo primario nel processo di ammodernamento tecnologico delle
infrastrutture di rete ampliando la gamma di soluzioni volte a rispondere alle
mutate condizioni di generazione, trasmissione, distribuzione e consumo
dell’energia elettrica."
“L’Italia, a livello
europeo, è il primo interprete dell’obiettivo di maggior sostenibilità
ambientale della produzione elettrica e del nuovo paradigma di generazione
diffusa e autoconsumo – continua Marini. Ed è per questo motivo che
come ANIE Energia stiamo volgendo la nostra attenzione all’impiego dei sistemi
di accumulo elettrochimico in un’ottica di valorizzazione della filiera
italiana attraverso un’attenta programmazione coordinata delle
politiche industriali con quelle energetiche e di attrazione di investimenti
esteri.”
L’iniziativa promossa dall’
AEEG, consistente nel supportare progetti pilota in dispositivi di accumulo da
parte dei gestori delle reti di trasmissione e distribuzione, basata su una
remunerazione maggiorata dell’investimento, appare una delle possibili
soluzioni per sostenere l’ulteriore fase di ricerca e sviluppo.
“Il tema cardine dei sistemi
di accumulo elettrochimico – dichiara Nicola Cosciani, Presidente del
Gruppo Sistemi di Accumulo della Federazione ANIE - consiste nel
passare da una produzione per piccoli lotti legati a progetti dimostrativi ad
una produzione massiva, cosa che consentirebbe un repentino abbassamento di
costo. Sarebbe opportuno indirizzare l’utilizzo dei fondi strutturali dedicati
e di fondi nazionali e comunitari per la ricerca e lo sviluppo
tecnologico accanto ad un adeguato quadro normativo che consenta
rapidamente l’avvio dei vari mercati, da quello degli utilizzi per utilities,
al residenziale, alla nascita di operatori privati di servizi di flessibilità.”
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