Sottolineata l’importanza di proseguire
sulla strada di usare il vento per produrre energia. A confronto
amministratori, esperti e istituzioni.
Si è svolto a Key
Energy (in corso a Rimini Fiera fino a sabato) il convegno sui
progetti di eolico off shore in Italia organizzato dalla Provincia
di Rimini nell’ambito del progetto europeo 4Power del programma
Interreg IV C.
All’incontro hanno preso parte diversi
interlocutori pubblici e privati. L’ufficio Energia della Provincia ha
presentato le diverse attività avviate, e soprattutto ha dichiarato
l’intenzione di proseguire con la sperimentazione dell’eolico on shore oppure
off shore, continuando nella campagna di misurazione del vento oggi in corso
con il Lidar Zefir istallato sulla Piattaforma Azalea B dell’Eni.
Il dott. Paolo Soprano del
Ministero dell’Ambiente ha spiegato come sia importante che ci siano progetti
che intercettando finanziamenti europei tentano di far fare un ulteriore passo
in avanti nell’utilizzo delle rinnovabili in Italia, proprio mentre il nostro
Paese sta raggiungendo gli obiettivi fissati dall’Europa in termini di
produzione di energia rinnovabile, almeno il 20% del totale dell’energia
prodotta.
Tuttavia, è chiaro che ancora molto si
deve fare in termini di semplificazione amministrativa e di migliore
definizione delle modalità di incentivazione, magari agendo di più sulla leva
fiscale rispetto agli incentivi oggi concessi, che gravano sulla bolletta
elettrica.
Da parte loro le Regioni, Emilia Romagna
e Puglia, hanno fatto il punto rispetto a quello che accade sul proprio
territorio.
Per l’Emilia Romagna l’eolico
è solo una parte del mix della produzione delle rinnovabili, ma sulla costa può
essere un’occasione tra Rimini e Ravenna da non sottovalutare. Anche in
relazione alla presenza delle piattaforme in mare dell’Eni, che possono
costituire un fattore da utilizzare per assistenza logistica e servizi.
La Regione Puglia ha
fatto presente di avere approvato una legge che consente l’eolico off shore,
mentre esistono molti più vincoli di carattere territoriale e paesaggistico per
quanto concerne impianti lungo le coste, in acque territoriali.
Un impianto proposto ha ottenuto nel
2010 il parere positivo per quanto concerne la valutazione di Impatto
Ambientale, nell’area di Tricarico. Ed ora è in fase di richiesta di
autorizzazione e concessione.
I rappresentanti delle imprese, Rainer
Karan per la Vestas, un colosso nel settore dell’eolico, e Gian
Luca Torri per Energia Wind 2020 hanno ribadito di essere interessate
ad impianti sia di mini eolico, sia di eolico di maggiore potenza, ma vedono
nelle difficoltà autorizzative e nelle procedure non poche difficoltà.
Tuttavia, qualcosa di positivo pare stia avvenendo anche in Italia.
Gianni Silvestrini, direttore
scientifico di Kyoto Club, ha sottolineato come in tutti questi ragionamenti
occorra tener presente che le rinnovabili offrono anche un occasione importante
per ripensare il nostro attuale modello economico, cercando di coniugare,
questioni ambientali, economiche e climatiche.
Senza dubbio - questa è anche la visione
della Provincia di Rimini, che ha fatto della sostenibilità un punto dal quale
non si può prescindere per guardare al futuro - tale idea è stata ripresa da
molti interventi emersi durante il dibattito, moderato dal giornalista di Radio
24, Maurizio Melis, ed il concetto è stato ribadito anche dal
sindaco di Misano Adriatico (Rn) che vede nelle piattaforme e nelle turbine
eolico un punto da cui far ripartire un’idea ancora più forte di sviluppo
turistico della costa adriatica.
(fonte ecomondo.com)
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