martedì 20 novembre 2012

Processo al vino novello: assolto con formula piena


Un momento del processo al novello - Foto facebook.com
Novello: vino o cosa? Il "giovane" trascinato per il collo in tribunale ha dovuto rispondere di numerose accuse. Nella cornice senza tempo del castello di Conversano, cittadina in provincia di Bari, si è svolto il processo che ha visto come imputato il dubbio enologico di sempre: il vino novello.  

Grazie all'indulgenza del giudice Eustachio Cazzorla, enogiornalista pugliese, e della giuria presente al processo il novello è stato "assolto, perché il fatto non sussiste". I produttori hanno brindato, felici di fare un vino di tutto rispetto, che nulla ha da invidiare al tradizionale.  Anche i consumatori sembrano soddisfatti, a patto che si rispetti il disciplinare di produzione che consente di produrre il novello con una minima percentuale del 40% dalla macerazione carbonica.

A proposito occorre considerare che a san Martino il vino tradizionale non può essere bevuto in quanto mosto, pertanto il novello rappresenta per le aziende vitivinicole un buon viatico per fare introiti in attesa del principe della tavola.

Al di là delle parole, vi propongo una scheda tecnica del novello: rosso purpureo con riflessi violacei; risalta all’esame olfattivo la fragranza dovuta alla macerazione carbonica, quasi a ricordare le nobili bollicine di un vino spumante. Ha profumi spiccati di fragola e lampone in frutta fresca, al gusto è fine ed elegante, non delude il tannino che è morbido e dolce, al palato non è astringente essendo un giovane vino figlio di san Martino.

Dunque con l'incidente probatorio ieri si è stabilito che il novello ha il colore di un vino, i profumi freschi di un vino, il gusto di un vino e la fragranza di un vino e allora "perché - si è chiesta la giuria - non dovrebbe entrare a pieno titolo nell'elenco delle tipologie di vini come i rossi, i bianchi o gli champagne?". 
I testimoni del novello hanno deposto a suo favore, affermando che è il prodotto di un metodo differente, ottenuto lavorando attraverso la macerazione carbonica. 
Intanto, salvo e ormai a piede libero sino alla prossima primavera il novello aspetta di cadere tra le mani degli appassionati: le nuove fragranze si dischiuderanno dal collo delle bottiglie, dalle quali cadrà nei calici degli amanti.

20.11.2012
Giulio Stano

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