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Isole Tremiti - Foto google.com |
"Il progetto del Numero Verde per la segnalazione dei
reati ambientali si è concluso il 15 settembre, ma le emergenze ambientali in
Puglia non finiscono con l’estate". Così recita una nota scritta dai vertici dell'associazione ambientalista pugliese, che continua "non si arresta, infatti, l’attività di
denuncia del Wwf Puglia che in un esposto indirizzato al Presidente Ente Parco Nazionale del Gargano, al Corpo
Forestale dello Stato, al Ministero
dell'Ambiente, alla Procura
della Repubblica del Tribunale di Foggia, all’Ufficio Parchi e tutela della Biodiversità della Regione Puglia e al Comune
Isole Tremiti ha segnalato gravi
episodi di bracconaggio sulle Isole Tremiti, in pieno Parco Nazionale del
Gargano".
"In particolare, nel corso di monitoraggi scientifici
riguardanti la migrazione autunnale dell’avifauna - si legge ancora nel comunicato - svoltisi nell’arcipelago dal
19 al 23 ottobre u.s., una delegazione di esperti del Wwf ha potuto constatare
come sull’Isola di San Domino venga esercitata illecitamente l'attività di
caccia in maniera continuativa ed alla luce del sole, nel disinteresse
generale, in spregio al divieto generale di caccia vigente sin dall'istituzione
del Parco. Considerata la ridotta superficie dell’isola, gli spari possono
essere uditi da ogni sua località e finanche dalla vicina Isola di San
Nicola. Secondo quanto constatato, essi sono
risultati provenire principalmente dalla parte più alta dell’Isola, quella del
Colle dell’Eremita, nonché dalla zona sud-occidentale, quella prossima al Faro.
A testimonianza della diffusione e continuità del fenomeno, in alcune ore della
giornata, principalmente quelle del primo mattino e del tramonto, è stato
possibile udire spari provenienti anche da tre aree differenti dell’isola. In
alcune occasioni si è anche avuto modo di intravedere i bracconieri intenti a
spostarsi a piedi lungo la rete sentieristica dell’isola".
Per cercare di arginare il fenomeno "i volontari del Wwf hanno prontamente chiamato il 1515
del Corpo Forestale dello Stato (alle ore 14.40 del 19-10-2012) segnalando il
fenomeno che, però, si è protratto per tutto il periodo del monitoraggio".
Inoltre i volontari hanno voluto rimarcare la pericolosità che questa pratica illecita comporta anche per gli abitanti e i turisti che, ignari del pericolo, percorrono i sentieri dell’isola.
Secondo il presidente
del Wwf Puglia Leonardo Lorusso “con
questo esposto il Wwf Puglia ha evidenziato l’estrema gravità degli episodi
denunciati. Ricordiamo che a settembre, nella sentenza che accoglieva il nostro
ricorso che ha bloccato la preapertura della caccia in Puglia, la Magistratura
aveva rilevato la situazione di difficoltà della fauna per gli eventi
siccitosi dell'estate appena trascorsa che hanno depauperato gli habitat.
L’attività sistematica di bracconaggio sulle Tremiti - conclude
Lorusso - aggrava ulteriormente questa situazione ed è auspicabile non
solo un intervento immediato degli organi di controllo, ma anche una drastica
presa di posizione delle associazioni venatorie contro la pratica barbara ed
illegale del bracconaggio”.
“È difficile poter immaginare un’area protetta dove si possa sparare
impunemente - ha aggiunto Mauro Sasso, vice presidente del
Wwf Puglia, referente per la Biodiversità -. Gli
episodi di abusivismo edilizio e di cementificazione costiera denunciati
quest’estate dal Numero Verde, unitamente alla minaccia delle trivellazioni per
la ricerca del petrolio ci rivelano quanto sia reale ed imminente il pericolo
di estinzione dello splendido ecosistema delle Tremiti”.
(fonte Wwf Puglia)
04.11.2012
V.S.
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