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Ministro dell'Ambiente Corrado Clini - Foto Archivio Vito Stano |
Tanti
sono stati i temi trattati dal ministro Clini durante la prima sessione dei
primi Stati generali dell’Ambiente; al centro del dibattito ci sarà il
confronto tra “i ministri dello sviluppo sostenibile Corrado Passera e Corrado
Clini - ha affermato con un pizzico d’ironia il ministro dell’Ambiente - con le
parti sociali e tra queste quello più atteso sarà il confronto con le imprese green più avanzate”. Quindi tutti dallo
stesso lato del tavolo per parlare delle necessarie misure che in futuro
dovranno essere assunte: in primis la
semplificazione burocratica, che faciliterà gli investimenti nel settore green; l’approvazione del credito
d’imposta, che agevolerà in ambito fiscale le imprese green che assumeranno nuove unità; i project bond, che favoriranno la realizzazione di infrastrutture
necessarie alla crescita del Paese. “Inoltre – ha dichiarato il ministro Clini
– stiamo lavorando ad un pacchetto di misure che prevederà la manutenzione del
territorio”.
“Il
ministro dello Sviluppo sostenibile Corrado Clini” ha aggiunto che le imprese
italiane vanno sostenute affinché realizzino in Italia ciò che già fanno
all’estero”, poiché “la crescita o è verde o non è”.
Durante
la fase inaugurale non si è parlato soltanto di provvedimenti necessari a
spingere la crescita, è stato inevitabile che si parlasse di alcune emergenze
del Paese; tra queste il caso dell’inquinamento della città di Taranto e in
particolare la riqualificazione delle tecnologie degli stabilimenti Ilva.
“L’Ilva
- ha dichiarato Clini - ha ricevuto l’Aia
il 27 ottobre (con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ndr), l’autorizzazione
prevede che l’azienda adegui le tecnologie di produzione agli standard europei
più avanzati, che entreranno in vigore nel 2016, ma noi li adottiamo da subito.
Io mi aspetto che l’Ilva raccolga questa sfida e che investa perché questo è
anche un modo di crescere; se l’azienda s’illude di poter continuare a produrre
senza aggiornare le tecnologie sbaglia, se altri sperano di poter impedire
all’Ilva d’investire in nuove tecnologie sbagliano pure”.
Sull’Ilva
il ministro ha ribadito che durante il percorso che l’azienda dovrà seguire per
osservare l’Autorizzazione integrata ambientale il governo porrà particolare
attenzione al rispetto dei dettami normativi, confidando che gli investimenti
dell’Ilva saranno un pezzo importante della green
economy italiana”.
http://www.vglobale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=14850%3Aclini-lilva-pezzo-importante-delleconomia-verde&catid=5%3Aultime&Itemid=121&lang=it
http://www.vglobale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=14850%3Aclini-lilva-pezzo-importante-delleconomia-verde&catid=5%3Aultime&Itemid=121&lang=it
07.11.2012
Vito Stano
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