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martedì 3 dicembre 2013

Bari. Beni confiscati: assegnato immobile all'Arma. 18 dicembre Forum regionale

Nella foto il vice ministro Filippo Bubbico
Qualche giorno fa nel quartiere di Santo Spirito di Bari, in vico Traversa, si è svolta una sobria cerimonia nel corso della quale è stato consegnato il nuovo immobile che ospiterà la nuova sede del Comando Stazione Carabinieri di Bari-Santo Spirito. Numerose le autorità presenti, tra cui il viceministro dell’Interno senatore Filippo Bubbico, il prefetto di Bari Mario Tafaro, il presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, il sindaco di Bari Michele Emiliano, il comandante della Legione Carabinieri Puglia generale Claudio Vincelli e il comandante Provinciale di Bari colonnello Rosario Castello. Nel corso della cerimonia, che ha visto impegnato anche un picchetto d’onore e una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri, il Viceministro dell’Interno e il Prefetto di Bari hanno consegnato simbolicamente le chiavi della caserma al comandante della Stazione luogotenente Giuseppe Remini. La cerimonia si è conclusa con il canonico taglio del nastro e una visita ai locali, che a breve ospiteranno il presidio dell’Arma.

Un nuovo stabile significa funzionalità ed efficienza a diretto beneficio dei cittadini, infatti la Stazione di Bari Santo Spirito ha una forza di 11 militari e opera su un territorio molto vasto che comprende i quartieri di Santo Spirito, Palese, San Pio e Catino, per una popolazione totale di circa 35mila abitanti, che cresce in modo esponenziale durante il periodo estivo. All’interno dell’immobile anche diversi alloggi di servizio per le famiglie dei militari e camerate per i celibi, ciò garantirà una sostanziale presenza di personale anche fuori dai normali orari di servizio. Uno sforzo congiunto delle varie amministrazioni dello Stato (Interno, Provincia e Comune) ha consentito di realizzare questa importante infrastruttura destinata all’Arma dei Carabinieri, superando le enormi difficoltà di bilancio determinate dalla contingente situazione economia del paese.

A questo episodio si aggiunge un appuntamento importante: Libera Puglia e la Regione Puglia hanno organizzato per il 18 dicembre a Bari il primo Forum regionale dei Beni Confiscati, rientrante all'interno del progetto Libera il Bene e in preparazione del forum organizzato da Libera nazionale. Si tratta di una giornata di incontri, discussione e formazione che nasce con l'intento precipuo di mettere a confronto i soggetti gestori dei beni confiscati in Puglia, il mondo istituzionale e quello dell'associazionismo, oltre agli operatori di settore, i ragazzi dei campi antimafia e dei laboratori della legalità democratica e i frequentanti delle summer school di Libera. 

Le attività, che si concentreranno dalle 9 alle 18, e si terranno presso il laboratorio urbano ‘Officina degli Esordi’ di Bari, si articoleranno in due momenti. Al mattino, dalle 9 alle 13, in cui si terrà una tavola rotonda dal titolo ‘Succede in Puglia. Le buone pratiche di riutilizzo sociale dei beni confiscati’ con rappresentanti delle cooperative e soggetti istituzionali. Al pomeriggio, dalle 15 alle 18, ci si riunirà in tre gruppi che lavoreranno sulle tematiche trattate dalle campagne di Libera. Argomenti dei gruppi: ‘Libera il welfare’ e ‘Impresa bene comune’.

Obiettivo del Forum, è riunire tutte le parti interessate e proporre un confronto attivo tra soggetti coinvolti a diversi livelli (regionale, nazionale) nella gestione dei beni confiscati per far emergere le criticità normative e, nel contempo, per sottolineare, attraverso le esperienze sul campo, quelle che sono le esperienze positive, presentandole, in tempo di crisi, come una possibile soluzione alla crisi stessa. Per partecipare all'evento e richiedere i moduli di iscrizione, potete contattare il Coordinamento regionale Libera Puglia agli indirizzi e-mail: 
beniconfiscati.puglia@libera.it e stampa.liberapuglia@gmail.com.

giovedì 31 ottobre 2013

Bari. Mafia: minacce al giudice Milto De Nozza. La solidarietà di Libera Puglia

Foto google.com
Le minacce rivolte al magistrato della Procura di Brindisi, Milto De Nozza, sono l'ennesimo, vile, tentativo di colpire, anonimamente, chi ha messo la propria attività a servizio della collettività. La sola e più grande risposta a queste minacce è agire il cambiamento nel quotidiano. In Puglia, a Foggia e a Bari, molte associazioni, raccogliendo gli appelli dei coordinamenti di Libera, hanno reagito alla violenza allestendo calendari di iniziative che, a partire dalla cultura,  provino a lanciare messaggi che simbolicamente invitano alla coesione, a rompere l’isolamento di chi si batte quotidianamente contro la criminalità organizzata. A chiedere ai cittadini di essere responsabili e protagonisti. Lanciamo lo stesso appello alle associazioni brindisine.


Da sempre, l'illegalità si alimenta delle debolezze e dello sfilacciamento della parte sana delle comunità, traendone vantaggio e forza. E allora è indispensabile che, nella condanna della violenza e nella vicinanza a chi lotta per il bene comune, voci e azioni si fondano per dare finalmente corpo a una reazione collettiva.

Intanto a Bari si è concluso domenica scorsa 27 ottobre, con grande successo di pubblico, il festival 'I luoghi della legalità', evento organizzato da Libera Puglia e dal Momart, con l'Arci Puglia, la Regione Puglia e il Comune di Bari-Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata. 

giovedì 17 ottobre 2013

Bari. Dialogo sul femminicidio: sabato al festival de 'I Luoghi della Legalità'

‘Dialogo sul femminicidio’, che si terrà all'interno della seconda edizione del festival ‘I Luoghi della Legalità’, in programma nuovamente nel mese di ottobre. Il festival, che si terrà dal 18 al 27 ottobre fra Bari e Adelfia, è organizzato da MOMArt e Teatro Kismet in collaborazione con la rete di Libera, l'Arci Puglia e con il sostegno di Regione Puglia - Assessorato alle politiche giovanili e dell'Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari.

Dopo il ‘numero zero’ dello scorso anno, vi proponiamo di trovarci nuovamente per continuare a riflettere e ad agire nel nostro comune percorso di lotta alle mafie e tutela della legalità. In questa versione 2013 il Festival cresce e si rafforza, aumentando il numero di giornate, ampliando le tematiche di riflessione e moltiplicando il numero di ospiti, come potrete verificare dal programma. Tra i temi centrali di questa edizione ci sarà quello del femminicidio, argomento sempre più drammaticamente attuale e sul quale lo stesso Governo sta cercando di lavorare. 

Fra attualità, cronaca e testimonianze abbiamo organizzato un vero e proprio ‘Dialogo sul femminicidio’, a più voci, in programma sabato 19 ottobre alle 19,00 presso il Laboratorio Urbano Officina degli esordi di Bari (c/o l'autosilo di via Crispi) All'incontro interverranno autrici sensibili all'argomento, come Flavia Piccini ed Elisabetta Liguori, e sarà moderato da Maria Laterza. L'incontro sarà preceduto da un reading a cura di Teresa Ludovico e Christian Di Domenico con l'accompagnamento musicale di Roberto Ottaviano.

Festival della Legalità: domani presentazione alla Sala Murat di Bari

Ad un anno esatto dall'edizione numero zero riparte, domani, il Festival ‘I luoghi della legalità’, organizzato da noi di Libera Puglia, insieme con il MomArt, l'Arci Puglia, la Regione Puglia, il Comune di Bari-Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata, il Teatro Kismet, e tutta una serie di altri soggetti regionali e nazionali. Come nel 2012, la manifestazione, che punta a mettere insieme varie forme di espressione artistica di modo tale da fornire nuovi strumenti di narrazione e di lotta alle forme di illegalità organizzate, si svolgerà tra Bari e Adelfia. Per consentirvi la massima partecipazione, giorno dopo giorno, vi terremo aggiornati su quel che accade, sulle curiosità dal festival e, soprattutto, sulle iniziative che, man mano, si avvicenderanno. 

Il primo evento, si svolgerà nella Sala Murat (Bari, piazza del Ferrarese) ed è l'inaugurazione della mostra ‘Se sai contare inizia a camminare’, realizzata per la Carovana Internazionale Antimafie. Alla presentazione prenderanno parte Gian Marco De Francisco e Giacomo Bendotti, fumettisti, rispettivamente della 001 edizioni e di Becco Giallo, che hanno regalato disegni per la mostra stessa. Appuntamento alle 18,30.

A seguire, presenteremo il graphic novel ‘Io so Carmela’, racconto a fumetti della vicenda personale ed umana di Carmela Cirella, 13enne tarantina vittima di violenza del gruppo, morta suicida nel quartiere Paolo VI del centro jonico. Con il papà della ragazza, Alfonso Frassanito, dibatterà la nostra Daniela Marcone, responsabile regionale Memoria e referente del Coordinamento pugliese dei familiari delle vittime innocenti di mafia. Un momento di riflessione estremamente interessante, che metterà a confronto due familiari di vittime di violenze diverse, accomunati però da un'innata voglia di giustizia e da un forte impegno. Questo evento rientra all'interno di "Tracce", rassegna di libri contro le mafie organizzata da Libera Puglia, Arci Puglia e Comune di Bari - Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata, in collaborazione con la libreria Laterza (in allegato la locandina della presentazione). Evento fb: https://www.facebook.com/events/225699977594858/?ref=22 

Alle 21,30, infine, al laboratorio Urbano Officina degli Esordi (Via Crispi 5), Action cooking con Roy Paci e Nick Difino che cucineranno con i prodotti di Libera. In questo caso, il biglietto d'ingresso è di 10 euro. Per i tesserati a Libera, il costo, ridotto (presentando la tessera 2013) è di 5 euro fino ad esaurimento posti. 


MOMArt (Motore meridiano per le arti) – Libera_Associazioni nomi e numeri contro le mafie – Teatro Kismet OperA con Regione Puglia/Assessorato alle politiche giovanili_Progetto Bollenti Spiriti e con Comune di Bari - Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata, Comune di Adelfia, Arci Puglia


Programma
Festival “I luoghi della legalità”
II edizione - 18-27 Ottobre 2013

Il principio di legalità è diventato il saper vivere delle persone che condividono spazi, città, luoghi di lavoro. E’ diventato la risposta della società civile che ha deciso di reagire, di farsi sentire. È da qui allora che vogliamo partire e ripartire. La letteratura, la fotografia, la musica, il teatro ci aiuteranno in questo viaggio che vuol essere grido, ma anche confronto fra coloro che hanno fatto dell’antimafia sociale la loro vita.
Teresa Ludovico(direttrice artistica Teatro Kismet OperA)

I luoghi della legalità. Spazi fisici e di pensiero per praticare l'antimafia sociale. Ogni luogo simbolo della violenza mafiosa può essere liberato attraverso la trasformazione di ville, terreni, appartamenti, un tempo corrosi dal denaro ricavato in modo illecito, in strumento di partecipazione e di inclusione sociale. Ma non basta. I beni confiscati vanno difesi e protetti perché simbolo di una comunità finalmente libera, un compito che non può spettare solo a pochi eletti, agli addetti ai lavori o a eroi solitari. La legalità è uno strumento ma la meta è la giustizia sociale.
Alessandro Cobianchi (referente Libera Puglia)

Venerdì 18 ottobre
A Carmela Cirella
BARI

h 18.30 Sala Murat
Se sai contare inizia a camminare
Presentazione mostra Graphic Novel
Mostra dedicata ai lavori di grafici e fumettisti sul tema della legalità in collaborazione con le case editrici Becco Giallo, 001, Laterza edizioni. Incontro di inaugurazione con gli autori Giacomo Bendotti e Gian Marco De Francisco. In chiusura presentazione di “Io So Carmela” (Beccogiallo editore), con Alfonso Frassanito, padre della ragazza e presidente dell’associazione “Io so Carmela”. Modera l’incontro Daniela Marcone, referente Coordinamento pugliese dei familiari di vittime innocenti delle mafie.
L’evento rientra all’interno di “Tracce – rassegna di libri sulle mafie”, promossa da Arci Puglia e Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari e da Libera Puglia, in collaborazione con la Libreria Laterza.

h 21.30 Laboratorio Urbano Officina degli Esordi
“Action Cooking”
con Nick Difino e Roy Paci
In una cucina/DJ consolle, lo chef Nicola Difino prepara piatti con i prodotti di Libera Terra provenienti dai terreni confiscati alle mafie e racconta le loro storie. Aneddoti, filosofie di vita, storie musicali e poesie, offendo una combinazione. con le improvvisazioni musicali di Roy Paci il pubblico è coinvolto in una degustazione di cibo e musica per uno show inusuale e sorprendente.

mercoledì 2 ottobre 2013

Bari:operazione antimafia coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari

Barbetta Vincenzo
Questa è giornata particolare, oggi si commemora l'anniversario della morte del giovanissimo Gaetano Marchitelli a Carbonara. Alle 17,00 presso la sala consiliare del Comune di Bari si svolgerà un incontro sul tema 'La giustizia attesa. Il processo penale e le vittime innocenti delle mafie', a cura di Libera Puglia e dell'Agenzia per la lotta non repressiva del Comune di Bari. Interverranno il magisitrato Geni Pontassuglia; il colonnello della DIA Sandro Alverone; il legale di Libera Enza Rando; il giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno Carlo Stragapede;  il sindaco di Bari Michele Emiliano; il referente di Libera Puglia Alessandro Cobianchi. Inoltre interverranno alcuni familiari di vittime innocenti di mafia.

E mentre durante la mattinata venivano messi a punto i preparativi e veniva deposta la corona di fiori sul luogo dove per errore è stato ucciso il piccolo Gaetano Marchitelli, i Carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle, supportati da un velivolo del 6° Elinucleo di Bari e da unità cinofile del Nucleo Carabinieri cinofili di Modugno, hanno portato a termine un'importante operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, che ha consentito di sgominare un'associazione a delinquere di stampo mafioso, operante nella zona sud della provincia di Bari ed affiliata al potente clan barese 'Palermiti', dedita al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, aggravata dall'utilizzo di armi ed esplosivi attraverso i quali il clan imponeva la propria supremazia sul territorio. In totale sono 14 arresti, di cui uno ai domiciliari. Uno degli indagati è tuttora ricercato.

Le indagine, particolarmente complesse, hanno dimostrato che il gruppo degli arrestati, capeggiati da Barbetta Vincenzo, costituiva una vera e propria articolazione periferica del clan 'Palermiti' e operava in modo particolare in una vasta area compresa tra i comuni di Casamassima, Cellamare e Altamura. L'attività principale del gruppo era il traffico di stupefacenti, in particolare eroina, cocoina e hashish, attraverso il quale si garantiva guadagni ingentissimi, che servivano anche a mantenere le famiglie degli affiliati che si trovavano in carcere. Questo è uno dei sintomi della strutturazione mafiosa dell'organizzazione. La connotazione più inquietante del gruppo, che costituisce l'aggravante principale che i magistrati contestano agli arrestati, è la disponibilità di un impressionante arsenale di armi, che andava dai fucili mitragliatori, il famigerato kalashnikov, a pistole di vario genere, a fucili a pompa e anche a granate.      
  
Le indagini, coordinate della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, hanno consentito di fare luce su un decennio di attività criminale svolta dal gruppo, essenzialmente incentrata sul traffico di cocaina, eroina e hashish e sull’imposizione del potere sul territorio attraverso la disponibilità di un ingente arsenale di armi automatiche ed esplosivi.

Questo connubio tematico forse risulterà stridulo, ma in realtà è la continuazione di una pellicola che non accenna a presentare il finale. Bari sta vivendo una realtà, specialmente negli ultimi mesi, che in molti pensavano di non dover più rivivere. Ma purtroppo alle operazioni antimafia, come quella di stamane, segue quasi sempre un rimpiazzo immediato di posizioni e ruoli all'interno delle organizzazioni. È ormai cosa nota che c'è bisogno di una nuova cultura della legalità, che possa traghettare la città di Bari fuori della morsa criminale. È risaputo che gli arresti non bastano; è necessario immaginare un nuovo corso anche dal punto di visto carcerario; occorre cambiare metodo e rispettare i dettami costituzionali.

02.10.2013
Vito Stano

mercoledì 25 settembre 2013

Omicidio Marchitelli: 2 ottobre la commemorazione a dieci anni dalla morte

Il 2 ottobre è in programma la commemorazione di Gaetano Marchitelli in occasione del decennale del suo omicidio, avvenuto nel 2003 a Carbonara. 

Per l'occasione, insieme con l'Agenzia per la lotta non repressiva del Comune di Bari e in collaborazione con il Granteatrino ‘Casa di Pulcinella’, Libera Puglia ha organizzato un'intera giornata di discussione e di riflessione, per capire cos'è cambiato da allora e quali ripercussioni i processi penali di mafia hanno sui vissuti dei familiari di quanti, innocenti, cadono per mano della criminalità organizzata. Sarà un'altra occasione di fondamentale importanza per stringersi intorno a chi vive il dolore della violenza. 

La memoria si pratica, non ci si limita a dichiararla, ma si pratica nel quotidiano a partire dalla vicinanza nel concreto a chi resta affranto dal dolore. La partecipazione, dunque, è la risposta che deve giungere da ogni presidio territoriale non soltanto dagli aderenti alla rete di Libera, ma da tutti coloro che credono nel valori democratici, nella giustizia e si battono quotidianamente per ottenere una verità.

25.09.2013
V.S; 

BitonTolegality: inizia oggi una tre giorni per discutere di legalità a Bitonto

L'associazione Sinergia, in collaborazione con Libera Puglia e Flare, in partnership con il Comune di Bitonto, Sinergia Cooperativa, Più Valore, Asa, Axia, e la rivista Diritto Minorile, organizza una tre giorni di convegni (25, 26, 27 settembre), workshop e laboratori, ed un Welfare Camp, per confrontarsi, discutere e proporre strategie e azioni di contrasto alla criminalità e alla devianza, di attivazione e partecipazione. 

Si parte oggi, 25 settembre, alla sala degli Specchi presso Palazzo di Città in corso Vittorio Emanuele II n. 41 a Bitonto, con il convegno di apertura 'La cultura della legalità e il contrasto alla criminalità ed alla devianza',  realizzato in collaborazione con Consulta del Volontariato Comune di Bitonto, a cui interverranno, oltre agli organizzatori Arcangelo Adriani (Associazione Sinergia), Alessandro Cobianchi (LiberaPuglia) e Roberto Ceschina (Flare Network), Guglielmo Minervini assessore alle Politiche giovanili, Trasparenza e Legalità Regione Puglia, Michele Abbaticchio sindaco di Bitonto, don Francesco Savino presidente dell'Opera Santi Medici Onlus, Rosy Paparella  garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Puglia, Nisio Palmieri dell'Osservatorio per la legalità e la sicurezza, Stefano Fumarulo dell'Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari,  Rosalba Cassano della Consulta del Volontariato del Comune di Bitonto, Gianna Sammati del Comitato per la legalità di Bitonto,  Giuseppe Paciullo dirigente I.T.I.S. 'A. Volta' Bitonto – Scuola Polo per la Legalità,  Cosmo Damiano Stufano vicepresidente di Avviso Pubblico Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, Davide Carlucci sindaco di Acquaviva delle Fonti e giornalista.  

Il moderatore sarà Valentino Losito,  giornalista del quotidiano 'la Gazzetta del Mezzogiorno'. Per il calendario completo è possibile visitare la pagina fb creata per l'occasione.

venerdì 30 agosto 2013

Mafia a Bari. Libera: «allestiamo un calendario di iniziative per la città»

La foto che fu adottata qualche mese mese a seguito di
un altro omicidio di mala nel capoluogo pugliese
Dopo l'ultimo omicidio consumato a Bari, il coordinamento provinciale di Libera, a firma del suo referente Alessandro Cobianchi, ha pubblicato una lettera aperta alle associazioni in cui invita a reagire. Di seguito la lettera.


Quando, in occasione dell’omicidio di Giacomo Caracciolese, lo scorso aprile, abbiamo deciso di lanciare la campagna 'Spàrano? Via da Bari', stavamo maturando, come Coordinamento provinciale di un’associazione schierata quotidianamente in difesa dei temi antimafia, due convinzioni. La prima era una consapevolezza concreta. Ovvero, a Bari si sarebbe sparato ancora perché ogni omicidio, da sempre, ha contribuito a schiudere vasi di violenza. La seconda era una riflessione sulla nostra azione: le parole rabbiose e indignate non avrebbero – di certo non da sole – fermato le sparatorie. Stavamo solleticando le mafie, senza incutere loro il minimo timore.   

L’omicidio di ieri sera a Poggiofranco, che ha visto cadere sotto i colpi della malavita Felice Campanale, è solo l’ultima di una lunga serie di conferme su queste due riflessioni. Dunque, ora, l’imperativo categorico è quello di domandarsi: che fare? Innanzitutto, c’è da chiudere il cerchio dell’autocritica e della critica, provare a riassemblare i cocci, ristrutturare un mondo (quello dell’antimafia) che va, spesso, in ordine sparso, alla rinfusa, per rilanciare un’azione nuova. Ma per rilanciare c’è bisogno di essere forti. Ecco dunque l’urgenza impellente di mettere in campo la rete, rafforzando alleanze che, nel corso del tempo, sono andate perdute o si sono indebolite nella pletora di singoli eventi. Urge ora ridare un senso a queste sinergie, marcarle e nettarle nell’inchiostro dell’impegno e non solo in quello della teorizzazione.

C’è da ricostruire un tessuto urbano sfibrato dal disimpegno e divenuto socialmente traballante. Serve pertanto fare massa critica, nel senso più vero dell’espressione. Massa: perché dobbiamo contarci ed essere in tanti, coscientizzare e comunicare la necessità della partecipazione attiva. Critica: per non accettare più  luoghi comuni, le mere dichiarazioni d’intenti cui fa seguito soltanto il silenzio. Bisogna provare a fare realmente opinione, incidere sui vissuti delle persone, incontrandole fisicamente per far capire loro che ci siamo.

Ci sia consentito quindi fare una proposta: chiediamo alle associazioni, alle scuole, alle parrocchie, a tutti i gruppi impegnati nel sociale di destinare una giornata del proprio impegno all’organizzazione di un’iniziativa a favore della città al fine di allestire, tutti insieme e fin dai prossimi giorni, un calendario unitario di iniziative a sostegno della legalità.

Siamo convinti che questa, lungi dall’essere la risoluzione definitiva del problema, possa comunque rappresentare una prima, importante, risposta corale della comunità barese alla violenza e l’inizio di un raccordo sociale che punti sulla coesione quale momento nodale del contrasto alle mafie.

Per il Coordinamento provinciale
il referente
Alessandro Cobianchi

sabato 27 luglio 2013

'Terre di musica' del Parto delle Nuvole Pesanti nei beni confiscati pugliesi

Si sono imposti al grande pubblico con pezzi storici del pop cantautoriale italiano come 'Sule' o 'Piccola mia'. Hanno conquistato le scene con i loro brani profondi e sempre complessi, che hanno raccontato, tra le altre cose, un Sud di fatica e di impegno. Adesso, il Parto delle Nuvole Pesanti, gruppo in cui ha a lungo militato anche Peppe Voltarelli, sta girando l'Italia con il progetto 'Terre di musica'. 

Si tratta di una carovana artistico-culturale nei beni confiscati alle mafie, alla scoperta dell'associazionismo di quanti, ogni giorno, provano a far rivivere terreni ed immobili restituiti alla collettività. Il viaggio del Parto approderà tra il 5 ed il 6 agosto, anche in Puglia, con tappe a Torchiarolo e Cerignola.Il primo giorno, i componenti del gruppo calabro-bolognese visiteranno Villa Santa Barbara a Torchiarolo ed incontreranno i soci della Cooperativa Libere Terre di Puglia. 

In serata, alle 20,00, terranno un live presso il circolo Arci Salento Fun Park di Mesagne. Il giorno seguente (6 agosto), il Parto si sposterà in provincia di Foggia, dove visiterà i beni confiscati in contrada Toro e in contrada Scarafone a Cerignola. Sui beni, i musicisti incontreranno i soci delle cooperative Pietra di Scarto e Altereco, oltre ai ragazzi dei campi antimafia. 

Il progetto, in Puglia, è organizzato dall'Arci Puglia, dall'Arci Brindisi, dal Circolo Salento Fun Park, in collaborazione con Libera e con l'Arci Foggia Per informazioni: fb ARCI Puglia e Libera Puglia. Mail: stampa.liberapuglia@gmail.com comunicazione@arcipuglia.org

(fonte Libera Puglia)

mercoledì 22 maggio 2013

Capaci di ricordare: a 21anni dalla strage che uccise Falcone e le scorta



«Una giornata terribile, quella di domenica (19 maggio, ndr), per la città di Bari. Altri tre morti, questa volta nel quartiere San Paolo. Un altro rituale di morte, consumato impunemente di domenica mattina, a pochi passi da luoghi frequentati, con il rischio di coinvolgere innocenti. Così –  ha scritto Alessandro Cobianchi, referente Coordinamento regionale Libera Puglia in una nota diramata per commentare l'accaduto – come per l’omicidio di Giacomo Caracciolese, un delitto consumato in pieno giorno nel peggiore rituale di mafia. Vite consumate che pagano a caro prezzo le loro scelte sbagliate, quasi un incontro che può essere rinviato ma che si chiude con la morte o con il carcere. Quando si stancheranno, queste famiglie, di macchiare le strade di sangue? Quando cederanno al peso delle loro stesse macerie personali, alle assenze che nessun tempo potrà colmare, alle guerre perenni, morti su altri morti? Spesso, a caldo, di fronte ai corpi sull'asfalto, la società civile s'indigna, per poi tornare subito al silenzio. Ed invece dovremmo dire basta a voce alta, perentoria, senza mediazioni. Urlare la nostra contrarietà, obbligarli a fermarsi».



«Con la partecipazionecon la voglia di fare società, – continua Cobianchi – con l’ambizione alla giustizia sociale che faccia diventare “fuori moda” la spasmodica ricerca illegale del denaro, banconote e monete macchiate di sangue che nemmeno riusciranno a godersi.  Per questo chiediamo uno scatto in avanti alla città, alle istituzioni ma anche ai normali cittadini per costruire assemblee locali in cui mettere al centro la voglia di sgominare realmente la criminalità organizzata, isolando coloro che non hanno capito il destino terribile di ognuno che imbraccia un’arma, che non ha alcun ritegno della vita altrui. La confisca dei beni, la costruzione di società alternative ala mafie rappresentano davvero l’unica possibilità per uscire da questa spirale tremenda. Perché come cittadini che abitano quotidianamente gli spazi e i tempi di Bari, ci sentiamo profondamente toccati ed offesi, realmente limitati e danneggiati, ancora una volta, nella nostra libertà di viverli».

«Per questo,  – conclude Cobianchi – sentiamo oggi l’urgenza di chiamare a raccolta la città, riunirla attorno a una riflessione seria e profonda sulle sue problematiche. In quest’ottica, un momento (non l’unico, ma certamente uno dei più importanti) per dare risposte comuni e forti, può essere la manifestazione che Libera Puglia, insieme con l’Arci, con l’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari, con l’ANM (e in collaborazione con altri soggetti quali la Rete della Conoscenza, l’Associazione Kreattiva, il Gruppo Educhiamoci alla Pace, l’Edificio della Memoria e l’Associazione Antimafia Rita Atria) abbiamo organizzato per giovedì 23 maggio, quando dalle 16.00, presso l’Istituto Salvemini di Japigia (altra zona notoriamente e storicamente considerata difficile nel contesto urbano di Bari), ricorderemo, le stragi di Capaci. Esserci per ricordare le vittime di allora certo. Ma esserci anche per mostrare la nostra forza di reazione, la nostra coesione di fronte a strutture che, proprio della loro organizzazione fanno la loro forza. Esserci, quindi, per riguadagnare il terreno perso in questi anni in cui abbiamo abbassato la guardia. Per riconquistare il controllo etico della nostra città».

Questo tragico episodio coincide con la data del 23 maggiogiorno in cui si ricorda il ventunesimo anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo; il Coordinamento Regionale Libera Puglia, l'Arci Puglia, il Comune di Bari - Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata (in collaborazione con Associazione Nazionale Magistrati, Rete della Conoscenza Puglia, Associazione culturale Kreattiva, Associazione antimafia Rita Atria - presidio di Bari, Istituto Salvemini Bari, Gruppo Educhiamoci alla Pace e con l'Edificio della Memoria) hanno organizzato la manifestazione 'Capaci di ricordare', che si svolgerà presso la scuola Salvemini di Bari e avrà inizio alle 16,00 con la proiezione del cortometraggio A29, per concludersi attorno alle 22,00. 

22.05.2013
Vito Stano

sabato 18 maggio 2013

Attentato scuola Mesagne: un anno dopo per ricordare Melissa Bassi


Il 19 maggio dell'anno scorso scrivevamo questo articolo Tristezza e rabbia a Mesagne. Intervista ad Alessandro Cobianchi e altri ne seguirono per cercare di raccontare con le parole un dramma senza ragione: la morte della giovanissima Melissa Bassi, uccisa a seguito della deflagrazione di un ordigno artigianale confezionato da un uomo attualmente in carcere.

Lo scorso maggio per il settimanale 'L'Altravoce' di Altamura seguì personalmente la giornata straziante dei funerali: il silenzio di quel giorno, sullo sfondo di una calura già estiva, ancora mi rimbomba nelle orecchie. Diverse furono a caldo le ipotesi investigative che gli inquirenti condivisero con la stampa: la rete di Libera Puglia proprio in quel giorno passava da Mesagne con la Carovana Antimafie e in quell'occasione colsi l'opportunità di intervistare Alessandro Cobianchi referente di Libera Puglia, il quale, stravolto dalla rabbia e dal dolore per un'atrocità tanto grave quanto gratuita, cercò di spiegare a Murgiambiente il sentimento che in quei giorni avvolgeva i carovanieri.

Oggi, ad un anno dall'attentato che ha sconvolto la vita sonnolenta e abitudinaria della comunità mesagnase, Melissa Bassi viene ricordata in numerose iniziative, affinché non si disperda la memoria e si possa continuare a tutelare l'ultimo baluardo di socialità italiano: la scuola pubblica.

17.05.2013
Vito Stano

venerdì 26 aprile 2013

Atto intimidatorio a bene confiscato: sostegno dalla rete di Libera Puglia


«Ha vinto la mafia». Con queste parole, nella notte, ignoti hanno imbrattato il portone d'ingresso del capannone del Laboratorio di Legalità 'Francesco Marcone', bene confiscato alla mafia e gestito dalla Cooperativa Sociale 'Pietra di Scarto' di Cerignola, nel foggiano. Lo stesso dove, da tempo, campeggia l'affermazione opposta. Ovvero: Qui la mafia ha perso.

Lo stesso che, ogni anno, è visitato da centinaia di ragazzi. Lo stesso che, qualche giorno fa, è stato tappa all'interno del cammino della Carovana Internazionale Antimafie. Lo stesso che, quotidianamente, si carica sulle spalle la responsabilità di costruire buone pratiche, facendo fruttare gli alberi che un tempo furono appannaggio delle mafie, riscattando, a favore della collettività, un passato di illegalità e di personalismo.

Per questo, il coordinamento regionale Libera Puglia e il coordinamento provinciale Libera Foggia, esprimendo la propria preoccupazione di fronte all'accaduto, ribadiscono la propria più convinta vicinanza alla cooperativa 'Pietra di Scarto' e al suo presidente Pietro Fragasso. Siamo certi che, questo tipo di intimidazioni, che altro non fanno che confermare quanto l'azione della cooperativa sia stata e sia un pericolo concreto per i sistemi delinquenziali; non fermeranno l'impegno.

(Alessandro Cobianchi, referente regionale Coordinamento Libera Puglia; 
Daniela Marcone, referente provinciale Coordinamento Libera Foggia)

giovedì 11 aprile 2013

Carovana Antimafie a Bari: beni confiscati non solo simbolo di legalità

Conferenza stampa Carovana Internazionale Antimafia 2013 a Bari

Foto Archivio Vito Stano 
I beni confiscati come nodi nevralgici di un sistema non più soltanto simbolico, ma anche e soprattutto di convenienza sociale e in parte minore anche economica. Il passaggio della Carovana Internazionale Antimafia 2013 dalla Puglia, oggi a Bari, capita in un momento di recrudescenza delle attività criminali, prova n'è l'omicidio di un pregiudicato in pieno centro soltanto qualche giorno fa. Nonostante ciò in piazza San Pietro a Bari Vecchia, in quello che un tempo era il feudo indiscusso del clan Capriati, oggi l'Arci Bari gestisce un appartamento confiscato all'omonimo clan ed è proprio in questo spazio recuperato che rappresentanti istituzionali e associazioni si sono ritrovati per raccontare «le buone pratiche», senza però tralasciare le criticità che incombono nel quotidiano: Stefano Fumarulo, dell'Agenzia del Comune di Bari che si occupa del contrasto non repressivo alla criminalità organizzata, riferendosi alle polemiche innescatesi a seguito dell'ultimo agguato mortale in centro a Bari, ha precisato che «la situazione attuale, per quanto grave, non è minimamente paragonabile con quella di venti o dieci anni fa, molti passi avanti sono stati fatti». 

In aiuto come è ovvio vengono i numeri: in Puglia i beni confiscati, secondo una stima aggiornata, ma non esaustiva, sarebbero tra 600 e 800, di questi non si conoscono bene nè le condizioni attuali, nè le eventuali ipoteche che sugli stessi potrebbero gravare. Proprio le ipoteche circa nel 70% dei casi fungono da cappio, strozzando sul nascere le attività sociali o economiche che si potrebbero realizzare utilizzando il bene sottratto alle mafie. Anche su questo punto il coro è unanime nel chiedere una riforma della normativa vigente in materia, che anziché anticipare le istanze della strada le rincorre e, molte volte, oltre a perdere tempo si sbaglia strada, rischiando di dilapidare un patrimonio di esperienze unico.   

La presenza delle istituzioni in questi difficili contesti contribuisce a perpetuare le attività quotidiane di cui l'antimafia sociale si compone: divulgazione e aggregazione innanzitutto, su cui fondare un nuovo stile di vita targato legalità.

11.04.2013
Vito Stano

mercoledì 10 aprile 2013

Carovana antimafie 2013: domani a Bari si parlerà di beni confiscati


La battaglia quotidiana che in moltissimi combattiamo sulla trincee dell'illegalità-legalità in questi giorni prende forma nella Carovana Internazionale Antimafie, che, partita da Tunisi,  approda domani, giovedì 11 aprilenel capoluogo pugliese per testimoniare, dibattere, provare a fare sintesi delle belle realtà presenti sul territorio levantino e per impegnarsi ancora una volta a depositare semi di legalità. Nell’ambito della Carovana Internazionale Antimafie 2013, l’ARCI di Bari organizza un’intera giornata di riflessione dedicata ai beni confiscati alla criminalità organizzata. 

Il lavoro sul territorio
«Questi due anni di lavoro fatti dall’ARCI Bari a Bari Vecchia – ha detto la presidente di ARCI Bari Livia Cantore – sono stati per noi davvero entusiasmanti: il quartiere, inizialmente molto diffidente, a volte esplicitamente ostile, col passare del tempo si è fidato di noi, si è aperto, si è mostrato ricettivo alla nostra pedagogia della legalità, e i nostri presidi sono diventati luoghi di socializzazione per tanti bambini e punto di ascolto e conforto per tante donne a volte anche provenienti da situazioni personali molto difficili… Attraverso il lavoro quotidianodue appartamenti un tempo appartenuti a noti criminali, sono divenuti luogo di condivisione, di comunità e di crescita culturale. Un presidio di legalità che oggi dobbiamo in tutti i modi non far morire, per continuare a tenere accesa la luce della legalità, per continuare ad agire un cambiamento sempre più necessario». 

I numeri
Secondo l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alle mafie, lo scorso gennaio erano 12.946 i beni confiscati alle mafie in Italia, di questi 1.126 sono in Puglia (quinta regione dopo, nell’ordine,  Sicilia, Campania, Calabria e Lombardia), a Bari città sono oltre 100. L’Arci Bari ne gestisce due molto importanti, per la loro storia e per il loro significato, nel borgo antico di Bari; in essi realizza, in collaborazione con altre associazioni, il progetto sociale e culturale 'Un bene è per sempre', finanziato da Fondazione con il Sud e rivolto a donne , minori e giovani del borgo antico di Bari. 

Il programma per domani
La giornata di domani inizierà con un incontro-dibattito in mattinata presso uno dei beni confiscati di Bari Vecchia. All’incontro parteciperanno alcuni dei principali soggetti attivi sul territorio nella gestione dei beni confiscati. In quella sede verranno presentati, discussi e analizzati i dati relativi al lavoro fatto nell’ultimo anno di attività a Bari. Particolarmente significativo l’evento pomeridiano intitolato 'Viaggio tra i beni confiscati', che sarà caratterizzato da un gioioso corteo di musica e di testimonianza per le strade di Bari Vecchia, oggi in parte liberate dal lungo giogo della criminalità. Il corteo farà tappa presso alcuni dei beni confiscati di Bari Vecchia; alla sfilata, che sarà aperta dai 'I timpanisti di Nicolaus Brium' (l’ensemble musicale composto quasi interamente da giovani musicisti del borgo antico), prenderanno parte tra gli altri, anche la presidente Arci Bari Livia Cantore e il parroco della cattedrale di Bari don Franco LanzollaA seguire, in piazza Odegitria, sarà realizzato un presidio di legalità delle associazioni, inoltre sono previste performance musicali.
Il programma della giornata 'Bari conta e cammina' di domani prevede alle 11,00 presso il bene confiscato in piazza San Pietro al civico 22, II piano la conferenza 'Beni confiscati. Emergenze, buone pratiche e criticità', durante la quale saranno presentati i beni confiscati in Puglia e in terra di Bari. Introdurrà la presidente dell'Arci Bari Livia Cantore. Discuteranno del tema il coordinatore Carovana Internazionale Antimafie Alessandro Cobianchi,  responsabile beni confiscati Libera Puglia Attilio Chimienti, la responsabile Legalità democratica Arci Bari Giuliana Campanelli e Stefano Fumarulo dell'Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari.
Il programma della giornata prevede testimonianze di impegno, animazione nelle piazze baresi e in serata alle 20,00 è prevista la presentazione in musica di 'Altiforni, raminghi adirati e sifoni sbuffegianti' del cantautore Daniele Di Maglie e a seguire la cena della legalità con i prodotti della cooperativa Libera Terra. 

10.04.2013
Vito Stano 

lunedì 25 marzo 2013

Carovana 2013: domani a Roma la presentazione. In Puglia l'11 aprile


Manca pochissimo all'inizio della XVI edizione di Carovana Internazionale Antimafie (organizzata, come sempre, da Arci, Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil e Ligue de l'ensegnemeint). Domani a Roma, presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana in Corso Vittorio Emanuele al civico 349, alle 11,30 si terrà la conferenza stampa di lancio della 16° edizione della Carovana Internazionale Antimafie, che il 30 marzo sarà a Tunisi, dove si terrà la prima iniziativa in occasione del Forum Sociale Mondiale

Saranno presenti alla conferenza stampa Anna Canepa, procuratore della Direzione nazionale Antimafia e vice presidente dell’associazione nazionale magistrati; Luigi Cuomo e Agostino Orlando, presidente e direttore sportivo della squadra Nuova Quarto Calcio per la Legalità; l’allenatore Ciro Amorosetti, l’amministratore giudiziario Luca Catalano e il bomber Roberto D’Auria; Matteo Sperduti, associazione Italiana calciatori; Tonio dell’Olio, responsabile di Libera Internazionale; Andrea Campinoti, presidente di Avviso Pubblico; Luciano Silvestri, responsabile dell'ufficio Legalità Cgil; Giovanni Bellissima, Servizio organizzazione UIL Nazionale; Salvatore Scelfo, segretario nazionale Filca-Cisl. Introdurrà Alessandro Cobianchi, coordinatore della Carovana (Presidenza Arci).

Quest'anno, dopo il «Fare società» dell'edizione scorsa, dedicheremo il viaggio al racconto della legalità economica. «Se sai contare inizia a camminare» è il nome che abbiamo scelto per identificare l'esperienza del 2013. Un cammino di consapevolezza e informazione, dunque, per combattere vecchie e nuove forme di illegalità finanziaria. I furgoni partiranno da Tunisi il 30 marzo in occasione del World Social Forum, attraverseranno 19 regioni d'Italia e toccheranno diverse città della Francia, per un totale di 75 giorni di viaggio. 

In Puglia carovana giungerà ad aprile nei giorni 11, 12, 13 e 14. percorreremo tutte le province, fra tappe significative (come quella a Brindisi, all'istituto scolastico Morvillo-Falcone) ed eventi interessanti, fra discussioni, confronti e amplificazioni delle istanze delle comunità locali. 

25.03.2013
Vito Stano

mercoledì 20 marzo 2013

Mafia sulle città: domani a Bari si discute di legalità e cittadinanza attiva


Libera Puglia a Firenze il 16 marzo 2013 - Foto fb Libera Puglia
A Firenze il 16 marzo in 150mila tanti e tante cittadine hanno sfilato per testimoniare la vicinanza  ai familiari delle vittime innocenti di mafia. Domani, giorno di primavera, in molte città pugliesi si svolgeranno eventi programmati per non dimenticare le vittime innocenti di mafia. 

Da Foggia a Lecce, da Cassano delle Murge a Bari sono in programma iniziative: nel capoluogo alle 15,30 il Coordinamento regionale di Libera Puglia parteciperà all'iniziativa Mafia sulle città. La manifestazione rientra nell'iniziativa per i cento passi verso il 21 marzo, oltre che all'interno di un percorso di legalità e cittadinanza attiva che ha visti impegnati i ragazzi della scuola media «Nicola Zingarelli» di Bari. 

In questa occasione si discuterà del potere d'espansione delle mafie all'interno dei contesti urbani e della loro capacità di penetrazione. Dibatteranno con gli studenti il giudice Armando Spataro e il referente regionale di Libera Puglia Alessandro Cobianchi.

20.03.2013
V.S.

martedì 12 marzo 2013

Bari ricorda Sergio Cosmai e Giuseppe Mizzi: vittime innocenti di mafia


Domani 13 marzo, a tre giorni dall'appuntamento nazionale di Firenze, Libera Bari celebrerà la memoria di due vittime delle mafie: Sergio Cosmai, natali di Bisceglie, ucciso nel 1985; e Giuseppe Mizzi, barese, caduto sotto i colpi della criminalità organizzata a Carbonara il 16 marzo del 2011.

Alle 9,15 all'Istituto Calamandrei, le famiglie Cosmai e Mizzi prenderanno parte ad un incontro riservato alle scolaresche. Si rifletterà sull'importanza della memoria. A seguire alle 11,30 in via Venezia a Carbonara Libera Bari e Agenzia per la lotta non repressiva alla Criminalità organizzata del Comune di Bari scopriranno una targa commemorativa dedicata a Mizzi. Parteciperanno scuole e associazioni del territorio.