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mercoledì 25 settembre 2013

BitonTolegality: inizia oggi una tre giorni per discutere di legalità a Bitonto

L'associazione Sinergia, in collaborazione con Libera Puglia e Flare, in partnership con il Comune di Bitonto, Sinergia Cooperativa, Più Valore, Asa, Axia, e la rivista Diritto Minorile, organizza una tre giorni di convegni (25, 26, 27 settembre), workshop e laboratori, ed un Welfare Camp, per confrontarsi, discutere e proporre strategie e azioni di contrasto alla criminalità e alla devianza, di attivazione e partecipazione. 

Si parte oggi, 25 settembre, alla sala degli Specchi presso Palazzo di Città in corso Vittorio Emanuele II n. 41 a Bitonto, con il convegno di apertura 'La cultura della legalità e il contrasto alla criminalità ed alla devianza',  realizzato in collaborazione con Consulta del Volontariato Comune di Bitonto, a cui interverranno, oltre agli organizzatori Arcangelo Adriani (Associazione Sinergia), Alessandro Cobianchi (LiberaPuglia) e Roberto Ceschina (Flare Network), Guglielmo Minervini assessore alle Politiche giovanili, Trasparenza e Legalità Regione Puglia, Michele Abbaticchio sindaco di Bitonto, don Francesco Savino presidente dell'Opera Santi Medici Onlus, Rosy Paparella  garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Puglia, Nisio Palmieri dell'Osservatorio per la legalità e la sicurezza, Stefano Fumarulo dell'Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari,  Rosalba Cassano della Consulta del Volontariato del Comune di Bitonto, Gianna Sammati del Comitato per la legalità di Bitonto,  Giuseppe Paciullo dirigente I.T.I.S. 'A. Volta' Bitonto – Scuola Polo per la Legalità,  Cosmo Damiano Stufano vicepresidente di Avviso Pubblico Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, Davide Carlucci sindaco di Acquaviva delle Fonti e giornalista.  

Il moderatore sarà Valentino Losito,  giornalista del quotidiano 'la Gazzetta del Mezzogiorno'. Per il calendario completo è possibile visitare la pagina fb creata per l'occasione.

domenica 7 luglio 2013

Cultura e impegno: sabato 13 luglio il nuovo spettacolo de I Malavoglia

L'estate è iniziata, anche se a tratti pare di stare in autunno, e gli eventi ludici, musicali, artistici, culturali e ricreativi affollano già le agende. Tra le numerose manifestazioni, segnaliamo quella ideata dal gruppo 'I Malavoglia', che hanno programmato per sabato 13 luglio uno spettacolo dal vivo. Di seguito il comunicato inoltrato da 'I Malavoglia'.
V.S.

Walt Disney diceva «se puoi sognarlo, puoi farlo», altri «volere è potere». Anche noi diciamo che è possibile cambiare il mondo, cambiare l'uomo e le sue scelte, basta solo volerlo: tutti gli esseri umani sono uguali, non sono concepibili tutte quelle differenze con le quali siamo soliti additare chi apparentemente ci sembra diverso. Siamo tutti amici, perché ognuno di noi aspira ad uno stesso obiettivo: essere uguali, senza distinzione alcuna ed eliminare le cattiverie che plagiano l'animo umano, cercando la verità di sé e scoprendola solo nell'altro e nel dialogo.

È con questo messaggio che l'associazione de ‘I Malavoglia – Nu nan sim nsciun’, intende invitare tutta la cittadinanza sabato 13 luglio presso l'oratorio S.M. Assunta alle ore 20,30 per assistere al nuovo spettacolo intitolato ‘Se sai sognare’, detentore di questo messaggio.


Confidando in una massiccia affluenza, I Malavoglia vi aspettano entusiasti!

(I Malavoglia - Nun nan sim nsciun')

domenica 10 marzo 2013

L'Ostello del Povero: Adele Dentice denuncia la speculazione a Bari


Bari vecchia - Foto google.com
Se lasciamo morire la scuola, muore anche il quartiere, così per anni abbiamo lottato per difendere una scuola presidio di legalità all’interno di un territorio dilaniato dalla criminalità e dalla speculazione edilizia. Ora il magnifico edificio, tristemente chiuso da un lucchetto che la dice lunga sul suo destino, rischia di essere ceduto magari per dar finalmente corpo a un vecchio progetto che vedrebbe trasformata la più vecchia scuola di Bari in un albergo  un Ostello pronto a ricevere i turisti. L’edificio comunale, di proprietà dei cittadini baresi, rischia questa fine né sarebbe da meravigliarsi più di tanto dal momento che un po’ è abitudine di questa amministrazione cedere immobili di pregio e storici per compensare altro come è avvenuto con Palazzo San Michele (ex monastero di San Benedetto) e l’ex convento dei Teatini ceduti per evitare il commissariamento del Petruzzelli, sacrificio che non ha  evitato il destino ormai segnato del teatro.

La scuola San Nicola uccisa dai pregiudizi popolari largamente strumentalizzati da chi aveva altri interessi chiude i battenti, così come si stanno depauperando le altre scuole del quartiere  le quali devono cedere il passo alle ondate emotive che direzionano le famiglie verso poli didattici anche a costo della violazione sulle norme elementari sulla sicurezza e di sprechi enormi per la comunità. Si preferisce ammassare i propri figli in luoghi poco luminosi o in scatole verticali che in caso di incendi o altro potrebbero mettere in serio pericolo la vita dei bambini, tutto questo pur di evitare di tornare a far vivere un patrimonio storico e culturale che ci appartiene. Ma la mente umana è un universo inesplorato e misterioso e mai ci sarà una risposta logica, a  parte la solita tiritela dei ragazzacci “i vastasidde” che albergano in quegli edifici, che rovinano i bravi ragazzi; però se il destino della Scuola Media San Nicola è quello di chiudere ebbene come cittadini evitiamo che sia ingoiato da altri interessi, se i ragazzi del quartiere sono destinati ad andare altrove ebbene i cittadini baresi Tutti hanno il dovere di mobilitarsi e di “scegliere” quale sorte il grande edificio, che fronteggia la Basilica,  dovrà avere.

Il pensiero e la proposta di Mafalda è quello di rivolgere lo sguardo non più ai polli da spennare (turisti) o alle associazioni amiche antimafia, pacifinte, ecoverdognole, in questo periodo di povertà dove gli ultimi sono dispersi tra le strade o i non luoghi di questa città, sempre più spersonalizzata, ebbene un atto di carità potrebbe illuminare le azioni di questi nostri rappresentanti, purtroppo da noi scelti, un atto che parta dal basso dalla gente comune che decide di offrire agli ultimi, ai dannati della terra a quei nostri fratelli più derelitti un magnifico edificio L’Ostello del Povero e saremo tutti immensamente ricchi.

Mafalda e il suo urlo
Adele Dentice

sabato 9 febbraio 2013

Giornalismo ed educazione alla legalità: l'esperienza di Libera Cassano


La lotta alla criminalità organizzata non si fa soltanto reprimendo, ma anche e soprattutto infiltrando una cultura della legalità. Questo lavoro va fatto prima di tutto nelle scuole e tra gli istituti le scuole primarie sono quelle che dovrebbero essere maggiormente interessate da questa infiltrazione sana. Già proprio dai piccoli occorre iniziare: il seminare è sempre un'azione di speranza e come qualsiasi pianta anche quella che profuma di legalità va curata e soprattutto donata agli altri affinché si diffonda e magari diventi rampicante. La cultura della legalità deve soppiantare quella dell'omertà così diffusa già dalla tenera età, frutto non di una misteriosa trasmissione genetica ma di emulazione. I piccoli osservano e copiano gli atteggiamenti verbali e fisici degli adulti, specialmente dei genitori, e poi li adottano. Quindi proporre nelle scuole una nuova narrazione, che racconti di che  genere d'immondizia è il crimine è pedagogico, tanto quanto molte fiction tv sulle mafie sono al contrario assolutamente anti-educative.

I ragazzi e le ragazze di Libera Cassano sono al secondo anno della loro esperienza di educatori della legalità: il loro giornalino Si può fare! (a tutti gli effetti un giornale!)  è alla quinta uscita nell'anno in corso e in questo numero parlano di: Accendiamo la luce sull’oscura mafia; La cultura come arma di autodifesa contro la mafiaIn odore di pulizia; Gocce nell’oceano – Tommaso Buscetta; Donne di mafia: un patto d’onore; Donne contro la mafia: l’altro lato della medaglia; Senza corruzione riparte il futuro; La redazione consiglia: Don Vito e Segreti di Stato; Il giardino della memoria: Ennio Petrosino.

Per comunicare con la redazione di Si può fare! potete scrivere a La post@ della legalità: se avete domande, dubbi, curiosità o suggerimenti, non esitate a scrivere a liberacassano@gmail.com.

È possibile leggere il giornalino in forma cartacea presso alcune attività commerciali di Cassano delle Murge oppure in forma digitale seguendo questo link giornalino Libera Cassano .

09.02.2013
Vito Stano