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lunedì 9 gennaio 2023

Anno domini 2023. Le notizie dal mondo e dalla Puglia a bomba sul nuovo anno

di Vito Stano

La ripresa della scuola e dei soliti affari quotidiani è stata come una panno umido che tira a sé i resti di un lunghissimo ponte (tibetano) natalizio. Dalle rassegne stampa ascoltate in mattinata su Radio3 e dalla lettura al volo di qualche quotidiano emergono alcune notizie che fanno ben gridare «Welcome 2023!»: dall'assalto al Congresso brasiliano alla tregua del Natale ortodosso saltata tra le macerie ucraine, dal VI Congresso della CGIL di Bari agli incidenti d'auto sulle strade di Puglia che tante, troppe vittime stanno facendo.

Sul quotidiano L'Edicola del Sud invece un bel articolo di Enzo Quarto a proposito di un interessante libro scritto da Mario Gianfrate dal titolo 'Ipotesi di un delitto' edito da 
Les Flâneurs Edizioni. Nel libro si racconta della tragica vicenda che riguardò il delitto di Giuseppe Di Vagno. Il socialista scampò al tentato omidicio a Conversano, nel quale caddero sotto il fuoco della squadraccia fascista un compagno socialista e un giovane fascista. Fu nuovamente raggiunto dai sicari fascisti a Mola di Bari, dove fu assassinato. Questa storia è raccontata da Enzo Quarto sulle pagine del quotidiano diretto da Annamaria Ferretti. 

Questa storia di antifascismo militante ben si collega con la notizia della conferma alla guida della CGIL di Gigia Bucci, la quale dal palco stamattina ha voluto ringraziare con queste parole i presenti: «Care compagne e cari compagni, non è semplice per me contenere le emozioni che ancora una volta oggi, come la prima volta, mi trasmettete, dandomi la forza e l’entusiasmo di impegnarmi al fianco di ciascuno di voi, di ogni lavoratore, giovane e meno giovane, pensionato, fragile, precario, insomma di chiunque faccia parte della nostra comunità, della nostra grande famiglia della CGIL. A ciascuno di voi, uno per uno, voglio dire grazie. Grazie perché senza l’impegno ed il contributo di tutti noi, non saremmo riusciti a raggiungere in questi anni i tanti risultati, i successi e le vittorie delle numerose battaglie combattute fianco a fianco». 

Alla lista dei suggerimenti aggiungo un ultimo link, che ieri sera ho condiviso via wapp a qualche amico: mi riferisco al podcast in cinque puntate Anime resistenti, prodotto da CGIL Bari, CGIL Puglia e Fondazione Maierotti. 

«Anime Resistenti -si legge sul sito de La gazzetta del mezzogiorno- è il nuovo podcast realizzato da CGIL Bari, CGIL Puglia e Fondazione Maierotti, in collaborazione con la Gazzetta del Mezzogiorno e con il supporto di Abyond. Si tratta di una mini serie di 5 puntate che ripercorre la storia dell’antifascismo del nostro territorio. In ogni episodio, infatti, si esplora un momento specifico della vita del protagonista che sarà poi lo spunto per un viaggio narrativo che toccherà le tappe principali della sua vita. 
Una produzione audio che ha l’intento di promuovere non solo i valori democratici della Cgil, ma soprattutto la memoria storica del nostro territorio, ripercorrendo gli avvenimenti più importanti per la costruzione della coscienza sociale del Sud. E quale miglior mezzo di comunicazione potevamo scegliere se non la voce? In questa mini serie accompagnati dalle diverse frequenze della voce, vi accompagnere alla scoperta delle straordinarie personalità di Giuseppe Di Vittorio, Rita Maierotti, Alba de Cespedes, Sandro Pertini, Benedetto Petrone. I testi sono stati realizzati da Riccardo Lanzarone, mentre la supervisione musicale è a cura di Nother. Le illustrazioni sono a cura di Mariateresa Quercia, concept grafico di Almanacco press».  

Io l'ho ascoltato ieri sera, tutte e cinque d'un fiato, e ne sono rimasto sorpreso (per le storie e i dettagli che non conoscevo) e soddisfatto perché il podcast è uno strumento formidabile per riportare la Storia e le storie di ieri al centro del dibattito confuso e smemorato di oggi.

Ah dimenticavo buon 2023 a tutte le lettrici e a tutti i lettori di questo spazio autogestito.

martedì 11 febbraio 2014

Operazione antidroga. Toritto sotto l'occhio della Direzione Investigativa Antimafia

Una nota del Comando Provinciale dei Carabinieri rende noto che durante la mattinata è stata condotta una vasta operazione antidroga dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari contro un clan, facente capo alla famiglia Zonno di Toritto, alle porte di Bari, che gestiva un ingente traffico di stupefacenti in una vasta area dell’hinterland barese. Sono stati impiegati circa 80 uomini, con l’aiuto di unità cinofile e di un velivolo del 6° Nucleo Elicotteri di Bari. I reati contestati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari che hanno consentito al Giudice per le Indagini Preliminari di emettere il provvedimento di custodia in carcere per tutti gli arrestati, vanno dall’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, nonché per alcuni la violazione della sorveglianza speciale.

Sequestrato anche un laboratorio per la lavorazione e il confezionamento dello stupefacente che poi veniva piazzato sul mercato da un folta squadra di spacciatori che, in alcuni casi, non hanno esitato a fare ricorso alla minaccia delle armi per garantire il controllo delle piazze di spaccio e la regolarità dei pagamenti. Innumerevoli gli episodi di spaccio al dettaglio documentati dai militari dell’Arma a riprova della pericolosa ramificazione che l’organizzazione aveva raggiunto in particolare nei comuni di Toritto, Binetto, Grumo Appula, Palo del Colle e Bitonto, dove disponeva di numerosi depositi temporanei ricavati spesso in cavità di muri di abitazioni disabitate.

11.02.2014
V.S.

lunedì 10 febbraio 2014

Bari. Spaccio di droga: stranieri adepti della criminalità barese. Istituzioni assenti

Si è concluso con cinque arresti in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un servizio straordinario di controllo del territorio effettuato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, finalizzato a prevenire e reprimere il fenomeno dello spaccio di droga. Su cinque uomini arrestati quattro sono di origine straniera. In piazza Cesare Battisti, nei pressi dell'Ateneo barese, i carabinieri hanno arrestato un 19enne del Gambia e un 37enne del Mali sorpresi a cedere una dose di marijuana a un giovane del luogo poi segnalato alla Prefettura quale consumatore di droga. La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire nella loro disponibilità ulteriori 11 grammi della stessa sostanza sottoposti a sequestro. I due, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati associati presso la locale casa circondariale. In via Roberto da Bari i carabinieri hanno arrestato un 28enne del Gambia sorpreso a spacciare una dose di droga a un cliente che riusciva a darsi alla fuga. Sottoposto a controllo il giovane è stato trovato in possesso di ulteriori 23 grammi di marijuana. Il 28enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato associato presso la locale casa circondariale. In via Cairoli stessa sorte è toccata ad un altro 19enne del Gambia sorpreso a cedere una dose di marijuana ad un 21enne barese. Nel corso del controllo lo straniero è stato trovato in possesso di ulteriori 16 grammi della stessa sostanza. Il 19enne, è stato associato presso la casa circondariale di Bari. Al quartiere Stanic i Carabinieri, portatisi presso l’abitazione di un 36enne per l’esecuzione di un provvedimento di sottoposizione agli arresti domiciliari, lo hanno sorpreso, in compagnia di un sorvegliato speciale poi deferito in stato di libertà per inosservanza degli obblighi, con 39 grammi di marijuana sottoposti a sequestro. Tratto in arresto il 36enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato collocato ai domiciliari. 

Allora la riflessione già iniziata qualche giorno fa è questa: la criminalità barese potrebbe aver arruolato gli stranieri, quasi tutti africani, per spacciare nelle piazze centrali del capoluogo, proprio in virtù del fatto che per ogni arrestato ce ne sono altrettanti che, magari allettati dal guadagno facile, sarebbero pronti a rischiare; tanto cosa hanno da perdere? Teniamo in conto che molti di questi ragazzi e uomini che sostano in piazza Umberto I e in piazza Cesare Battisti, a causa della propria situazione (richiedenti asilo, rifugiati) non possono cercare un lavoro regolare, andando così a ingrossare le fila dei disoccupati, inoccupati, nullafacenti, con l'aggravante che essere stranieri in Italia è sempre un po' più difficile che altrove. 

Il Parlamento e gli illustri membri del governo dovrebbero, a margine dei quotidiani teatrini, occuparsi di realizzare fattivamente un percorso per l'integrazione dei migranti. La città levantina ha già offerto esempi di come gli stessi migranti, assieme ai "disadattati" locali, hanno dato vita a esperienze all'avanguardia: il Ferrohotel, il Socrate, la (sgomberata) Villa Roth sono esempi di come l'organizzazione fai da te riesca a sopperire alle carenze strutturali della macchina statale, regionale, provinciale e comunale. Ma tutto questo purtroppo non basta. La sacca di povertà o, perlomeno, di indigenza è sempre più grassa e su questa i tentacoli delle scaltre organizzazioni criminali non tardano ad arrivare e ad arraffare quel che di buono c'è. Ormai il dibattito politico e sociale, per quanto non abbia mai preso una piega seria e risolutiva, in Italia è stato relegato a margine. A occuparsene sono associazioni e organizzazioni del terzo settore, movimenti e partiti politici, militanza autonoma. Le istituzioni latitano. Non basta ricordare le violenze di Rosarno, quelle di Castelvolturno, le situazioni di schiavitù registrate nel Tavoliere o nel basso Salento. Dobbiamo ricordare ogni giorno che la frutta e la verdura che mangiamo in abbondanza sulle nostre tavole è stata per lo più raccolta con mani nere macchiate di sangue. Dobbiamo ricordare di essere stati migranti negli anni passati. Soprattutto la generazione dei cinquantenni deve sforzarsi di ricordare che hanno potuto studiare o immaginare un futuro migliore grazie al lavoro dei genitori emigrati da poveracci in Svizzera, Germania, Stati Uniti, Argentina, Australia. Non dimentichiamo il passato, altrimenti commetteremo gli stessi errori.

10.02.2014
Vito Stano 

sabato 8 febbraio 2014

Bari. Assaltarono un autobus e picchiarono l’autista. Identificati quattro minori

I Carabinieri della Compagnia di Bari – San Paolo hanno identificato i quattro giovani che la sera del 22 gennaio scorso hanno picchiato a sangue l’autista di un autobus del trasporto pubblico urbano, reo di non aver loro aperto le porte fuori fermata. Da commando le modalità dell’aggressione, ricostruite sulla base delle testimonianze: uno dei quattro, a bordo di una bicicletta, ha rincorso l’autobus e lo ha costretto a fermarsi quando era ormai giunto nei pressi della fermata. Gli altri tre sono sopraggiunti di corsa salendo sul mezzo e aggredendo con inaudita violenza l’autista, che è stato malmenato e la sua testa è stata sbattuta sul parabrezza dell’autobus  fino a romperlo. Trasportato in ospedale con un ambulanza del 118 ha riportato una prima prognosi di venti giorni. L’episodio ha lasciato sgomenti i passeggeri dell’autobus che hanno anche tentato di difendere l’autista, i quattro si sono allontanati continuando ad inveire.


Immediate sono scattate le indagini dei carabinieri che attraverso le immagini di una telecamera di sorveglianza installata proprio nelle vicinanze della fermata dove è avvenuta l’aggressione ha consentito l’identificazione del gruppo. Si tratta di quattro giovanissimi tra i 15 e i 17 anni che ora dovranno rispondere dell’aggressione di fronte alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.

venerdì 7 febbraio 2014

Arci Bari. Sabato e domenica congresso del Comitato territoriale del capoluogo

Si terrà sabato 8 e domenica 9 febbraio a Bari, presso Laboratorio urbano Officina degli esordi, in via Francesco Crispi n. 5, il congresso 2014 del Comitato Territoriale dell’ARCI di Bari. Dopo quattro anni, a scadenza naturale, una delle più importanti realtà del terzo settore barese, per storia e per numero di soci rinnova le sue cariche di governo e i suoi organismi dirigenti. I lavori si apriranno alle ore 14,00 di sabato e si concluderanno la sera del giorno dopo con l’elezione di direttivo e presidente. Il Congresso è stato immaginato come un momento aperto al territorio. Tra gli eventi da segnalare, sabato 8 febbraio alle 17,30 è previsto un confronto con i tre candidati sindaci alle primarie del centrosinistra di Bari: Antonio Decaro, Giacomo Olivieri ed Elio Sannicandro. 

ARCI Bari, è un’associazione di promozione sociale tra le più attive nel sistema del terzo settore e del volontariato. Nelle province di Bari e Bat conta oggi 40 circoli e oltre seimila soci. Tra le sue numerose attività l’ARCI di Bari si occupa di integrazione e orientamento sociale, pari opportunità, diritti culturali e politiche per la legalità. Soggetto storico della sinistra, ARCI (Associazione Ricreativa Culturale Italiana) si riconosce nei valori della Resistenza, della Costituzione Italiana e richiama nel suo statuto la dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo.

giovedì 6 febbraio 2014

Oncologico Bari. Taglio dei posti letto: domani sciopero di due ore indetto dall'USB

Da luglio dell’anno scorso la vicenda tarantina è balzata agli onori delle cronache e con essa molte questioni correlate. Una di queste è quella relativa alle malattie tumorali di cui moltissimi cittadini tarantini e non solo soffre a causa della diffusione nell’aria di sostanze cancerogene. I rischi per la salute, come anche il caso della Fibronit di Bari testimonia, non riguardano soltanto i lavoratori, ma anche le persone che all’interno delle fabbriche non sono mai entrate. Fatto sta che la Puglia, ad oggi, è un territorio colpito duramente dalle patologie tumorali, ma allo stesso tempo non riesce efficacemente a difendersi o perlomeno a rimarginare le ferite. Queste parole di premessa sono necessarie per segnalare una situazione che l’Unione Sindacale di Base della provincia di Bari, con il responsabile del settore Vito Galiano, tiene a diffondere. La giornata di domani, 7 febbraio, sarà dedicata dal sindacato di base a testimoniare il dissenso nei confronti dell’amministrazione dell’Istituto Oncologico Giovanni Paolo II di Bari, «che – come si legge nel volantino dell’USB – è a rischio di chiusura», difatti è stata diffusa la notizia del taglio dei posti letto, che l’amministrazione dell’Istituto vuol portare da 135 a 85. A questo si aggiunge la «mancanza, da parte dell’amministrazione dell’Istituto, di un piano di risanamento aziendale atto a coprire il disavanzo dell’ente (stando alle informazioni dell’USB, pare che l’Oncologico sfori di un milione e duecentomila euro al mese e di circa di 15 milioni l’anno) e a rilanciare, quindi, la produttività assistenziale dell’Istituto al fine di abbattere concretamente le liste di attesa e impedire quindi il possibile fallimento e la chiusura dell’unico polo oncologico della provincia di Bari e dell’intera regione.

Inoltre l’USB a questa drammatica prospettiva, precisa «che ci troviamo di fronte alla negazione, da parte della Direzione Strategica dell’Oncologico, di importanti diritti e istituti contrattuali nei riguardi delle lavoratrici e dei lavoratori quali ad esempio: l’indennità di sala operatoria, il pagamento di lavoro straordinario effettuato così come il rispetto degli accordi stipulati con la precedente amministrazione sulla retribuzione dei buoni mensa relativi agli anni 2010-2011 e sul riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali ai dipendenti assunti negli ultimi 5 anni, il pagamento delle somme residue dei fondi contrattuali, il pagamento di altre importanti indennità».

Quindi «l’azione di protesta dell’Unione Sindacale di Base – si legge ancora nel comunicato – si rende necessaria per denunciare la grave situazione economica dell’Istituto e mira principalmente a ottenere una legge speciale per l’Oncologico di Bari che consenta di superare il blocco delle assunzioni e assumere un numero adeguato di personale sanitario (medici, infermieri, tecnici sanitari, operatori socio sanitari, ausiliari) indispensabile per far funzionare a pieno regime le 6 (sei) sale operatorie e non le attuali 2 (due). Tutte le richieste della USB, che interessano i cittadini-utenti, gli ammalati, il personale dipendente e lo stesso Istituto, sono rimaste inevase o decisamente respinte dall’amministrazione e le problematiche denunciate, oltre a rimanere irrisolte, sono addirittura peggiorate. Lo sciopero proclamato contro un’amministrazione che, come la precedente, costringe i dipendenti a ricorrere al Giudice del Lavoro per farsi riconoscere i diritti negati (con grandi disagi per i dipendenti e per lo stesso Istituto, che viene messo nelle condizioni di pagare anche le spese), è giusto e necessario». Dunque, come abbiamo imparato dalla vicenda tarantina, salute e lavoro sono due nodi fortemente intrecciati. Difficilmente, forse mai prima d’ora, i due aspetti sono stati trattati assieme. Questo, forse, è già un punto di svolta.

06.02.2014
Vito Stano

mercoledì 5 febbraio 2014

Massacrano un imprenditore davanti alla moglie per costringerlo a pagare il pizzo

Foto google.com
Per costringerlo a pagare 1.500,00 euro al mese hanno brutalmente aggredito, davanti alla moglie, un imprenditore edile barese rischiando di fargli perdere un occhio. La vittima 41enne, sebbene gravemente ferita, ha trovato il coraggio di denunciare i fatti ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari che, in poco tempo, sono riusciti ad identificare tutti gli aggressori. Si tratta di sette soggetti, di Bitritto e di Ceglie del Campo, ritenuti vicini al clan Di Cosola, arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia poiché ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione aggravata in concorso, lesioni personali gravissime e violazione della sorveglianza speciale.

I fatti risalgono alla fine dello scorso anno quando, in due distinte occasioni, hanno avvicinato la vittima minacciandola di gravi ritorsioni nei suoi confronti. In particolare nel mese di ottobre si sono portati nel barese presso un cantiere edile dell’imprenditore costringendolo a pagare 1.500,00 euro al giorno per poter continuare a lavorare in quel luogo. Il 41enne, non acconsentendo alla richiesta estorsiva, decideva di chiudere il cantiere; nel mese di dicembre invece, considerato che la vittima vantava crediti per centinaia di migliaia di euro per dei lavori svolti in tutta la provincia di Bari per conto della ditta di uno degli arrestati, le davano appuntamento all’interno di un garage nel barese dove l’imprenditore si recava a bordo della sua auto in compagnia della moglie. 

All’interno del locale hanno dapprima minacciato l’uomo intimandogli di non pretendere il pagamento di alcun credito e successivamente mentre uno di loro tratteneva l’imprenditore gli altri aggredivano l’uomo con calci e pugni procurandogli fratture multiple al viso, distorsioni ed ecchimosi su tutto il corpo. Nonostante l’uomo fosse disteso a terra, gli aggressori, davanti agli occhi della moglie, continuavano a colpirlo riferendogli che quella stessa sera sarebbe morto. Tratti in arresto i sette sono stati associati presso le case circondariale di Bari, Taranto e Lecce.

venerdì 24 gennaio 2014

Bari. Giornalismo e formazione: Giovanni Valentini ospite del master barese

Giovanni Valentini - Foto google.com
A volte per coloro, che come il sottoscritto, scrivono o hanno scritto su testate locali o magari su testate on line ma di ristretto interesse territoriale, avvicinarsi al giornalismo con la G maiuscola è alquanto difficile. Specialmente se il percorso professionale lo si è intrapreso dalla strada secondaria, cioè come pubblicista, senza passare dai banchi della scuola e poi dall'esame di Stato. Per queste ragioni è importante, almeno per chi scrive, approfittare di seminari, convegni o dei tanti festival creati ad hoc durante gli ultimi anni, per incontrare le firme di cui leggeremo domani sui libri di storia del giornalismo. Un'occasione ghiotta è quella che segnala l'Ordine dei Giornalisti di Puglia, che per lunedì 27, presso la casa pugliese dei giornalisti a Bari vecchia, ospiterà Giovanni Valentini, editorialista del quotidiano La Repubblica. 

Valentini sarà ospite del master in giornalismo dell'Università Aldo Moro di  Bari e dell'Ordine dei Giornalisti di Puglia per un seminario dal titolo Buone notizie, Cattive notizie. Nella sua attività professionale quotidiana Giovanni Valentini si occupa di politica, informazione, ambiente e diritti civili. Nel 2000 ha vinto il Premio Saint-Vincent con la sua rubrica Il Sabato del Villaggio sulla testata La Repubblica. Sarà presente anche il presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Puglia Valentino Losito. 

Dunque avrà luogo lunedì 27 gennaio alle ore 10,00 presso la sala conferenze dell’Ordine dei Giornalisti in strada Palazzo di Città numero 5 a Bari. 

24.01.2014
Vito Stano

martedì 24 dicembre 2013

Cultura. Passato e presente: memorie e storie comuniste in Terra di Bari e in Puglia

Il partito comunista italiano è stato un protagonista essenziale e imprescindibile della resistenza antifascista e della fondazione della repubblica democratica. Nell’assemblea Costituente i comunisti contribuirono in maniera determinante alla stesura della Costituzione che pone il lavoro e non la proprietà privata capitalistica a fondamento della repubblica. E sono stati determinanti – con la loro organizzazione capillare e radicata nel territorio – nelle lotte per la difesa della democrazia, per il riconoscimento e l’ampliamento dei diritti dei lavoratori, per l’emancipazione delle classi subalterne. Questo apporto fondamentale è oggi denegato. Le nuove generazioni ignorano la storia dei comunisti, le vecchie tendono a rimuoverla.

L’associazione “Marx XXI” – al pari dell’associazione “Futura umanità”, sorta con la finalità specifica di sottrarre alla rimozione la storia dei comunisti italiani – si propone, tra le altre sue attività, di recuperare la memoria storica dei comunisti. Proviamo a farlo proponendo un percorso che raccolga le testimonianze dirette di alcuni militanti (a partire dalla Terra di Bari e dalla Puglia e, ad un tempo, il lavoro storico degli studiosi,  per addentrarsi in una storia che molto può insegnare per risollevarsi e riscattarsi dalla miseria presente. Tutti coloro che sono interessati all’organizzazione di questo percorso di incontri sono invitati ad intervenire alla riunione di venerdì 27 dicembre, alle ore 18,00, presso la sede dell’associazione Marx XXI di Bari in strada privata Borrelli al civico 32 (di fronte al Piccolo Teatro, a qualche minuto dalla stazione e dal parcheggio dell’ex Rossani in C.so B. Croce). Per altre informazioni è possibile contattare Andrea Catone al numero 388.9226560.

Invece la presentazione con Luciano Canfora e Ugo Villani del libro 'La trappola. Il vero volto del maggioritario', prevista per venerdì 20 dicembre, è stata spostata a venerdì 10 gennaio alle ore 18,00. Sarà presentata per l'occasione, grazie all'Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico e all'interessamento di una delle sue collaboratrici, Milena Fiore, una delle "filmine" storiche, realizzate in economia e curate da Mino Argentieri, che il PCI proiettava tra il 1952 e il 1953 nelle sue sezioni e durante le iniziative di massa contro la "legge truffa" (durata 14'). A partecipare all'iniziativa di venerdì 10 gennaio con il loro contributo di idee e di proposte sono vivamente invitati i rappresentanti dei partiti e delle associazioni democratiche e antifasciste, a cominciare dall'ANPI, dei sindacati dei lavoratori, e i cittadini tutti che hanno a cuore la difesa e l'attuazione della Costituzione antifascista nata dalla Resistenza.

lunedì 16 dicembre 2013

Cinque arresti per spaccio di droga. Le piazze di Bari in gestione agli stranieri

Foto google.com
La notte, si sa, porta consiglio. E l'avrà portato davvero a due ragazzi che i carabinieri della Tenenza di Bisceglie hanno sorpreso a rubare carciofi all’interno di un orto annesso ad una villa. Invece un ragazzo minorenne passando davanti ad una scuola, a Molfetta, ha pensato bene di lanciare un petardo in una classe approfittando di una finestra aperta. Ovvio la spavento dei liceali intenti a seguire la lezione. Lo scoppio ha provocato lo stordimento di alcuni studenti, due dei quali sono stati visitati presso l’ospedale Di Venere di Bari e sono stati dimessi con qualche giorno di prognosi. 

Nel capoluogo invece si racconta un'altra storia. Che ci fanno un tunisino, un malese, un somalo, un cittadino del Gambia e un barese nelle piazze levantine gravate dall'ordinanza del sindaco Emiliano? Sembra una di quelle barzellette anni Novanta e invece è un modo, forse insolito, per raccontare cinque arresti effettuati nel fine settimana a Bari per spaccio di sostanze stupefacenti. Dunque cosa c'è di nuovo? C'è di curioso che sono ormai mesi, ne ha scritto già Gianluigi De Vito su la Gazzetta del Mezzogiorno, che i "venditori" di droga hanno cambiato pelle; gli autoctoni anche in questo settore stanno perdendo il posto. In questo caso però il posto fisso garantito è quello dietro le sbarre, ovviamente. Le organizzazioni baresi, contribuiva a instillarmi il dubbio una collega di Bari, forse hanno "ceduto" le piazze di spaccio agli stranieri. Personalmente credo che sia una mossa intelligente della mala barese, che, tra arresti e regolamenti di conti, sceglie di tutelare i suo patrimonio umano e sacrificare, mettendo a "lavorare" i migranti che, magari a causa della mancanza dei documenti utili e del momento di crisi non possono cercare un lavoro vero. 

Insomma anche lo spacciatore cambia volto. Alla faccia del razzismo.

16.12.2013
Vito Stano

mercoledì 11 dicembre 2013

Bari. Alla Mediateca regionale pugliese lezioni frontali sul 9.5 mm. A prova di fuoco

A novant'anni dalla prima sbirciatina in quell'obiettivo che rubava frammenti di vita domestica e privata, 'Frammenti' organizza tavole rotonde, lezioni frontali, proiezioni ed esposizioni museali sul formato ridotto che aprì la strada al cinema amatoriale.
 

Mediateca Regionale Pugliese (Via Giuseppe Zanardelli, 30 - Bari)

Sabato 14 dicembre alle ore 18,00 
► TAVOLA ROTONDA 
Il ruolo delle Cineteche e degli Archivi nella conservazione dei film in formato ridotto e quadro generale del patrimonio in 9.5mm in Italia ed Europa. Interverranno Reto Kromer, restauratore e conseratore, Anne Gourdet-mares collaboratrice della Cinémathèque Française e referente per Pathè, Claudio Santancini del The Austrian Film Museum, Silvia Casagrande dellaFilmoteca Navarra, Irela Núñez della Cineteca Nazionale, Gaetano Martino della Cineteca Lucana, Mirco Santi per Camera Ottica e CREA dell'Università di Udine e Marcello Seregnidell'Associazione Culturale Hommelette e conservatore della Cineteca Italiana di Milano.
Buffet a tema curato da Cucina Mancina con degustazione dei vini di Cantine Barsento

Domenica 15 dicembre ore 10,30
► SCREENING
El Perro Negro - Stories from the Spanish Civil War by Peter Forgacs
(Hungary 2005, 84')
Selezione cortometraggi in pathè baby a carattere documentaristico gentilmente concessi dalla Princeton University Library.

Lunedì 16 dicembre ore 10,30
► LEZIONE FRONTALE
Fonti storiografiche e tecnica di recupero: Pathé Baby in Italia
A cura di Mirco Santi per Homemovies, Camera Ottica e CREA dell'Università di Udine eMarcello Seregni per l'ass. Hommelette e la Cineteca italiana di Milano.

Martedì 17 dicembre ore 10,30
► LEZIONE FRONTALE
9.5 mm. Lo stato della conservazione in Europa
A cura di Silvia Casagrande (Filmoteca Navarra) e Claudio Santancini (The Austrian Film Museum) discutono le fasi di recupero delle pellicole pathè baby e mostrano i risultati del lavoro effettuato negli ultimi anni. 

Mercoledì 18 dicembre ore 18,00
► SCREENING
KARAGOEZ CATALOGO 9,5 by Y. Gianikian and A. Ricci-Lucchi 
(Italy 1983, 54' color)
Con il suo editing virtuoso, Karagoez - catalogo 9.5 è l' omaggio al film di finzione dei due autori realizzato con frammenti di classici del cinema muto in formato amatoriale. 
"Se Godard ha fatto le sue 'Histoires du Cinéma', Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi hanno creato con il loro cinema la storia dell'Uomo" (Raymond Bellour).

IMAGES FROM THE PLAYGROUND by Stig Björkman 
(Sweden 2009, 29')
Nei primi anni '50, Ingmar Bergman si procurò una cinepresa, un 9,5 millimetri Bell & Howell, che usò spesso sia privatamente che nel suo lavoro. Images from the playground presenta questi film, fornendo una immagine diversa di uno dei più grandi artisti del cinema. Queste immagini sono accompagnate da interviste fatte a Bergman. Le attrici Harriet Andersson e Bibi Andersson - sottoposte all'occhio amorevole di Bergman in questi documenti - contribuiscono con immagini.

Nel corso degli eventi sarà visitabile la mostra temporanea sulla storia del formato 9.5mm a cura della Cineteca Lucana allestita negli spazi della Mediateca regionale. In esposizione proiettori, cineprese Pathè Baby manuali e a motore, pubblicazioni periodiche e reclame dell'epoca che ripercorrano l'excursus di questo formato ridotto nei decenni che lo videro protagonista. 
Contemporaneamente una selezione a cura dell'associazione promotrice dell'evento di film in 9.5mm sarà programmata in loop presso l'ingresso multimediale della struttura per tutta la durata dell'evento.

Per info sull'iniziativa 9.5mm - A prova di fuoco
frammentidicinema@gmail.com
3932730630

martedì 3 dicembre 2013

Bari. Narcotraffico: arresti per traffico di cocaina sull’asse Colombia-Spagna-Italia

I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bari hanno tratto in arresto 9 persone in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. L’accusa è quella di aver importato su canali internazionali attraverso l’asse Colombia-Spagna-Italia ingenti quantitativi di cocaina che venivano riversati sulle piazze di spaccio dell’intera provincia di Bari e di Andria-Barletta-Trani.

Le indagini sono partite da Pasculli Giuseppe, andriese classe '56, detto ‘u 12’. A dispetto della non più giovane età, il Pasculli era particolarmente attivo nel gestire i contatti con i trafficanti napoletani e baresi, ai quali si rivolgeva per acquistare all’ingrosso cocaina per poi rivenderla a livello locale. Si vantava nelle numerose conversazioni intercettate di essere sempre riuscito a farla franca con la Giustizia. Ignorava però che i carabinieri del Nucleo Investigativo fossero sulle sue tracce da tempo. 

In particolare, le indagini hanno avuto una svolta quanto Pasculli, rimasto a secco di cocaina dai propri fornitori napoletani, decide di rivolgersi a soggetti vicini al clan mafioso Parisi, imperante nel quartiere Japigia di Bari. Entrano quindi in ballo altri soggetti i quali si danno da fare per rifornire di cocaina il Pasculli, sfruttando i loro collegamenti internazionali. Spunta a questo punto la figura di Marta, narcotrafficante colombiana, che sarà poi arrestata dalla Polizia francese per traffico internazionale di droga. La donna era il contatto che faceva arrivare la cocaina dalla Colombia in Spagna attraverso dei corrieri locali, da li fidati camionisti pugliesi la portavano a Bari, dove altri componenti del gruppo la smistavano all’ingrosso e al dettaglio. L’operazione è condotta con il supporto di unità cinofile antidroga e con la copertura aerea di velivoli del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari.

Bari. Fibronit: Giuseppe Armenise presenta alla città il suo libro 'Pane e amianto'

Mercoledì 11 dicembre alle 18,00 presso la sala consiliare del Comune di Bari, in corso Vittorio Emanuele II, numerosi saranno i relatori che accompagneranno Giuseppe Armenise, giornalista de 'la Gazzetta del Mezzogiorno', nel «girotondo di una città sopra un milione di vite». 

La storia della Fibronit di Bari raccontata da un osservatore attento. Un episodio di cronaca, la storia di un percorso d’amore, di denuncia, di dolore, di morte, ma alla fine di crescita e riscatto civile capace di affermarsi nonostante persino le vittime designate perché esposte ai veleni di una vecchia fabbrica d’amianto appaiano chi assente, chi addirittura ostile, preda di un misterioso ricatto che determina, apparentemente contro ogni logica, la sopravvivenza per oltre vent’anni di una discarica di rifiuti cancerogeni tra le case.

A discutere di 'Pane e amianto' con l'autore sono previsti gli interventi del presidente della Regione Nichi Vendola, il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, il sindaco Michele Emiliano, l'assessore all'Ambiente del Comune di Bari Maria Maugeri, lo scrittore e poeta Giuseppe Goffredo. A moderare gli interventi ci sarà il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Puglia Valentino Losito.

L'appuntamento è, dunque, per mercoledì 11 dicembre presso la sala consiliare del capoluogo pugliese.

03.12.2013
Vito Stano   

giovedì 28 novembre 2013

Bari. Cultura: mostre fotografiche e seminari. L'interesse per l'immagine spopola

Non solo Ilva, scandali nella sanità e intercettazioni a iosa. La Puglia è anche produzione culturale e confronto serrato sui temi più disparati. In queste settimane Bari sembra sia diventata il centro dell'universo: seminari sul web-documentary, sul documentario d'indagine sociale, sulla fotografia. Questo non vuol essere un commento, ma esclusivamente un'ulteriore segnalazione, relativa agli incontri sulla fotografia contemporanea. Gli incontri, di cui scrivo, sono parte del calendario di Documentaria, che proseguirà fino al 30 novembre. Il programma dei prossimi giorni prevede due seminari gratuiti, aperti a tutti, e una mostra dei due vincitori pugliesi del concorso nazionale GiovaneFotografia Italiana #2.

Seminari
Si parte oggi pomeriggio con Massimo Sordi, curatore del Si Fest, Festival Internazionale di Fotografia di Savignano sul Rubicone e ideatore, assieme a Stefania Rossi,  di Global Photography,  progetto sulla giovane fotografia internazionale. Il seminario dal titolo 'Il lavoro di curatore per i festival fotografici' è in programma alle ore 16,00 presso l'aula Stifano dell'Ateneo degli studi di Bari. Petra Stavast, nota fotografa olandese e co-fondatrice di Fw, un’organizzazione indipendente che promuove progetti, pubblicazioni, mostre e incontri tra fotografi, scrittori e curatori, terrà un seminario dal titolo 'Editoria e progetti fotografici indipendenti'. L'appuntamento è per sabato 30 novembre alle 10,00 presso la Mediateca Regionale Pugliese in via Zanardelli 30 a Bari.

Mostre
A completare il programma di documentaria è stata organizzata una mostra sui lavori dei due vincitori pugliesi del concorso nazionale Giovane Fotografia Italiana #2.

Lungo l’Ofanto
di Giuseppe Maldera
L’Ofanto è il principale fiume della Puglia, la regione italiana più povera di acque superficiali. La sua valle, nel corso dell’ultimo secolo, ha subito importanti trasformazioni antropiche che ne hanno mutato la fisionomia e il paesaggio. Questo progetto presenta un’indagine fotografica sui luoghi e gli abitanti dei territori attraversati dal fiume.

Strada Maggiore 49 (Casa Arcangeli)
di Giuseppe De Mattia
Come si presenta un’abitazione dopo essere stata vissuta intensamente per più di cinquant’anni da una delle famiglie più intellettualmente attive a Bologna nel secolo passato? Questo lavoro ritrae la fase “unica” di un'abitazione: il tempo sospeso tra abbandono e nuova vita, il tempo occupato solo dalle tracce e dalla memoria.
La mostra si terrà a Bari presso lo Spazio Giovani in viale Venezia 41 rimarrà aperta dal 29 novembre al 7 dicembre 2013.

Informazioni
I seminari sono gratuiti ed aperti a tutti, senza alcun limite al numero dei partecipanti. Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti puoi contattarci attraverso i seguenti canali:
email  documentaria@labfotografia.it

28.11.2013
V.S.

martedì 26 novembre 2013

Bari. Fotografia: Cosmo Laera racconta la sua visione al Museo della Fotografia

Tra fatti di cronaca e sensazionalismo imperante, anche in questo umile spazio della rete, trovo positivo raccontare la bellezza. Da sempre su Murgiambiente mi occupo di fotografia, ma nell'ultimo periodo mi sono limitato a segnalare alcune delle numerose iniziative organizzate in Puglia e, in particolare, la mia attenzione è stata rivolta agli appuntamenti in calendario presso il laboratorio del Museo della Fotografia del Politecnico di Bari. Ed è proprio da qui che voglio ricominciare. Il 29 novembre, venerdì prossimo, nella sala conferenze del palazzo del Politecnico di Bari in via Giovanni Amendola al civico 126/b è in programma  l'incontro con un grande autore della fotografia contemporanea, Cosmo Laera, il quale parlerà della fotografia d'autore e della progettualità nel Sud Italia.

Note sull'autore
Cosmo Laera è nato ad Alberobello il 9 luglio 1962. Ha iniziato il suo rapporto con la fotografia da giovanissimo scegliendo di percorrere la carriera artistica e professionale nella sua terra d'origine. Da queste esperienze nasce il suo progetto di vita che da più di venticinque anni sta sviluppando affermandosi come curatore di mostre, festival e rassegne internazionali. La sua ricerca fotografica è sempre più incentrata sul rapporto tra visione e territorio: il fine di queste opere è quello di rivelare aspetti di immediata empatia tra i luoghi e la loro morfologia indipendentemente dalla loro funzione. Concettualmente le fotografie assumono un potenziale espressivo in continua evoluzione che permette una ri-conoscenza e uno sviluppo dell'attenzione intorno al luogo o al soggetto ritratto. Laera lavora da tempo sul paesaggio e sui luoghi del Sud, sulla materia, sulla luce. Lo spirito con cui si svolge questa ricerca fotografica in continua evoluzione, è quello del celebre aforisma di Proust, «l’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi»

La ricerca fotografica di Cosmo Laera
Spesso nelle immagini di Cosmo Laera ricorre una figura umana. L’attenzione si sposta sul soggetto stesso che di rimando induce ad osservare ciò che lui stesso sta osservando, un punto di vista raddoppiato tra l’autore della fotografia e lo spazio indicato da chi lo sta vivendo. Il percorso è noto, ma gli occhi con cui si guarda sono ogni volta nuovi. Apparentemente le fotografie si accorpano per cronologia, mentre per il suo lavoro gli accorpamenti sono legati ad un luogo, visitato e conosciuto durante il tempo cosi da maturarne un’esperienza, anche degli stessi posti ma con punti di vista differenti: è la ricerca di un asse su cui costruire parte di un pensiero meridiano, una ricerca etica della dimensione di vita umana contemporanea. Lo spazio, visto attraverso gli occhi di chi lo abita, di un passante o di un turista, una messa in scena con la complicità indiretta dell’ambiente e una potenziale narrazione mediata dalla figura umana insieme alla materia, ancora la pietra e la luce-faro come indicatore, punto di riferimento nella scena. Luce e materia restano gli elementi di costruzione di tutte le ricerche di Laera. Sono campi di affezione, aree a cui sono attribuite potenziali di crescita e di sviluppo, espressioni di un paesaggio antropico in continua mutazione. 

26.11.2013
V.S.

domenica 24 novembre 2013

Puglia. Violenza sulle donne: un 25 novembre tra scarpe rosse, proiezioni e dibattiti

Piazza Mario Rossani, Cassano delle Murge - Foto Archivio Vito Stano © 2013

Femminicidio, violenza sulle donne, abuso, gelosia, separazione, amore. Questi termini risuonano in questi giorni, in queste settimane, in questi ultimi mesi troppe volte. Ma la divulgazione di fatti tragici non basta a spezzare il filo rosso sangue che intreccia la vita di molte donne  a quella dei loro aguzzini, che non a caso sono, o meglio erano, i compagni di vita.

Per tentare di sopprimere questi fenomeni per sempre, numerose associazioni nazionali e territoriali sono coinvolte in queste settimane in uno sforzo organizzativo al fine di «generare culture nonviolente». A questo proposito la giornata di domani, 25 novembre, è stata riconosciuta come Giornata mondiale contro la violenza sulle donne in tutto il Paese si terranno iniziative di piazza e dibattiti. In alcune città si sono già tenuti momenti dimostrativi (coma dimostra la foto in alto, relativa ad una piazza di Cassano delle Murge) e di confronto istituzionale. Invece per domani a Bari alle ore 17,00 in piazza Umberto I è previsto un corteo cittadino che sfilerà per le vie della città levantina scandendo slogan contro ogni forma di violenza e discriminazione. Il corteo, che sarà arricchito di flash mob e installazioni artistiche, attraverserà la città fino a piazza del Ferrarese. Tra le performance è prevista 'Spose di pace', installazione itinerante di abiti da sposa in ricordo di una vittima di violenza, Pippa Bacca, organizzata dal Centro di Ascolto per le Famiglie e Centro Aperto Polivalente per Minori di Japigia.

La serata si concluderà alle 20,00 presso l’Officina degli Esordi (ingresso solo su invito) con la proiezione, alla presenza del regista, del cortometraggio 'Ammore' di Paolo Sassanelli, un reading in musica con letture tratte da 'Nessuna più, Ferite a morte e Malamore. Storie di donne che avrebbero voluto vivere' con Teresa Ludovico, Cristian Di Domenico e il maestro Roberto Ottaviano, il reading 'Diecigennaio' con Daniela Baldassarra e la proiezione del video 'LegAMI' a cura dell’Istituto Comprensivo N. Zingarelli. Sempre domani, 25 novembre, in serata  sono previsti altri spettacoli in città: alle 21,00 andrà in scena 'Il silenzio delle sirene' al Circolo Unione di Bari e 'Finchè morte non ci separi' nella sala Consiliare della Provincia di Bari. 

Se tutto ciò può servire a qualcosa non lo so. Divulgare e partecipare può forse contribuire ad accrescere una sensibilità nei confronti di un argomento sempre troppo sofferto specie tra gli uomini e in modo particolare nei piccoli centri, dove il dibattito interno alle famiglie è relativamente povero.

23.11.2013
Vito Stano