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lunedì 9 gennaio 2023

Anno domini 2023. Le notizie dal mondo e dalla Puglia a bomba sul nuovo anno

di Vito Stano

La ripresa della scuola e dei soliti affari quotidiani è stata come una panno umido che tira a sé i resti di un lunghissimo ponte (tibetano) natalizio. Dalle rassegne stampa ascoltate in mattinata su Radio3 e dalla lettura al volo di qualche quotidiano emergono alcune notizie che fanno ben gridare «Welcome 2023!»: dall'assalto al Congresso brasiliano alla tregua del Natale ortodosso saltata tra le macerie ucraine, dal VI Congresso della CGIL di Bari agli incidenti d'auto sulle strade di Puglia che tante, troppe vittime stanno facendo.

Sul quotidiano L'Edicola del Sud invece un bel articolo di Enzo Quarto a proposito di un interessante libro scritto da Mario Gianfrate dal titolo 'Ipotesi di un delitto' edito da 
Les Flâneurs Edizioni. Nel libro si racconta della tragica vicenda che riguardò il delitto di Giuseppe Di Vagno. Il socialista scampò al tentato omidicio a Conversano, nel quale caddero sotto il fuoco della squadraccia fascista un compagno socialista e un giovane fascista. Fu nuovamente raggiunto dai sicari fascisti a Mola di Bari, dove fu assassinato. Questa storia è raccontata da Enzo Quarto sulle pagine del quotidiano diretto da Annamaria Ferretti. 

Questa storia di antifascismo militante ben si collega con la notizia della conferma alla guida della CGIL di Gigia Bucci, la quale dal palco stamattina ha voluto ringraziare con queste parole i presenti: «Care compagne e cari compagni, non è semplice per me contenere le emozioni che ancora una volta oggi, come la prima volta, mi trasmettete, dandomi la forza e l’entusiasmo di impegnarmi al fianco di ciascuno di voi, di ogni lavoratore, giovane e meno giovane, pensionato, fragile, precario, insomma di chiunque faccia parte della nostra comunità, della nostra grande famiglia della CGIL. A ciascuno di voi, uno per uno, voglio dire grazie. Grazie perché senza l’impegno ed il contributo di tutti noi, non saremmo riusciti a raggiungere in questi anni i tanti risultati, i successi e le vittorie delle numerose battaglie combattute fianco a fianco». 

Alla lista dei suggerimenti aggiungo un ultimo link, che ieri sera ho condiviso via wapp a qualche amico: mi riferisco al podcast in cinque puntate Anime resistenti, prodotto da CGIL Bari, CGIL Puglia e Fondazione Maierotti. 

«Anime Resistenti -si legge sul sito de La gazzetta del mezzogiorno- è il nuovo podcast realizzato da CGIL Bari, CGIL Puglia e Fondazione Maierotti, in collaborazione con la Gazzetta del Mezzogiorno e con il supporto di Abyond. Si tratta di una mini serie di 5 puntate che ripercorre la storia dell’antifascismo del nostro territorio. In ogni episodio, infatti, si esplora un momento specifico della vita del protagonista che sarà poi lo spunto per un viaggio narrativo che toccherà le tappe principali della sua vita. 
Una produzione audio che ha l’intento di promuovere non solo i valori democratici della Cgil, ma soprattutto la memoria storica del nostro territorio, ripercorrendo gli avvenimenti più importanti per la costruzione della coscienza sociale del Sud. E quale miglior mezzo di comunicazione potevamo scegliere se non la voce? In questa mini serie accompagnati dalle diverse frequenze della voce, vi accompagnere alla scoperta delle straordinarie personalità di Giuseppe Di Vittorio, Rita Maierotti, Alba de Cespedes, Sandro Pertini, Benedetto Petrone. I testi sono stati realizzati da Riccardo Lanzarone, mentre la supervisione musicale è a cura di Nother. Le illustrazioni sono a cura di Mariateresa Quercia, concept grafico di Almanacco press».  

Io l'ho ascoltato ieri sera, tutte e cinque d'un fiato, e ne sono rimasto sorpreso (per le storie e i dettagli che non conoscevo) e soddisfatto perché il podcast è uno strumento formidabile per riportare la Storia e le storie di ieri al centro del dibattito confuso e smemorato di oggi.

Ah dimenticavo buon 2023 a tutte le lettrici e a tutti i lettori di questo spazio autogestito.

giovedì 29 aprile 2021

Riflessioni. Pensieri a cavallo tra giustizia, politica e storia. Tra reinserimento e storia

di Vito Stano

L'altro ieri un giudice e un avvocato (con tutta una pletora di collaboratori), a seguire una maxi operazione antimafia tra Bari e provincia di Bari, a seguire, ancora, altri arresti per furti operati dal comando dei Carabinieri del paesello addormentato all'ombra delle Murge dove passo la primavera. Insomma il tema della giustizia è primario, da qualunque punto si osservi la vita quotidiana non c'è modo di eludere con lo sguardo i nodi irrisolti. Non si può non vedere. E del resto sono così evidenti, che non vederli equivale a essere ciechi. Per non parlare che una volta iniziata la detenzione non è poi certo che il reo realizzi un effettivo percorso di recupero. Questa è una cosa che viene spesso lamentata da coloro che hanno la sfortuna di vivere in celle sovraffollate e in strutture carcerarie obsolete. 

Le associazioni che denunciano le pessime condizioni di detenzione non mancano di essere presenti nel dibattito, a questo, però, se ci aggiungiamo che molti di coloro che beneficiano delle misure alternative infrangono il patto andandosene a spasso o continuando a commettere reati nelle mura domestiche, il dado è tratto. Il nodo, per l'appunto resta irrisolto. Come irrisolto resta il nodo della storia e, in particolare, del Ventennio fascista. Nel 2021, anno secondo dell'imperio del Sars-Cov-2, le polemiche, solite e mai sopite di coloro che rigurgitano oggi come ieri frasi fatte, pensieri antistorici e falsità (roba da essere rimandati alla scuola elementare). Come quando, qualche anno fa, un amico, che si definiva orgogliosamente di Casa Pound, affermava la non esistenza delle camere a gas nei campi di sterminio nazisti. E, guardacaso, ero da poco tornato dalla visita ai campi di Auschwitz (per quella ragione discutevamo di tali argomenti), e sentire questa sciocchezza mi portò a dire con poca grazia all'amico dovresti, caro mio, tornare a scuola e ricominciare daccapo, perché se metti in dubbio queste cose non sei neo-fascista ma soltanto ignorante. Ignorava lui. Ma la cosa disarmante è che non è l'unico che ignora. Anzi direi che, se ci potessimo ammassare liberamente, vedremmo una lunga fila di persone che ignorano. 

E alle quali, come gita domenicale, suggerirei loro di andare a farsi un bel giretto ad Auschiwitz e Birkenau. Il problema non è solo culturale, sarebbe grave ma, se fosse circoscritto all'ambito dell'istruzione, sapremmo arginarlo. Invece il nodo cruciale è la strumentalizzazione storica che dilaga da un po' di anni a questa parte, complice una destra politica (figlia del MSI) al governo dell'epoca in forze e numeri come mai prima e una sinistra (figlia del PCI) che pur di smettere i panni del censore ha concesso di pareggiare i conti. Con grave problema lasciato in eredità alle generazioni che sono seguite. Da pochi giorni è passato l'anniversario della liberazione dal giogo nazi-fascista e le polemiche stucchevoli e ridondanti non sono mancate, come ogni anni ormai da un po' di anni. La resistenza e la lotta partigiana per liberare l'Italia dai nazisti e dai loro alleati repubblichini fascisti dileggiata (cosa ci poteva essere di più patriottico all'epoca e anche oggi?). I partigiani (comunisti e cattolici) trattati alla stregua di criminali comuni. 

E per venire ai giorni nostri, la vicenda delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata (soffocata a livello internazionale in funzione antisovietica), ma raccontata già in diverse pubblicazioni all'epoca dei fatti, è diventata il simbolo della memoria della destra politica. A ognuno i suoi morti. Il Paese disunito: l'Italia repubblicana, nata dalla resistenza al nemico nazista e al suo alleato nostrano fascista, soffre ancora oggi e, forse più che mai di una resistenza delle forze oscure, che, nonostante la storiografia e la pubblicistica abbiano fatto il loro lunghissimo corso nelle università e nei dibattiti pubblici, bramano un ritorno dell'ombra nera sullo Stivale. 

Ultimo, ma non ultimo, vorrei fare un appello mnemonico a tutti coloro che rivestono incarichi istituzionali e a coloro che sono impiegati nei ranghi della pubblica amministrazione: ricordatavi della Costituzione della Repubblica Italiana del 1948: democratica e antifascista. Tatuatevelo se necessario, tanto oggi va di moda.

sabato 8 febbraio 2014

Oncologico di Bari. Tagli posti letto e diritti negati. Le rivendicazioni dell'Usb



Le riprese e il montaggio sono stati realizzati da Vito Stano

La situazione all'Istituto Oncologico Giovanni Paolo II di Bari è in una fase cruciale. I lavoratori e le lavoratrici del polo oncologico barese iscritti all'Unione Sindacale di Base hanno manifestato la propria contrarietà alla gestione dell'attuale dirigenza dell'Istituto. Il taglio dei posti letto denunciato dall'USB è solo la punta dell'iceberg. Tante sono le contestazioni: dai diritti contrattuali negati alle indennità di straordinario non pagate. L'USB è l'unica della decine di sigle sindacali presenti all'interno del polo oncologico a dimostrare fattivamente la propria contrarietà alla politica della dirigenza, della quale Vito Galiano (Responsabile USB all'Oncologico) chiede a gran voce che vadano via.

08.02.2014
Vito Stano

venerdì 7 febbraio 2014

Mafia. Operazione antimafia congiunta: in manette affiliati al clan Pesce-Pistilli

Foto google.com
È in corso dalle prime luci dell’alba una vasta operazione nell’area del nord barese, condotta congiuntamente da oltre 100 agenti e militari della Questura e del Comando Provinciale Carabinieri di Bari, con l’aiuto di elicotteri e unità cinofile,  finalizzata all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale barese a carico di esponenti del clan mafioso Pesce-Pistillo, imperante ad Andria e zone limitrofe. Sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché di diversi episodi di cessione e detenzione di cocaina, eroina, hashish e marijuana.


L’indagine, condotta da Carabinieri e Polizia in piena collaborazione e sotto  il costante coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha fatto luce su circa un decennio di attività del clan, mettendo a fuoco l’articolata organizzazione del gruppo criminale, i cui vertici, benché in carcere, continuavano a dare ordini per gestire i traffici illeciti in tutta la Puglia, potendo contare su cassieri, procacciatori di ingenti quantitativi di droga e varie squadre di pusher per lo spaccio al dettaglio, protette da un efficace sistema di vedette che assicuravano protezione dagli sguardi indiscreti delle forze dell’ordine.

giovedì 6 febbraio 2014

Oncologico Bari. Taglio dei posti letto: domani sciopero di due ore indetto dall'USB

Da luglio dell’anno scorso la vicenda tarantina è balzata agli onori delle cronache e con essa molte questioni correlate. Una di queste è quella relativa alle malattie tumorali di cui moltissimi cittadini tarantini e non solo soffre a causa della diffusione nell’aria di sostanze cancerogene. I rischi per la salute, come anche il caso della Fibronit di Bari testimonia, non riguardano soltanto i lavoratori, ma anche le persone che all’interno delle fabbriche non sono mai entrate. Fatto sta che la Puglia, ad oggi, è un territorio colpito duramente dalle patologie tumorali, ma allo stesso tempo non riesce efficacemente a difendersi o perlomeno a rimarginare le ferite. Queste parole di premessa sono necessarie per segnalare una situazione che l’Unione Sindacale di Base della provincia di Bari, con il responsabile del settore Vito Galiano, tiene a diffondere. La giornata di domani, 7 febbraio, sarà dedicata dal sindacato di base a testimoniare il dissenso nei confronti dell’amministrazione dell’Istituto Oncologico Giovanni Paolo II di Bari, «che – come si legge nel volantino dell’USB – è a rischio di chiusura», difatti è stata diffusa la notizia del taglio dei posti letto, che l’amministrazione dell’Istituto vuol portare da 135 a 85. A questo si aggiunge la «mancanza, da parte dell’amministrazione dell’Istituto, di un piano di risanamento aziendale atto a coprire il disavanzo dell’ente (stando alle informazioni dell’USB, pare che l’Oncologico sfori di un milione e duecentomila euro al mese e di circa di 15 milioni l’anno) e a rilanciare, quindi, la produttività assistenziale dell’Istituto al fine di abbattere concretamente le liste di attesa e impedire quindi il possibile fallimento e la chiusura dell’unico polo oncologico della provincia di Bari e dell’intera regione.

Inoltre l’USB a questa drammatica prospettiva, precisa «che ci troviamo di fronte alla negazione, da parte della Direzione Strategica dell’Oncologico, di importanti diritti e istituti contrattuali nei riguardi delle lavoratrici e dei lavoratori quali ad esempio: l’indennità di sala operatoria, il pagamento di lavoro straordinario effettuato così come il rispetto degli accordi stipulati con la precedente amministrazione sulla retribuzione dei buoni mensa relativi agli anni 2010-2011 e sul riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali ai dipendenti assunti negli ultimi 5 anni, il pagamento delle somme residue dei fondi contrattuali, il pagamento di altre importanti indennità».

Quindi «l’azione di protesta dell’Unione Sindacale di Base – si legge ancora nel comunicato – si rende necessaria per denunciare la grave situazione economica dell’Istituto e mira principalmente a ottenere una legge speciale per l’Oncologico di Bari che consenta di superare il blocco delle assunzioni e assumere un numero adeguato di personale sanitario (medici, infermieri, tecnici sanitari, operatori socio sanitari, ausiliari) indispensabile per far funzionare a pieno regime le 6 (sei) sale operatorie e non le attuali 2 (due). Tutte le richieste della USB, che interessano i cittadini-utenti, gli ammalati, il personale dipendente e lo stesso Istituto, sono rimaste inevase o decisamente respinte dall’amministrazione e le problematiche denunciate, oltre a rimanere irrisolte, sono addirittura peggiorate. Lo sciopero proclamato contro un’amministrazione che, come la precedente, costringe i dipendenti a ricorrere al Giudice del Lavoro per farsi riconoscere i diritti negati (con grandi disagi per i dipendenti e per lo stesso Istituto, che viene messo nelle condizioni di pagare anche le spese), è giusto e necessario». Dunque, come abbiamo imparato dalla vicenda tarantina, salute e lavoro sono due nodi fortemente intrecciati. Difficilmente, forse mai prima d’ora, i due aspetti sono stati trattati assieme. Questo, forse, è già un punto di svolta.

06.02.2014
Vito Stano

venerdì 17 gennaio 2014

Rifiuti e degrado urbano: Cassano delle Murge meglio di altri. Ma può migliorare

Sindaco Maria Pia Di Medio, in primo piano, e
assessore alla Tutela dell'ambiente Carmelo Briano
Foto Archivio Vito Stano 
© 2014
Soltanto qualche giorno è stata convocata una conferenza stampa dall'ufficio stampa dell'amministrazione Di Medio. La sindaco e tre assessori (Ruggero, Briano, Antelmi), coadiuvati dal geometra Sciacovelli, hanno spiegato le ragioni degli aumenti passati, cercando di far comprendere fino in fondo ai giornalisti presenti la natura degli stessi. Ovviamente la questione dell'ecotassa regionale è stata il nodo attorno al quale s'è incardinata la discussione. Su questo argomento l'assessore alla Tutela dell'ambiente Carmelo Briano ha precisato che proprio in virtù della percentuale a due cifre di raccolta differenziata registrata dall'inizio del nuovo servizio, l'amministrazione cassanese potrà in sede regionale ottenere un maggiore ascolto e magari riuscire a pagare meno di altri Comuni dove la percentuale è più bassa.

L'assessore al Bilancio Franco Antelmi ha presentato una tabella comparativa, da lui stesso realizzata, dalla quale si evince che le tariffe applicate dall'amministrazione Di Medio sono tra le più basse della provincia di Bari. Stando ai dati riportati dall'assessore Antelmi, quasi tutte le tariffe messe a paragone risultano più basse o comunque nella fascia bassa. Per capirci: la tariffa applicata per le abitazioni private a Cassano delle Murge è di 1,9 al metro quadro, mentre a Bari è di 2,39 o a Grumo Appula è di 2,54 o, ancora, ad Acquaviva delle Fonti è di 2,30. Più bassa di Cassano delle Murge, risulta quella applicata a Gravina in Puglia (1,81 al metro quadro), quella applicata a Rutigliano (1,88 al metro quadro), quella applicata a Sannicandro di Bari (1,38 al metro quadro) e infine quella applicata a Locorotondo (1,72 al metro quadro). Insomma Cassano delle Murge in questa speciale classifica si piazza nel mezzo. La tariffa più bassa l'ha applicata il Comune di Sannicandro di Bari e quella più alta il comune di Mola di Bari. Per quanto riguarda le tariffe relative agli esercizi commerciali, studi professionali, ristoranti e simili, laboratori artigianali, bar, fruttivendoli e fiorai e pescherie, supermercati e macellerie e alimentari, l'amministrazione Di Medio ha deciso per tariffe mediamente contenute. In quasi tutti i casi è nella fascia bassa. Dunque ai cassanesi, stando a queste stime, è andata bene. Poteva andare decisamente peggio. 

Tornando alla differenziata, c'è da segnalare che il Comune di Cassano delle Murge è secondo soltanto a Rutigliano e Mola di Bari, che rispettivamente segnano percentuali del 79,01% e del 65,04%. Quindi il lavoro fin qui fatto è senz'altro positivo. Restano numerose falle nel servizio: dalla quotidiana semina di sacchetti appena fuori dal centro abitato, all'abbandono di ingombranti nelle campagne, all'eccessivo livello d'impurità riscontrato presso gli impianti. Sulla questione dei controlli l'assessore Briano rispondendo a specifica domanda del sottoscritto ha assicurato che partiranno a breve: i volontari sono formati e nelle loro "ronde" saranno accompagnati da un agente della Polizia municipale, che sarà per l'occasione "assegnato" alla tutela ambientale.

La questione della differenziata passa ovviamente anche dalla presenza degli impianti sul territorio regionale. Tutti gli addetti ai lavori sapranno che impianti che accolgono le diverse materie prime seconde (cioè i rifiuti differenziati) sono poco numerosi e, di conseguenza, questa deficienza numerica non aiuta i Comuni, che devono sottostare (questa la lamentela degli assessori Antelmi e Briano e della sindaco Di Medio) ai diktat dei privati. Su questo punto è bene fare un po' di chiarezza. Non v'è dubbio che la Regione avrebbe potuto fare di più incentivando la creazione di nuovi impianti, ma è pur vero che in questo business sono pochi, anzi pochissimi, coloro che si possono avventurare perché si parla di cifre da capogiro. L'esempio sono proprio gli inceneritori o termovalorizzatori, come dir si voglia, che portano quasi tutti lo stesso nome. Intanto che la raccolta differenziata procede sul giusto binario sarebbe auspicabile che il governo regionale predisponga un piano degli impianti, che possa davvero chiudere il cerchio. Altrimenti ai cittadini, sempre più tartassati, sarà facile dire in tono populistico cose improprie. Del resto qui da noi si è appena iniziato a fare la differenziata sul serio e già i risultati e i riconoscimenti sono arrivati. 

Cirò marina - Foto Archivio Vito Stano © 2014
A proposito di ciò voglio condividere con voi un'esperienza al limite del paranormale che mi è capitata di vivere nei giorni appena trascorsi, ieri e ieri l'altro. Recatomi a sud dello Stivale, in Calabria, in particolare a Cirò marina, ho potuto registrare una situazione di incuria e abbandono che personalmente ho visto soltanto in Albania (Durazzo e Scutari) circa dieci anni fa e in Kenya (Nanyuki) qualche mese fa. La presenza di sacchetti e qualsiasi altra robaccia quasi ad ogni angolo di strada, mi ha, in un certo modo, confortato. La cosa che invece più mi ha sconcertato passeggiando o girando in auto è stato vedere la gente del luogo indifferente all'esistente, come se tutto fosse in ordine al suo posto. L'abitudine allo sporco è una delle mete che non bisognerebbe mai raggiungere, ma tant'è. Questa esperienza mi ha portato a riflettere su quanto a volte siamo concentrati su questioni importanti soltanto per il nostro piccolissimo microcosmo, quando a pochi passi da casa nostra la situazione è ben più grave. Occorre quindi fare uno sforzo per riuscire a vedere il quadro nel suo insieme, evitando di stare troppo concentrati su un unico punto.

16.01.2014
Vito Stano        

martedì 24 dicembre 2013

Cultura. Passato e presente: memorie e storie comuniste in Terra di Bari e in Puglia

Il partito comunista italiano è stato un protagonista essenziale e imprescindibile della resistenza antifascista e della fondazione della repubblica democratica. Nell’assemblea Costituente i comunisti contribuirono in maniera determinante alla stesura della Costituzione che pone il lavoro e non la proprietà privata capitalistica a fondamento della repubblica. E sono stati determinanti – con la loro organizzazione capillare e radicata nel territorio – nelle lotte per la difesa della democrazia, per il riconoscimento e l’ampliamento dei diritti dei lavoratori, per l’emancipazione delle classi subalterne. Questo apporto fondamentale è oggi denegato. Le nuove generazioni ignorano la storia dei comunisti, le vecchie tendono a rimuoverla.

L’associazione “Marx XXI” – al pari dell’associazione “Futura umanità”, sorta con la finalità specifica di sottrarre alla rimozione la storia dei comunisti italiani – si propone, tra le altre sue attività, di recuperare la memoria storica dei comunisti. Proviamo a farlo proponendo un percorso che raccolga le testimonianze dirette di alcuni militanti (a partire dalla Terra di Bari e dalla Puglia e, ad un tempo, il lavoro storico degli studiosi,  per addentrarsi in una storia che molto può insegnare per risollevarsi e riscattarsi dalla miseria presente. Tutti coloro che sono interessati all’organizzazione di questo percorso di incontri sono invitati ad intervenire alla riunione di venerdì 27 dicembre, alle ore 18,00, presso la sede dell’associazione Marx XXI di Bari in strada privata Borrelli al civico 32 (di fronte al Piccolo Teatro, a qualche minuto dalla stazione e dal parcheggio dell’ex Rossani in C.so B. Croce). Per altre informazioni è possibile contattare Andrea Catone al numero 388.9226560.

Invece la presentazione con Luciano Canfora e Ugo Villani del libro 'La trappola. Il vero volto del maggioritario', prevista per venerdì 20 dicembre, è stata spostata a venerdì 10 gennaio alle ore 18,00. Sarà presentata per l'occasione, grazie all'Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico e all'interessamento di una delle sue collaboratrici, Milena Fiore, una delle "filmine" storiche, realizzate in economia e curate da Mino Argentieri, che il PCI proiettava tra il 1952 e il 1953 nelle sue sezioni e durante le iniziative di massa contro la "legge truffa" (durata 14'). A partecipare all'iniziativa di venerdì 10 gennaio con il loro contributo di idee e di proposte sono vivamente invitati i rappresentanti dei partiti e delle associazioni democratiche e antifasciste, a cominciare dall'ANPI, dei sindacati dei lavoratori, e i cittadini tutti che hanno a cuore la difesa e l'attuazione della Costituzione antifascista nata dalla Resistenza.

venerdì 20 dicembre 2013

Controlli agroalimentari: operazione ‘Natale a tavola’ maxi sequestro da 75mila kg

Tra panettoni, salsicce secche e taralli, l'ennesima operazione degli agenti del Corpo Forestale dello Stato ha scoperchiato un pentolone, questo è proprio il caso di dirlo, dalle mille sorprese. Il sequestro è stato ingente: circa 75mila Kg sono i prodotti alimentari sequestrati. Di seguito il comunicato della Forestale. V.S. 


Si è conclusa l’operazione ‘Natale a tavola’  per la sicurezza agroalimentare a tutela del consumatore in previsione delle festività natalizie, effettuata dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Comando Regionale Puglia durante i mesi di novembre e dicembre. Quaranta le aziende controllate, principalmente nel territorio delle provincie di Bari e della BAT, dal Nucleo tutela regolamenti comunitari, diretto dal Commissario Capo Alberto Di Monte, e dalla Sezione di analisi criminale diretta dal Commissario Capo Giuliano Palomba, otto le persone, rappresentanti legali delle aziende, denunciate all’Autorità Giudiziaria mentre circa 75mila Kg sono i prodotti alimentari sequestrati.

Diverse sono le violazioni accertate che di seguito vengono esplicitate: art. 5 comma 1 lettera b) e d)  legge 283/62, sanzionato dall’art 6 comma 4 stessa legge, per aver detenuto e impiegato nella preparazione di alimenti sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione e insudiciate; art. 444 C.P.  detenzione per il commercio di sostanze destinate all’alimentazione pericolose per la salute pubblica; art. 515 c.p. (Frode nell’esercizio del commercio)  per aver commercializzato e detenuto ai fine della vendita, prodotti alimentari (taralli e pasta) per origine diversa da quella dichiarata, nelle fattispecie per aver commercializzato pasta e taralli, riportati sulle confezioni le diciture: “Qualità & Tipicità 100% Made in Puglia”, “Apulia Italy”, “Con ingredienti a km a zero”, “semola di grano duro prodotta nella Murgia Barese Altamurana”, “Prodotta con semola di grano duro della Puglia”, “Pasta dell’Alta Murgia” e “Cooperativa Coldiretti”, realizzati diversamente da quanto dichiarato, con grano proveniente dai paesi dell’UE e extra UE; art. 515 c.p. (Frode nell’esercizio del commercio)  per aver commercializzato e detenuto ai fine della vendita, prodotti alimentari, per qualità diversa da quella dichiarata, nelle fattispecie per aver commercializzato carni di suino, dichiarate come carne di cinghiale; art. 515 C.P. per aver commercializzato una cosa mobile per qualità diversa da quella dichiarata e in particolare per aver venduto illecitamente i seguenti prodotti: a) uova da destinare allo smaltimento in quanto rotte, insudiciate e incrinate ma vendute e dichiarate di categoria “B”; b) uova prive di tracciabilità inerente la data e lotto di produzione ma vendute e dichiarate come prodotte in data successiva a quella realmente prodotta; art. 517 C.P. per vendita e immissione in commercio di prodotti industriali con segni e etichette mendaci relativi all’origine del prodotto, in particolare per vendita e immissione di pasta dietetica non prodotta in Italia perché realizzata in Svizzera etichettata con “made in Italy” e con le bandiere Italiane.

I prodotti sequestrati sono: circa 45mila uova e 1.000 Kg di dolci e taralli; circa 10mila Kg di pasta; circa 24mila kg di pasta dietetica; circa 10mila kg di prodotti alimentari vari (olio, vino, conserve, prodotti di macelleria, insaccati, latticini, prodotti ittici surgelati, dolci, acqua e bibite, passate di pomodoro,  ecc.); circa 5mila kg di prodotti ittici freschi e surgelati A Trani e a Molfetta gli ultimi due controlli importanti effettuati dai forestali.


A Trani è stato denunciata una persona di anni 32  residente nella stessa città, poiché  in un deposito non autorizzato non assicurava, per mancanza di controlli di temperatura, di aereazione e di umidità, le corrette condizioni di conservazione di alimenti. Circa 10.000 kg di prodotti alimentari vari che sono stati sequestrati: in particolare sono stati oggetto del provvedimento cautelare Olio, vino, pasta fresca, carni, salumi vari, latticini, conserve varie, passate di pomodoro, acqua e bibite varie, tutti in cattivo stato di conservazione e insudiciate, alcuni scadute e deteriorati.

venerdì 13 dicembre 2013

Servitù militari sulla Murgia: programmate esercitazione. Regione non da assenso

Foto google.com
«Questa mattina il COMIPAR, Comitato misto paritetico sulle servitù militari in Puglia, ha approvato il programma delle esercitazioni militari per il primo semestre 2014, relative ai poligoni insistenti nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia». Questo è l'incipit della nota con cui il consigliere regionale di Altamura Michele Ventricelli sul social network facebook.com ha raffreddato gli animi di molti, che credevano che la battaglia di Cesare Veronico, presidente del Parco, avesse finalmente messo un punto fermo alla vicenza. Ma così non è. Sul profilo facebook del consigliere in quota Sinistra Ecologia Libertà, partito del presidente della Regione Nichi Vendola, si legge che «pur prevedendo delle importanti riduzioni del numero di giornate di esercitazioni, i rappresentanti della Regione Puglia non hanno dato il loro assenso. In particolare il consigliere regionale Laddomada si è astenuto, mentre il consigliere regionale Michele Ventricelli ha votato contro, non essendoci nella programmazione delle esercitazioni una necessaria discontinuità con le scelte del recente passato»

Il consigliere Ventricelli nel motivare il suo voto contrario, ha chiesto l'aggiornamento della seduta odierna in attesa degli esiti della trattativa con il Ministero della Difesa. È necessario – ha spiegato Ventricelli  che si raggiunga la consapevolezza della inconciliabilità fra le aree protette e le servitù militari. Mi auguro – ha concluso  che nella trattativa in corso possa essere condivisa questa consapevolezza di cui si sono fatti interpreti la Regione Puglia, le Comunità locali, il Parco dell’Alta Murgia e le associazioni ambientaliste».  

Insomma sotto l'albero quest'anno ancora proiettili e mimetiche, altro che escursioni. In barba alle belle parole consumate nel libro 'La bellezza disarmante' che il presidente del Parco Cesare Veronico sta promuovendo in questi giorni.

13.12.2013
Vito Stano

giovedì 12 dicembre 2013

Putignano. Spelaion 2013: dal 13 al 15 dicembre XVIII raduno regionale di speleologia

Quest’anno il gruppo ricerche carsiche Cai di Putignano per celebrare i 30 anni dalla sua fondazione, organizza il tradizionale raduno annuale dei gruppi speleologici della Puglia. Il periodo di svolgimento di Spelaion 2013 è previsto per i giorni da venerdì 13 a domenica 15 dicembre  a Putignano, in provincia di Bari, negli spazi della Grotta del Trullo, primo sito turistico della Puglia e tra le prime grotte turistiche di tutta l’Italia. Il programma di attività, in fase di definizione, comprenderà una giornata di studi con presentazioni a tema; escursioni; riunioni di federazione e di commissioni. 

Obiettivo della giornata di studi è approfondire e migliorare l’interazione con gli enti pubblici preposti alla tutela e gestione di archeologia, beni culturali, parchi e riserve naturali. Saranno presentate e analizzate esperienze e attività nelle quali la speleologia organizzata ha collaborato e ha fatto da supporto agli enti preposti alla tutela, valorizzazione e gestione di siti e aree con rilevanza speleologica. La giornata si concluderà con una tavola rotonda in cui verranno invitati i responsabili degli enti a trattare la questione dei vincoli e delle tutele connessa alle attività speleologiche.

mercoledì 11 dicembre 2013

Bari. Alla Mediateca regionale pugliese lezioni frontali sul 9.5 mm. A prova di fuoco

A novant'anni dalla prima sbirciatina in quell'obiettivo che rubava frammenti di vita domestica e privata, 'Frammenti' organizza tavole rotonde, lezioni frontali, proiezioni ed esposizioni museali sul formato ridotto che aprì la strada al cinema amatoriale.
 

Mediateca Regionale Pugliese (Via Giuseppe Zanardelli, 30 - Bari)

Sabato 14 dicembre alle ore 18,00 
► TAVOLA ROTONDA 
Il ruolo delle Cineteche e degli Archivi nella conservazione dei film in formato ridotto e quadro generale del patrimonio in 9.5mm in Italia ed Europa. Interverranno Reto Kromer, restauratore e conseratore, Anne Gourdet-mares collaboratrice della Cinémathèque Française e referente per Pathè, Claudio Santancini del The Austrian Film Museum, Silvia Casagrande dellaFilmoteca Navarra, Irela Núñez della Cineteca Nazionale, Gaetano Martino della Cineteca Lucana, Mirco Santi per Camera Ottica e CREA dell'Università di Udine e Marcello Seregnidell'Associazione Culturale Hommelette e conservatore della Cineteca Italiana di Milano.
Buffet a tema curato da Cucina Mancina con degustazione dei vini di Cantine Barsento

Domenica 15 dicembre ore 10,30
► SCREENING
El Perro Negro - Stories from the Spanish Civil War by Peter Forgacs
(Hungary 2005, 84')
Selezione cortometraggi in pathè baby a carattere documentaristico gentilmente concessi dalla Princeton University Library.

Lunedì 16 dicembre ore 10,30
► LEZIONE FRONTALE
Fonti storiografiche e tecnica di recupero: Pathé Baby in Italia
A cura di Mirco Santi per Homemovies, Camera Ottica e CREA dell'Università di Udine eMarcello Seregni per l'ass. Hommelette e la Cineteca italiana di Milano.

Martedì 17 dicembre ore 10,30
► LEZIONE FRONTALE
9.5 mm. Lo stato della conservazione in Europa
A cura di Silvia Casagrande (Filmoteca Navarra) e Claudio Santancini (The Austrian Film Museum) discutono le fasi di recupero delle pellicole pathè baby e mostrano i risultati del lavoro effettuato negli ultimi anni. 

Mercoledì 18 dicembre ore 18,00
► SCREENING
KARAGOEZ CATALOGO 9,5 by Y. Gianikian and A. Ricci-Lucchi 
(Italy 1983, 54' color)
Con il suo editing virtuoso, Karagoez - catalogo 9.5 è l' omaggio al film di finzione dei due autori realizzato con frammenti di classici del cinema muto in formato amatoriale. 
"Se Godard ha fatto le sue 'Histoires du Cinéma', Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi hanno creato con il loro cinema la storia dell'Uomo" (Raymond Bellour).

IMAGES FROM THE PLAYGROUND by Stig Björkman 
(Sweden 2009, 29')
Nei primi anni '50, Ingmar Bergman si procurò una cinepresa, un 9,5 millimetri Bell & Howell, che usò spesso sia privatamente che nel suo lavoro. Images from the playground presenta questi film, fornendo una immagine diversa di uno dei più grandi artisti del cinema. Queste immagini sono accompagnate da interviste fatte a Bergman. Le attrici Harriet Andersson e Bibi Andersson - sottoposte all'occhio amorevole di Bergman in questi documenti - contribuiscono con immagini.

Nel corso degli eventi sarà visitabile la mostra temporanea sulla storia del formato 9.5mm a cura della Cineteca Lucana allestita negli spazi della Mediateca regionale. In esposizione proiettori, cineprese Pathè Baby manuali e a motore, pubblicazioni periodiche e reclame dell'epoca che ripercorrano l'excursus di questo formato ridotto nei decenni che lo videro protagonista. 
Contemporaneamente una selezione a cura dell'associazione promotrice dell'evento di film in 9.5mm sarà programmata in loop presso l'ingresso multimediale della struttura per tutta la durata dell'evento.

Per info sull'iniziativa 9.5mm - A prova di fuoco
frammentidicinema@gmail.com
3932730630

martedì 10 dicembre 2013

Sviluppo ecosostenibile. Enzo Lavarra invita i parchi pugliesi al confronto

PugliaEuropaMed per mercoledì 18 dicembre alle ore 17,30 ha organizzato un incontro per parlare de ‘Lo sviluppo ecosostenibile. Parco Lama S. Giorgio, Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Parco delle Dune Costiere, Parco Terra delle Gravine: esperienze a confronto’. L’appuntamento è a Gioia del Colle presso la sala De Deo.

Introdurrà i lavori l’assessore e vice presidente della Regione Puglia Angela Barbanente. Sono pevisti gli interventi di Matteo Antonicelli, direttore Gal Barsento e dei Trulli; Roberto Barberio, Parco delle Terre di Gravina; Gianfranco Ciola, Parco delle Dune Costiere; Antonio De Concilio, Coldiretti Puglia; Fabio Modesti, Parco Nazionale dell’Alta Murgia; Donato Ippolito, WWF; Vito Laterza, UCI. Coordinerà il dibattito Walter Ivone. Le conclusione spetteranno Enzo Lavarra, già eurodeputato, presidente nazionale del Forum Agricoltura Alimentazione del Partito Democratico. 


Nel corso dell'evento sarà presentato il volume ‘La Terra dei Trulli e di Barsento. Guida del territorio rurale’ di Walter Ivone e Gianni Pofi.

Rifiuti. Cassano delle Murge ottiene riconoscimento di Comune riciclone 2013

Dati ricavati dal sito rifiutiebonifica.puglia.it
La vicenda della gestione dei rifiuti solidi urbani è un nodo importante del dibattito politico nazionale e locale e, in particolare, da quando si è affermata, a livello normativo, la modalità di raccolta differenziata il tema ha assunto sempre più rilievo. Delle modalità di raccolta quella che ha dato i migliori risultati è indubbiamente la cosiddetta 'porta a porta', che prevede una divisione delle frazioni già all'interno delle utenze, sia domestiche sia commerciali, che industriali e agricole. Da anni Legambiente premia i Comuni italiani che raggiungono i livelli di raccolta differenziata stabiliti dalla direttive europee, recepite dalla norma nazionale, ma la numerose deroghe alla legge non hanno stimolato il cambiamento. A questo proposito qualche giorno fa il ministro della Tutela dell'Ambiente Andrea Orlando ha reso noto che ancora per qualche anno l'Italia derogherà rispetto alle norme stringenti che prevedono il raggiungimento del 65% di rifiuti differenziati a fine dicembre 2013, «poiché  ha spiegato il ministro  i livelli ad oggi sono ancora troppo bassi». Questo ennesimo rinvio è la prova di quanto la politica relativa alla gestione dei rifiuti sia stata, negli ultimi decenni, fallimentare. 


Dati ricavati dal sito
rifiutiebonifica.puglia.it
Ma a volte la politica è capace di produrre buoni risultati e quando questo succede la notizia assume un aspetto meno scandalistico e più riflessivo. Dall'ufficio stampa del Comune di Cassano delle Murge, è stato reso noto in mattinata che, grazie alle percentuale di raccolta differenziata raggiunta, il paese alle pendici dell'Alta Murgia avrebbe ricevuto una particolare menzione. Ovviamente la notizia non ha lasciato indifferente la sindaco Maria Pia Di Medio, la quale ha subito rilanciato, con parole di soddisfazione, la buona politica adottata nella gestione dei rifiuti solidi urbani. Questo è il primo riconoscimento ufficiale, relativo a questo ambito, che la città di Cassano delle Murge riceve, in quanto entra nella speciale classifica dei 'Comuni ricicloni pugliesi del 2013', quelli cioè che fanno registrare ottimi livelli di differenziata. 

Il Comune di Cassano delle Murge ha ottenuto, tra l'altro, da Legambiente un riconoscimento particolare (essendo al primo anno del nuovo sistema di igiene urbana) ovvero la 'Menzione speciale start up', riservata agli enti che hanno superato la percentuale di raccolta del 50% nel primo semestre dall’avvio della raccolta differenziata, che è iniziata soltanto il 13 maggio scorso. La menzione è stata assegnata nel corso della presentazione del 6° rapporto 'Comuni Ricicloni Puglia 2013', evento annuale organizzato da Legambiente, in collaborazione con Anci e Regione Puglia, e riservato proprio ai Comuni che si sono distinti nel conferimento differenziato dei rifiuti. Nel corso della presentazione del rapporto sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l'assessore regionale all'Ambiente Lorenzo Nicastro, il vicepresidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e il presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini. 


Dati ricavati dal sito rifiutiebonifica.puglia.it
Per il Comune di Cassano erano presenti il sindaco Maria Pia Di Medio, l'assessore all'Ecologia Carmelo Briano e Lorenzo Sciacovelli del servizio Territorio. «Questo riconoscimento – ha commentato la sindaco – assume un significato straordinario poiché si rivolge ad una intera collettività, che, con una azione sinergica e di vero senso civico, dimostra come si possa, lavorando insieme, raggiungere i migliori risultati per se stessi e per l’ambiente. Questo momento lo riporterò  ai cittadini che sono i veri artefici del risultato. Come abbiamo detto più volte solo grazie alla costanza dei cittadini è possibile avere un Comune che ricicla i suoi rifiuti e che guarda al benessere futuro del suo territorio. Deve diventare anche qui uno stile di vita». «Non è stato facile e non sarà facile – prosegue il primo cittadino –. Serve il massimo impegno per sradicare cattive abitudini».


Carcassa d'auto e rifiuti d'ogni genere sulla Murgia
Foto Archivio Vito Stano 2013
In effetti le cattive abitudini sono dure e, come la gramegna, non è detto che una volta eliminate non si ripresentino. Molte sono le aree prese di mira per abbandonare i rifiuti appena fuori dal centro abitato. L'area delle Murge di Cassano delle Murge è sporcata da rifiuti di tutti i generi, dai sacchetti agli apparecchi tv, dai pneumatici alle carcasse d'auto, dagli scarti di produzioni artigianal-industriali ai sempre verdi scarti di manutenzioni edilizie. Insomma, in questi ultimi 6 mesi di consigliatura, la sindaco e la sua maggioranza non avranno vita facile per vincere questa battaglia di civiltà. 

Ma il vero deus ex machina del nuovo modo di raccogliere e conferire i rifiuti è senza dubbio l'assessore alla Tutela dell'Ambiente Carmelo Briano, già maresciallo dei Carabinieri presso la stazione di Cassano delle Murge, il quale già da consigliere comunale ha dato prova di interesse rispetto al tema della corretta gestione dei rifiuti. Alla notizia del premio conferito da Legambiente, l'assessore Briano ha reagito con soddisfazione. «Abbiamo sempre detto di essere sulla strada giusta – ha affermato – e con questo riconoscimento vediamo ricambiati i nostri sforzi. Tutto questo ci spinge ad impegnarci ancora e presto presenteremo altre novità legate al riciclo dei rifiuti per rendere Cassano un Comune moderno, al passo di altre città che da tempo adottano la differenziata».


Dati ricavati dal sito rifiutiebonifica.puglia.it
Insomma la politica in questa vicenda ha avuto il coraggio di compiere un passo importante e i cittadini, spina dorsale di qualsiasi vero cambiamento, possono dirsi tutti, o quasi, felici di aver intrapreso una strada che in principio sembrava dissestata e di difficile percorrenza. Per completezza d'informazione c'è anche da dire che il Comune di Cassano delle Murge ha raggiunto un ragguardevole 63,58% di rifiuti solidi urbani differenziati nel mese di settembre, ma questo dato aggregato a quelli degli altri Comuni dell'Ato Ba/4, non consente comunque di stare neppure sopra la penosa soglia del 20%. Infatti la media del bacino d'appartenenza, il Bari/4 appunto, è attestata al 16,12%, in linea con la maggior parte dei bacini pugliesi. Quindi in questo, come in tutti i settori della vita sociale, il lavoro di squadra (in questo caso si potrebbe dire intercomunale) è più che mai indispensabile, altrimenti gli sforzi compiuti avranno il pregio di essere riconosciuti, ma effettivamente il cambiamento radicale, seppure a lungo termine, non potrà arrivare. Differenziare i rifiuti prodotti in casa o in ufficio o al bar o al ristorante o, ancora, in azienda, è soltanto il primo passo. A questo deve seguire il controllo, che il Comune di Cassano delle Murge, per esempio, ha da pochi giorni comunicato che avvierà a breve. L'azione di controllo è utile a garantire la qualità delle frazioni differenziate. Altrimenti, ancora una volta, lo sforzo sopportato sarà utile a pochi (magari in campagna elettorale) e non a introdurre un reale e duraturo cambiamento. Poiché conferire frazioni (che sia plastica, vetro o altro) e farlo nel migliore dei modi significa ottenere in denaro (che entra nelle casse comunali) il maggior risultato possibile. Già è capitato, come confermava tempo fa in una chiacchierata l'assessore Briano, che il ricavato di una specifica frazione era troppo basso a causa dell'eccesso di impurità presente. Quindi una buona differenziata significa un maggior ricavo. Fare la differenziata soltanto per obbligo non darà i risultati migliori. Occorre crederci fino in fondo e impegnarsi tutti i giorni, cercando poi di fare attenzione ai prodotti acquistati: meno imballaggi significa meno rifiuti. 

10.12.2013
Vito Stano

lunedì 25 novembre 2013

Violenza sulle donne: stuprarono in cinque una minorenne. Arrestati in mattinata

Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne e il caso ha voluto che ai telegiornali ascoltassimo la notizia di uno stupro nei confronti di una ragazza minorenne. Poi in attesa nella casella postale ecco la comunicazione dell'avvenuto arresto degli stupratori, minorenni anch'essi. Di seguito il comunicato integrale. V.S.


Abusarono ripetutamente di una quattordicenne, in quattro vengono arrestati dai carabinieri. Nelle prime ore della mattina i Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di quattro giovanissimi, responsabili in concorso tra loro e con altri 3 minori, la cui posizione è tuttora al vaglio della Procura dei Minori presso il Tribunale di Bari, del reato di violenza sessuale di gruppo aggravata e sequestro di persona nei confronti di una quindicenne. Il triste episodio vede protagonista un branco costituito da diversi adolescenti, di cui alcuni già noti alle Forze dell’Ordine, e vittima una ragazzina: quest’ultima per ingenuità data dall’età nutriva un’aprioristica fiducia verso quei ragazzi, benché li conoscesse solo di vista. Con quest’animo la vittima, una sera di primavera dello scorso anno, convinta a fare un giro in scooter, era stata avvicinata da un gruppo di 10 giovani e convinta a fare un giro con loro. Mai avrebbe pensato che sarebbe stata trascinata in un luogo appartato, dove in cinque hanno a turno abusato di lei, sotto gli occhi di altri coetanei che hanno assistito divertiti, reprimendo con la forza ogni tentativo di reazione.

Questo tremendo episodio è stato solo l’inizio di una lunga serie di violenze alla quale la ragazza è stata sottoposta dal branco che ha continuato ad abusare di lei in più circostanze dietro minaccia di raccontare in giro quanto era accaduto.  Inutile il tentativo della giovane di liberarsi dall’incubo gettando via il proprio cellulare, infatti, dopo un periodo di relativa calma, il branco si è fatto nuovamente avanti. Il terrore che quell’incubo potesse tornare di nuovo ha indotto la ragazzina a rivolgersi ai carabinieri e a raccontare tutto. La minuziosa ricostruzione dei fatti fatta dai Carabinieri ha consentito alla Procura della Repubblica di acquisire una quadro indiziario gravissimo a carico degli odierni arrestati che ha consentito al Giudice per le Indagini Preliminari di disporne gli arresti domiciliari.

mercoledì 30 ottobre 2013

La speleologia incontra l’archeologia, i beni culturali, i parchi e le riserve naturali

Quest’anno il Gruppo ricerche carsiche Cai di Putignano per celebrare i 30 anni dalla sua fondazione, organizza il tradizionale raduno annuale dei gruppi speleologici della Puglia. Il periodo di svolgimento di Spelaion 2013 è previsto per i giorni da venerdì 13 a domenica 15 dicembre 2013  a Putignano (Ba) negli spazi e luoghi della Grotta del Trullo, primo sito turistico della Puglia e tra le prime grotte turistiche di tutta l’Italia.

Il programma di attività, in fase di definizione, comprenderà una giornata di studi con presentazioni a tema; escursioni e riunioni di federazione e di commissioni. Obiettivo della giornata di studi è approfondire e migliorare l’interazione con gli enti pubblici preposti alla tutela e gestione di archeologia, beni culturali, parchi e riserve naturali.

Saranno presentate e analizzate esperienze e attività che dimostrino la capacità della speleologia organizzata di collaborare ed essere di supporto agli enti, come nel caso di Lamalunga (Altamura), Polignano AdB Puglia, Santa Cesarea Terme Cnr, Paro di Andrano chirotteri. La giornata si concluderà con una tavola rotonda in cui verranno invitati i responsabili degli enti a trattare la questione dei vincoli e delle tutele connessa alle attività speleologiche.