Il 19 maggio dell'anno scorso scrivevamo questo articolo Tristezza e rabbia a Mesagne. Intervista ad Alessandro Cobianchi e altri ne
seguirono per cercare di raccontare con le parole un dramma senza ragione: la
morte della giovanissima Melissa Bassi, uccisa a seguito della deflagrazione di
un ordigno artigianale confezionato da un uomo attualmente in carcere.
Lo scorso maggio per il settimanale 'L'Altravoce' di
Altamura seguì personalmente la giornata straziante dei funerali: il silenzio di quel giorno,
sullo sfondo di una calura già estiva, ancora mi rimbomba nelle orecchie.
Diverse furono a caldo le ipotesi investigative che gli inquirenti condivisero
con la stampa: la rete di Libera Puglia proprio in quel giorno
passava da Mesagne con la Carovana Antimafie e in quell'occasione colsi
l'opportunità di intervistare Alessandro Cobianchi referente di Libera Puglia,
il quale, stravolto dalla rabbia e dal dolore per un'atrocità tanto grave
quanto gratuita, cercò di spiegare a Murgiambiente il sentimento che in quei
giorni avvolgeva i carovanieri.
Oggi, ad un anno dall'attentato che ha sconvolto la vita
sonnolenta e abitudinaria della comunità mesagnase, Melissa Bassi viene
ricordata in numerose iniziative, affinché non si disperda la memoria e si
possa continuare a tutelare l'ultimo baluardo di socialità italiano: la scuola
pubblica.
17.05.2013
Vito Stano