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I Carabinieri del
Comando provinciale di Bari hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare
in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale
Direzione Distrettuale Antimafia a carico del 24enne Giuseppe Digiacomantonio, del 27enne
Salvatore Ficarelli e del 32enne Giosuè Perrelli, tutti affiliati al clan mafioso
barese degli Strisciuglio e accusati a vario titolo dell’omicidio premeditato
del 29enne Vito Napoli, elemento di spicco del clan mafioso Conte, operante a Bitonto. I tre sono accusati anche del tentato omicidio del capo clan Domenico Conte, nonché
dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere del 29enne Giuseppe Dellino,
affiliato al clan Strisciuglio.
I fatti risalgono al 20 luglio del 2007 quando a Bitonto,
cittadina dell’interland barese, Digiacomantonio, Ficarelli, Dellino, e
Giuseppe Ladisa (quest’ultimo morto sucida in carcere nel 2009) esplosero numerosi colpi d’arma da fuoco contro il Domenico Conte e Vito Napoli; il primo
rimase illeso, mentre il secondo morì sul colpo. Pochi giorni dopo Digiacomantonio
e Perrelli decisero di eliminare Dellino, ritenuto inaffidabile. Lo
sequestrano, lo portano in un casolare e lo uccisero con un colpo di pistola
alla testa, gettando poi il cadavere in un pozzo. Il cadavere fu ritrovato soltanto nel
luglio scorso.
Le indagini sono scaturite dall’individuazione della
vettura di Giuseppe Dellino, usata per trasportare il commando incaricato di uccidere Conte
e Napoli. Da qui la ricostruzione degli spostamenti del gruppo attraverso
l’esame dei loro contatti telefonici e infine le dichiarazioni rese da un
collaboratore di giustizia. All’atto dell’arresto i tre erano già detenuti,
poiché condannati per altri gravi reati.
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