mercoledì 30 ottobre 2013

Ilva. Sapienza: «Vendola, è giunto il momento di fare mea culpa e di tornare a casa!»

Camini Ilva - Foto google.com
La vicenda Ilva-Taranto oggi segna un altro punto di svolta e, com'era prevedibile, la macchina della comunicazione istituzionale e politica si è da subito messa in moto. Non si risparmia Pierpaola Sapienza, la giovane assessore del Comune di Cassano delle Murge e vice coordinatore di Fratelli d’Italia per la provincia di Bari, che da studentessa di medicina presso il plesso distaccato di Taranto (quartiere Tamburi) la vicenda Ilva la segue da tempo. Di seguito la sua nota. V.S.


di Pierpaola Sapienza
Secondo la Procura, infatti, il governatore della Puglia Vendola, avrebbe fatto pressioni sul direttore generale dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato, su richiesta dei Riva, perché si ‘ammorbidisse’ nei confronti del siderurgico tarantino e affinché fosse svenduto, appunto, un intero territorio.

Altro che le solite poesie… Una notizia che fa accapponare la pelle! Soprattutto a chi per anni ha frequentato e potuto toccare con mano il degrado di una città e la malattia del quartiere Tamburi. Sull’Ilva fin dal 2005 si è scatenato un furore ideologico dietro il quale si nascondevano queste macchinazioni. Ecco sprigionarsi la verità come i metalli pesanti sprigionati dall’impianto: chi ha cavalcato la protesta adesso finisce tra gli indagati, dimostrando che la libertà non è dai veleni ma soprattutto dalle ipocrisie. 

Allora caro Vendola, è giunto il momento di fare mea culpa e di tornare a casa!

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