«Ciao, un gratta e vinci da cinque. Grazie». Questa frase, ripetuta forse migliaia di volte al giorno nelle rivendite autorizzate, è ormai un mantra. Il mantra della crisi e della disperazione. Donne che anziché andare a fare la spesa, imboccano la via del gioco, lastricata di potenziali vincite milionarie. Molte, troppe volte l'illusione di arricchirsi con facili scorciatoie, lascia spazio alla depressione e molte volte si finisce per chiedere aiuti agli usurai. Altre volte, semplicemente, l'incubo si prolunga e si connota si solitudine. I gratta e vinci, attuali strumenti della disperazione, fanno a gara con le primitive, quanto tecnologiche, slot machine.
Proprio di slot machine si sono interessati i Carabinieri della
Stazione di Bari San Paolo, che nell’ambito di un’operazione contro il gioco
d’azzardo e mirata alla prevenzione e repressione degli illeciti in materia di
apparecchi e congegni da divertimento e d’intrattenimento, hanno sottoposto a
sequestro dieci apparecchi videopoker privi di autorizzazioni e scollegati dalla
rete telematica con i Monopòli dello Stato. Durante le fasi esecutive i
militari si sono avvalsi della collaborazione del personale dell’Agenzia delle
Dogane e Monopòli - Ufficio Territoriale per la Puglia, a cui sono stati
affidati gli apparecchi sottoposti a sequestro.
I controlli hanno riguardato un
esercizio commerciale ubicato in Viale Europa a Bari, nei confronti del cui
proprietario e gestore, rispettivamente una 30enne e un 56enne della zona, sono
state elevate sanzioni amministrative per 80mila euro complessivi. All’interno delle gettoniere
degli apparecchi, inoltre, sono stati rinvenuti circa mille euro in monete,
sottoposti anch’essi a sequestro.
11.10.2013
V.S.
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