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martedì 5 novembre 2013

Bari. Seminario: operazioni di pace delle Nazioni Unite. La collaborazione tra ONU e EU

Le operazioni di pace e i processi di mediazione delle Nazioni Unite. La collaborazione tra ONU e EU. Di questo si parlerà a Bari giovedì 7 novembre alle ore 10,00 presso l'aula Vincenzo Starace all'interno del palazzo 'Pasquale Del Prete' in piazza Cesare Battisti. 

Milioni di persone ogni giorno vivono in pericolosi teatri di guerra. Molte sono le missioni di pace sparse per il mondo, che richiedono grande responsabilità, perseveranza e soprattutto diplomazia. Il tradizionale impegno internazionale in missioni di pace e umanitarie non riguarda più soltanto gli aspetti militari e di sicurezza, ma un insieme di attività volte al consolidamento della pace che vanno dall’ordine pubblico all’amministrazione civile, dallo Stato di diritto al controllo delle frontiere. Posta la stretta connessione esistente tra peacekeeping, peacebuilding e nationbuilding, l’Italia e l’UE sostengono con convinzione sia sul piano logistico e operativo sia sul piano della formazione che della dotazione finanziaria alle azioni di pace condotte o autorizzate dall’ONU.

Per parlarne l’Università di Bari Aldo Moro insieme al Centro di Informazione dell’Unione europea Europe Direct Puglia e al Centro di Documentazione Europea hanno organizzato un seminario sul tema. La relatrice sarà Letizia Rossano, funzionario dell’Ufficio di Coordinamento per le questioni umanitarie dell’ONU. A introdurre il tema saranno il professor Giovanni Cellamare e la professoressa Marina Castellaneta. 

venerdì 5 luglio 2013

Ben comune, gaudium magnum: seminario lunedì a Scienze Politiche

In questa estate scarsamente afosa e molto autunnale, le aule universitarie baresi restano ancora aperte per discutere di tematiche importanti.

L'appuntamento è per lunedì alle ore 15,00 presso il Dipartimento di Scienze Politiche, nell'aula Buttaro in Corso Italia al civico 23 (piano terra), con il seminario 'Ben comune, gaudium magnum. Congetture intorno ai commons'.

L'incontro è organizzato dal Dottorato di Ricerca in Filosofie e teorie sociali contemporanee; il seminario sarà animato dai contributi di Vincenzo Lauriola, economista ecologico (INPA, Instituto Nacional de Pesquisas da Amazonia, Brasile); Ivan Scarcelli e docente di Filosofia Politica (Università di Bari);  Onofrio Romano, docente di Sociologia dei processi culturali (Università di Bari).

05.07.2013
Vito Stano

mercoledì 29 maggio 2013

'EndoCina. Vivere da migranti in una città del Sud': giovedì 30 a Bari

Domani, giovedì 30 maggio, a Bari dalle 15,30 alle 18,30 presso il Dipartimento di Scienze Politiche aula XVIII, palazzo 'Del Prete'  in  piazza Cesare Battisti, 1 è in programma la proiezione del docu-film 'Leonardo' (Italia, 2008) di Paolo De Falco.

A margine della proiezione, ne discuteranno con il regista, i docenti e gli studenti dei corsi di 'Sociologia dei processi culturali e comunicativi' e di 'Socializzazione, culture e marginalità' del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli Studi 'Aldo Moro' di Bari. 

Sinossi
Bari, 2008. Un mese nella vita di alcuni cinesi, sospeso tra il capodanno italiano e il capodanno cinese. Una donna che ha perso il marito rinchiuso nel Centro Temporaneo d’Accoglienza, due musicisti concentrati e romantici che studiano nel conservatorio e attraversano la città con il loro sguardo sensibile, un gruppo di ragazzi che prova uno spettacolo nella Chiesa Evengelica, un bambino bello e osservatore, una giornalista che cerca di far conoscere la cultura cinese in Italia, una coppia mista in attesa della nascita di Leonardo e decisa a organizzare un capodanno multietnico nella scuola dove insegna. Intorno a loro una città del sud, un vecchio barbiere e un giovane sociologo, due rappresentanti locali piuttosto significativi che osservano e traggono conclusioni un po’ diverse sulla comunità cinese

mercoledì 22 maggio 2013

Nuovo Manifesto dell'Acqua e dei Beni Comuni: «no al furto della vita»

Professor Riccardo Petrella - Foto Archivio Vito Stano © 2013
Dopo i saluti istituzionali dei rappresentanti dei Dipartimenti coinvolti, Margherita Ciervo referente del Comitato Pugliese Acqua Bene Comune ha inquadrato la vicenda referendaria e ha gettato le basi all’intervento del professor Petrelladell’Università di Locarno, promotore ed estensore del Nuovo Manifesto dell’Acqua e dei Beni Comuni abbozzato dal professor Riccardo Petrella.

A dieci anni dalla presentazione del primo Manifesto dell’Acqua e dopo la lunga battaglia ancora in corso per il riconoscimento a livello politico e normativo della volontà popolare, Petrella con i dodici principi base pone le premesse per una nuova strategia di lotta avversa a quei  ladri di futuro enunciati nel Nuovo Manifesto.

Dunque i dodici principi ispiratori del Nuovo Manifesto ABC sono: il principio della vita, cioè il diritto all’esistenza; il principio dell’umanità ovvero il riconoscimento dell’umanità quale soggetto giuridico e politico portatore di diritti e doveri; il principio dell’abitare, la Terra che è la casa degli esseri umani; il principio dei beni comuni, che pensa all’uomo come curatore dei beni comuni e non come predatore; il principio dell’integrità della vita, ovvero il riconoscimento paritario delle altre specie viventi; il principio del diritto all’acqua, riconosce a l’umanità tutta l’accesso all’acqua potabile; il principio dell’acqua ‘res pubblica’, che prevede che l’acqua non è una merce nè un bene di consumo; il principio di responsabilità pubblica, prevede un governo mondiale dell’acqua; il principio di pubblicità del governo dei beni comuni, cioè la negazione della gestione dell’acqua a organismi privati; il principio del finanziamento pubblico dei costi dei diritti umani, ovvero la garanzia dell’accesso all’acqua a prescindere dalla situazione economica di ognuno, l’acqua non ha prezzo poiché è vita; il principio della democrazia, questo prevede la partecipazione dei cittadini di tutti i Paesi ai vari livelli decisionali e di controllo sulla corretta gestione dell’acqua; e in ultimo il principio della pace, poiché per l’acqua si stanno già programmando ‘le guerre dell’acqua’ è necessario cambiare modo d’intendere il bene vitale per eccellenza.

Gli obiettivi generali che il Nuovo Manifesto enuncia sono sei: mobilitare l’opinione pubblica contro il furto della vita e del futuro, rappresentato dalla mercificazione dell’acqua, dalla finanziarizzazione/monetizzazione e dalla privatizzazione dei beni comuni; il secondo obiettivo è mettere fuori legge i fattori strutturali che sono all’origine dei processi d’impoverimento del mondo; il terzo obiettivo è quello di promuovere un’architettura politico-istituzionale e sociale mondiale fondata sui beni comuni al servizio di tutta l’umanità; il quarto obiettivo è quello di dare vita a tutti i livelli a forme di programmazione adatte al governo dei nessi tra acqua, agricoltura, alimentazione, salute, energia e casa; il quinto obiettivo è quello di mettere la città al centro del vivere insieme sociale; il sesto e ultimo obiettivo del Nuovo Manifesto è quello di creare le condizioni per un vero governo mondiale dell’acqua.  


Tra principi ispiratori e obiettivi generali, il Nuovo Manifesto dell’Acqua e dei Beni Comuni traccia un percorso di lotta civile che ricalca la strada già fatta fino ad oggi dai movimenti e pone le basi per una diffusione capillare di un nuovo approccio culturale e politico. 

22.05.2013
Vito Stano

Tra pena e rieducazione: la condizione disumana degli 'uomini ombra'


Il primo settennato del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato contraddistinto da numerosi appelli delle organizzazioni che si occupano di diritti umani, appelli sempre prontamente accolti dal presidente. Le forze politiche però non hanno ancora preso il toro per le corna e continuano a tergiversare e blaterare chiacchiere da incontri istituzionali. Soltanto i Radicali insistono a spada tratta sulla questione, come sempre del resto. Il tema dell'emergenza delle carceri è un argomento sentito e del quale si parla anche tra coloro che il buio delle celle non l'ha mai sperimentato, ma che per sensibilità e formazione politico-culturale si pone, come il sindacato studentesco universitario Link*, in condizione di comprendere i problemi della società o di parti di essa per provare a cercare soluzioni. 

Di questo s'è parlato a Bari, qualche giorno fa, durante un seminario dal titolo inequivocabile 'Uomini ombra: l'emergenza carceri in Italia', organizzato da Link*, sindacato studentesco di sinistra; alla discussione hanno contribuito il dottor Rossi (garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà), il professor Massaro (docente di Sociologia della devianza), il professor Campesi (docente di Sociologia del diritto e delle devianza) e la dottoressa Pirè (direttrice del Carcere di Bari). 

'Uomini ombra' è il titolo di un libro scritto da un ergastolano del carcere di Padova. Gli 'uomini ombra' sono i detenuti che non beneficiano di alcun permesso né misura alternativa. Sono i condannati all’ergastolo, che maggiormente vivono il problema del sovraffollamento. Considerando che i detenuti presenti nei penitenziari italiani, al 30 aprile 2013, risultano essere 65.917 su una capienza di 47.045 (secondo le statistiche ricavate dal Ministero della Giustizia) è evidente quanto il problema sia di fondamentale importanza non solo per i costretti nelle "gabbie", ma anche per la società e la giusta valenza della pena come momento di rieducazione. 

Senza dimenticare che la Corte Europea dei Diritti Umani ha condannato lo Stato italiano a causa delle cattive condizioni in cui i detenuti sono costretti a espiare la pena inflitta. In una cella dove dovrebbero "soggiornare" in media soltanto due detenuti, ve ne "alloggiano" almeno sei. Questa situazione è palesemente causa di numerose patologie, quali depressioni, condizioni igienico sanitarie disperate con conseguente aumento di malattie infettive. Su questo punto il dott. Rossi ha spiegato che «in una situazione di emergenza come quella degli ultimi vent'anni, è difficile garantire al detenuti prima di tutto il rispetto dei diritti umani e in secondo luogo il rispetto dei diritti delle persone recluse. Sono, peraltro, diritti per lo più simili: non è quindi possibile offrire al detenuto lo spazio di cui necessita, la sua privacy, il diritto di vedere e sentire la propria famiglia, il diritto di essere figlio, padre e marito»

Il 22 febbraio 2013, il Commissario per i Diritti umani del Consiglio d’Europa (Nils Muiznieks) ha dichiarato che «se si mette tutti in prigione, per qualsiasi reato, il risultato è il sovraffollamento, e condizioni orribili. La costruzione di nuove carceri non è la soluzione. Per questo si devono sviluppare misure alternative» (ristretti.org). 

Il professor Campesi ha posto l'accento sulla necessità di rivedere le politiche penali e dunque le leggi che regolano la vita carceraria. «È necessario mettere in luce – ha affermato il professor Campesi – il problema carcere anche durante le campagne elettorali, sensibilizzando la collettività e il Paese tutto». 

«La soluzionequindi, non sta solo nell'approntare nuove strutture penitenziarie, ma nel riformare la giustizia penale in materia di misure cautelari – ha affermato il professor Massaro –, il quale ha precisato che è possibile, attraverso l'utilizzo delle misure alternative, sopperire al problema del sovraffollamento, tenendo il carcere come extrema ratio».

La dottoressa Piré (direttrice del Carcere di Bari) ha descritto la realtà carceraria del capoluogo pugliese, che attualmente si trova ad affrontare una situazione di sovraffollamento tra le più gravi in Italia. La domanda, più volte rimbalzata, è stata «se sia possibile parlare di rieducazione e rispetto dei diritti umani in un contesto in cui le persone si tengono dietro le sbarre come fossero animali in uno zoo?». 

Appare lampante, pertanto, la necessità di agire innanzitutto sulla collettività tutta e sui minori in particolare, al fine di ridurre il tasso di criminalità ed evitare che altre vite vadano sprecate all'ombra di quattro mura.

Durante il seminario è stata anche presentata la proposta di legge dell’associazione Antigone, denominata '3 leggi: tortura, carceri, droghe', per la quale è in atto una raccolta firme su tutto il territorio nazionale.

22.05.2013
Vito Stano

venerdì 17 maggio 2013

La politica italiana al tempo dei grillini: domani due incontri a Bari


La stagione politica italiana degli ultimi anni avrebbe potuto essere sconvolta diverse volte, ma così non è stato. Silvio Berlusconi è sempre ancorato al sicuro approdo parlamentare; la classe politica di centro sinistra  è, come al solito, allo sbando. Solo una novità si è affacciata sul proscenio di Montecitorio: il Movimento 5 Stelle e i suoi deputati e senatori neofiti più o meno telecomandati dal Masaniello della comicità. 

Per cercare di capirci qualcosa di tutto questo martedì 21 maggio, dalle 10,00 al 13,00 presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Aula Seminari, V° Piano Palazzo del Prete, piazza C. Battisti n.1, si terrà la conferenza di Paolo Ceri (Professore emerito di Sociologia, Università degli Studi di Firenze). Con il professor Ceri ne discuteranno i professori Franco Chiarello, Patricia Chiantera e Onofrio Romano.

Nella stessa giornata alle 18,00 presso la libreria Laterza di Bari in via Sparano si terrà l'incontro con Paolo Ceri autore, autore de ‘Gli italiani spiegati da Berlusconi’ (Laterza). Interverranno i professori Franco Chiarello e Michele De Feudis.

17.05.2013
V.S.

mercoledì 15 maggio 2013


Domani, giovedì 16 maggio, alle 9,45 presso l’aula Aldo Moro nel palazzo di Giurisprudenza in piazza Cesare Battisti l'associazione studentesca Link ha organizza un incontro dal titolo ‘Uomini ombra: l'emergenza carceri’. Argomento principale del seminario sarà l’attuale situazione di emergenza carceri, che ha colpito gran parte degli istituti di pena italiani. In particolar modo si discuterà di sovraffollamento e dignità negata, in relazione a quelle che sono le problematiche principali rinvenute all’interno delle case di reclusione e denunciate anche dalla Corte europea dei diritti umani. 

Ci si chiede quindi, se in una situazione tale sia possibile attuare e portare a termine progetti rieducativi di reinserimento sociale. Nel corso dell'incontro sarà presentata, inoltre, la campagna ‘Tortura, carceri, droghe: tre leggi per la giustizia e i diritti’, lanciata dall'associazione Antigone e di cui all'interno della Rete della Conoscenza-Link è tra i promotori a livello nazionale. Prenderanno parte, in qualità di relatori prof. Pierluca Massaro (Sociologia della devianza - Dip. Jonico), prof. Giuseppe Campesi (Sociologia del diritto e della devianza - Dip. Scienze Politiche), avv. Piero Rossi (Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà). 

L'incontro sarà moderato dalla dott.ssa Lucia Ruggiero di Link. Agli studenti di Scienze Politiche che parteciperanno potrà essere riconosciuto il credito corrispondente al proprio ordinamento. Agli studenti che devono sanare il debito formativo derivante dal test d'ingresso sarà riconosciuto un credito formativo.

lunedì 29 aprile 2013

Cinghiali nel Parco Alta Murgia: il 14 maggio partirà il quarto censimento


Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari, ha organizzato il IV  censimento con cadenza annuale del cinghiale nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia. La conta inizierà il giorno 14 e proseguirà fino al 17 maggio.

L’attività di ricerca, svolta attraverso battute su aree campione di bosco, richiede la partecipazione di numerosi volontari, che avranno così l’opportunità di vivere un’esperienza unica di ricerca in campo.

Quest’anno, l’ente Parco, in accordo con strutture ricettive locali, fornisce a proprio carico l’alloggio (con trattamento in mezza pensione) a 25 studenti dell’Università di Bari che parteciperanno all’intera sessione dei conteggi, garantendo inoltre gli spostamenti mediante autobus dedicati.

Le iscrizioni si raccolgono presso il Museo 'Lidia Scalera Liaci' del Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari. È possibile prenotarsi anche a una o più giornate di censimento. Per maggiori informazioni è possibile contattare il dottor Rocco Sorino al numero 349/3595538 o il dottor Lorenzo Gaudiano al numero 328/6835885.

29.04.2013
V.S.

sabato 27 aprile 2013

Dalle aule universitarie agli schermi tv: prof. Ennio Triggiani spiega l'Ue


La crisi economica sembra ad oggi l'unica preoccupazione, ma l'incrinatura politico-istituzionale che fa tremare l'Unione Europea non è meno grave; il problema è che la sua percezione non è così forte, forse soprattutto alle nostre latitudini. Molti cittadini italiani non guardano a Bruxelles come invece dovrebbero, anche a causa di una scarsa consapevolezza storica. 

Questa condizione, con la necessità di offrire migliori strumenti per facilitare la comprensione della nostra quotidianità ha convinto TgNorba24 a proporre un approfondimento settimanale a partire da domenica 28 aprile dal titolo 'Zoom Europa'. 

L'idea è frutto della collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi 'Aldo Moro' di Bari e lo sportello Europe Direct Puglia; ogni domenica saranno proposti servizi sul Parlamento europeo, sulla storia dell’integrazione dell’UE, oltre che sondaggi ai cittadini e interviste ad esperti ed europarlamentari. A fare da guida in questo viaggio, condotto dal giornalista Maurizio Marangelli, sarà il professor di Diritto dell'Unione Europea Ennio Triggiani. 

'Zoom Europa' andrà in onda ogni domenica alle 17,00 sulla rete all news del gruppo Norba al canale 180 del digitale terrestre e 510 di Sky.

27.04.2013
Vito Stano

martedì 26 marzo 2013

Assistenza umanitaria e prevenzione dei disastri: seminario a Bari


Foto google.com
Le politiche dell’Unione Europea in materia di assistenza umanitaria e prevenzione dei disastri. Di questo si parlerà in un seminario a Bari domani 27 marzo alle 8,30. L’Unione europea è il principale donatore internazionale e in questa veste gode di una posizione unica per far fronte alle sfide globali legate all’assistenza umanitaria e alla prevenzione dei disastri. Affinché gli aiuti vadano a beneficio di coloro che ne hanno più bisogno, dando priorità a determinati settori e ai paesi più poveri, con l’avvicinarsi del 2015 e del termine per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio, l’Unione, insieme a tutti gli altri donatori, dovrà potenziare gli sforzi attraverso un programma di cambiamento e una politica di sviluppo più mirata. I due elementi costitutivi del programma di cambiamento sono, da un lato, i diritti umani, la democrazia e il buon governo e, dall’altro, la crescita sostenibile e inclusiva, stimolata attraverso un maggiore impulso a favore dell’inclusione sociale e dello sviluppo umano, del lavoro dignitoso, del commercio e dell’integrazione regionale, dell’agricoltura sostenibile, dell’approvvigionamento energetico e dell’accesso all’energia

Per parlarne l’Università di Bari Aldo Moro, insieme al Centro di Informazione dell’Unione europea Europe Direct Puglia e al Centro di Documentazione Europea, organizzano un seminario sul temaRelatrice Letizia Rossano, funzionario dell’Ufficio di Coordinamento per le questioni umanitarie dell’Onu. 
Il seminario si terrà nell’aula Starace dell’Università di Bari (II piano Piazza Casare Battisti, 1) mercoledì 27 marzo con inizio alle ore 8,30.

lunedì 11 marzo 2013

Renata Fonte: una graphic novel per raccontare la storia d'un ideale


Mercoledì 13 marzo alle 15,30 presso aula Starace secondo piano i collettivi di Link Scienze Politiche e Link Giurisprudenza, in collaborazione con Libera Puglia, presentano la graphic novel «Nostra Madre Renata Fonte» di Ilaria Ferramosca e Gian Marco De Francisco. Una storia a fumetti che parla dell' impegno, della lotta contro le ecomafie, contro la speculazione edilizia, dei sacrifici di Renata Fonte che ha scelto la coerenza ai suoi ideali agli interessi di partito, alla corruzione e all'illegalità, fino alla sua uccisione.

Interverranno Gian Marco De Francisco (illustratore del Fumetto), il professor Mario Spagnoletti (docente di Storia contemporanea, Dipartimento di Scienze Politiche), Piero Ferrante (Libera Puglia). Modererà Sara Acquaviva (Link Scienze Politiche).

Agli studenti di Scienze Politiche che parteciperanno potrà essere riconosciuto il credito corrispondente al proprio ordinamento. Agli studenti che devono sanare il debito formativo derivante dal test d'ingresso sarà riconosciuto 1 Cfu.

Il 16 marzo a Firenze ci sarà la diciottesima edizione della «Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie», promossa dall'associazione Libera e Avviso Pubblico.

Gli autori, la sceneggiatrice Ilaria Ferramosca e l’illustratore Gian Marco De Francisco, hanno scelto di narrare, in forma di graphic novel (romanzo grafico) la storia di Renata Fonte, assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione del Comune di Nardò, di estrazione repubblicana, brutalmente assassinata la notte del 31 marzo 1984 sulla soglia di casa, a soli 33 anni. Pagava così Renata Fonte il suo impegno e la tenace lotta contro le ecomafie, a difesa di un bene comune nel nome della legalità. La salvaguardia dell’area del Parco Naturale di Porto Selvaggio dall’imperante speculazione edilizia dell’epoca è stata la sua battaglia più importante, quella per cui viene ricordata. È grazie al suo intervento se tutti noi, ancora oggi, possiamo godere di quel meraviglioso angolo di natura. Ogni anno Renata Fonte viene celebrata, insieme alle altre vittime di mafia, il 21 marzo durante la Giornata della Memoria e dell’Impegno di Libera, la rete di associazioni contro le mafie.
A lei sono intitolate molte strade e piazze e il Centro Antiviolenza sulle donne di Lecce.

mercoledì 6 marzo 2013

Mafie e antimafie trasnazionali: a Bari domani si discute di Messico


Domani 7 marzo alle ore 17,30 si chiude il ciclo di seminari Corrotti, organizzato dal coordinamento di Libera Bari. Dopo aver analizzato i rapporti tra corruzione e merito, corruzione ed economia e corruzione e politica, allargheremo l'orizzonte alla dimensione internazionale, anche sulla scia dell'adesione di Libera nazionale al Social Forum mondiale di Tunisi di fine marzo.

Come già nelle occasioni precedenti, il dibattito, che sarà animato da Stefano Fumarulo (referente Libera per il Messico), si svolgerà nell'Aula Magna Aldo Moro della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bari. Durante la serata saranno raccolte le adesioni per Firenze e sarà possibile firmare le due campagne che stiamo portando avanti a livello nazionale: Riparte il Futuro e Io riattivo il lavoro.

Essendo un evento di grande rilevanza (anche internazionale: sarà in collegamento skype Carlos Cruz, educatore di strada messicano) e andando a completare l'ottima discussione innescatasi attorno al tema della corruzione proprio grazie al ciclo di incontri, è auspicabile  una massiccia presenza. Questo anche per dare, una volta di più, un segnale di forte coesione attorno a una tematica che, di qui a poco, entrerà nell'agenda politica del prossimo governo.

venerdì 22 febbraio 2013

Innovazione e valutazione: seminari Arti in settimana in tre città


Seminario dal titolo La valutazione delle attività di innovazione: criteri, metodi e problematiche, in programma per martedì 26 febbraio (ore 14,30 - 18,30) a Foggia (Università degli Studi, Palazzo Ateneo, Sala Auditorium del Rettorato), mercoledì 27 (ore 9,00 - 13,00) a Bari (Aula Magna Facoltà di Scienze Biotecnologiche) e giovedì 28 (ore 9,00 - 13,00) a Lecce.

In particolare, vi segnaliamo che l’appuntamento di Lecce si terrà presso l’Aula Fermi dell’edificio IBIL del complesso universitario Ecotekne e non presso l’Aula Socrate, come precedentemente indicato nel programma generale dei seminari.

Relatore del workshop sarà Marco De Maggio, economista dell’Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici-UVAL-DPS, il quale proporrà l’individuazione di principi e pratiche utili a guidare la definizione e l’applicazione di metodi di analisi e di valutazione per le politiche dell’innovazione.

Il seminario è organizzato dall’ARTI, l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, nell’ambito del progetto Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca - Programma Operativo per la fase 2 del Progetto ILO2, promosso dall’Agenzia (in collaborazione con i cinque atenei pugliesi, il CNR e l’ENEA), su incarico dell’Area Politiche per lo sviluppo economico, il lavoro e l’innovazione della Regione Puglia.

La partecipazione al seminario è gratuita ed è preferibile l'iscrizione online.

A tal proposito, vi comunichiamo che sarà possibile iscriversi all’evento direttamente attraverso www.ilopuglia.it, il portale interamente dedicato al progetto ILO.
Per partecipare all’evento è necessario primariamente registrarsi al portale (cliccando nella home page, in alto, il link registrazione), inserendo tutti i dati richiesti dal form, e successivamente iscriversi all’evento.
Tale procedura dovrà essere seguita solo al primo accesso al portale: in seguito potrete iscrivervi ai nostri eventi con un semplice clic.

mercoledì 23 gennaio 2013

Cinghiali nel Parco dell'Alta Murgia: approvato il Piano di gestione


I cinghiali nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia saranno oggetto di riduzione numerica e di monitoraggio delle popolazioni. Lo ha stabilito l'ente Parco che ha presentato, presso il Chiostro di San Francesco ad Andria, il piano di gestione del cinghiale elaborato in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Bari. Il piano si è reso necessario in conseguenza delle criticità prodotte dall'immissione di questi capi nel territorio effettuata dall'Amministrazione Provinciale di Bari negli anni 2000-2001-2002 e per ricomporre gli squilibri ecologici determinati dalla stessa immissione. Il piano è stato presentato dal presidente dell'ente Parco, Cesare Veronico, dal direttore dell'Ente Fabio Modesti, dai curatori del piano Anna Grazia Frassanito, funzionaria Naturalista dell'ente Parco e prof. Giuseppe Corriero, e dal coordinatore CTA/Parco del Corpo Forestale dello Stato, Ruggiero Capone.  

«Siamo qui per porre rimedio a un problema che non abbiamo determinato noi  ha detto il Presidente Veronico . Tra il 2000 e il 2002, l'ATC della Provincia di Bari immise nel nostro territorio circa 170 capi di cinghiale, estranei ai nostri habitat e, peraltro, di una varietà proveniente dall'est europa. Una decisione sconsiderata  ha aggiunto Veronico  che ha provocato conseguenze gravi, come testimoniato dai danni provocati alle aziende agricole del Parco: soltanto nel periodo compreso tra il 2007 e il 2012 abbiamo ricevuto richieste di indennizzo dei danni per circa 170mila euro, con una progressione crescente di anno in anno. Nel computo, tra l'altro, non sono inclusi i danni per incidenti stradali provocati da cinghiali ed i relativi contenziosi risarcitori ed i danni procurati alle specie autoctone, alla flora ed alla fauna che caratterizzano il nostro Parco». Nel giro di pochi anni, i cinghiali si sono riprodotti esponenzialmente fino a quasi decuplicarsi. Adesso l'ente è chiamato a procedere con urgenza al ridimensionamento del fenomeno.

Durante la conferenza stampa il Presidente dell'ente Parco ha rivelato che nei mesi scorsi sempre l'ATC Bari ha effettuato, appena fuori dai confini del Parco, ripopolamenti di lepri provenienti anch'esse dall'Est Europa. «Inoltre  ha proseguito Veronico  l'ATC Bari ha pubblicato sul proprio sito ufficiale mappe di idoneità ambientale del territorio provinciale per la presenza di nuove specie sul nostro territorio: oltre al cinghiale vi è l'intenzione di introdurre i caprioli. Per questo mi rivolgo al presidente della Provincia Schittulli, anche nelle sue vesti di presidente della Comunità del Parco, affinché intervenga con fermezza per evitare nuovi disastri per gli ecosistemi e per le attività agricole».

I dettagli del piano e lo spirito alla base del progetto sono stati esposti dal direttore dell'ente Parco, Fabio Modesti che ha rammentato come quello della proliferazione di cinghiali sia un problema europeo e nazionale di complessa gestione. «Nel nostro Parco  ha affermato Modesti  con il cinghiale sono tornati predatori importanti, come il lupo, determinando un nuovo equilibrio ecologico di cui dobbiamo tener conto. Il piano interviene per non alterare il rapporto preda/predatori con analisi ed interventi estremamente mirati. Per questo I'ISPRA, nel suo parere obbligatorio e vincolante, si è complimentato con l'Ente; attendiamo ora i pareri del Ministero dell'Ambiente, che già sappiamo essere favorevole, e la Valutazione di Incidenza della Regione».

Il piano sviluppa costi per 186mila euro in tre anni e prevede una gestione, soprattutto dal punto di vista sanitario, estremamente delicata. Basti pensare al rischio di trasmissione della trichinellosi o di altre malattie trasmissibili all'uomo, che possono anche essere mortali. L'ente Parco chiederà alla Provincia di Bari di contribuire finanziariamente e strumentalmente al piano, nei rispetto del principio secondo il quale chi ha determinato la situazione deve farsi carico anche delle conseguenze. Il Corpo Forestale dello Stato è chiamato ad attuare il piano con altri attori «dopo aver contribuito  ha affermato Ruggiero Capone  al monitoraggio delle popolazioni di cinghiale durato tre anni. L'ente Parco si è mosso con estrema tempestività, segno che si hanno ben chiare le dinamiche sul territorio. La crescita esponenziale delle popolazioni del cinghiale nel Parco ha portato nell'area protetta squadre di pseudo-cacciatori e bracconieri contro i quali il livello di sorveglianza del CTA è estremamente alto».

(fonte Parco Nazionale dell'Alta Murgia)