lunedì 20 agosto 2012

Campo estivo Calabria, forzato il sifone terminale dell’Abisso del Bifurto!

Verso il fondo (ph. V. Martimucci)

Dal laghetto, (ex)fondo dell’abisso, attraverso  l’accesso a un breve scivolo ghiaioso, e proseguendo attraverso una finestra di non grandi dimensioni, è stato raggiunto l’approdo a un ampio ambiente che le lampade degli esploratori speleosub non sono state in grado di illuminare.
Il campo estivo speleologico appena concluso presso l'Abisso del Bifurto ha portato belle sorprese. La Federazione Speleologica Pugliese ha reso noto che "il sifone terminale è stato forzato. Infatti l'Abisso del Bifurto è stato il protagonista indiscusso di una delle più entusiasmanti e ricche campagne esplorative degli ultimi anni della zona. E ora questa cavità rivela che c’è ancora qualcosa, laggiù, che può essere esplorato, c’è ancora territorio nuovo da calpestare, ambienti da violare. Laggiù, oltre il lago (ex)terminale, c’è ancora una storia da scrivere.
Sono stati circa 60, gli speleologi che hanno animato il campo estivo allestito per l’occorrenza. Provenivano da Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata. Si sono alternati quotidianamente in grotta dal 6 al 16 agosto, facendo registrare anche il record di permanenza: 4 speleo pugliesi hanno certamente battuto quello personale, in 10 giorni 90 ore di grotta. Circa 10 ore al giorno, durante le quali hanno percorso 3mila metri di corda. Sono Vincenzo Martimucci e Gianluca Selleri, con circa 93 e 81 ore a piazzarsi sui gradini più alti del podio (per restare in clima olimpionico), seguiti da Valeria Bene e Pasquale Berloco (rispettivamente 79 e 77 ore).
Ma le sorprese del Bifurto non si esauriscono con la scoperta oltre il laghetto terminale.
È stata anche forzata la strettoia che chiudeva la via dell’attivo alla base del P88 (-420m) ed è stata quindi percorsa una condotta con acqua che immette dopo alcuni saltini in un pozzo fessura profondo 15 metri, alla cui base riparte una condotta suborizzontale (non esplorata per mancanza di tempo ma estremamente promettente per la forte corrente d’aria che la attraversa).
Sempre sul P88, con un traverso, sono state raggiunte tutte le finestre poste sulla parete Nord e rimaste inesplorate per decenni, per consegnare la certezza che tutte, più o meno rapidamente, riportano sullo stesso P88.
Sull’ultimo terrazzino dello stesso pozzo, invece, è stata percorsa la condotta suborizzontale ferma su strettoia (Afrodite). Dopo aver forzato il restringimento, gli speleo hanno trovato un pozzo che ritorna sul P19 (alla profondità di 450 metri).
Senza gioie e dolori, inoltre, la finestra esplorata sul P44 (a -600m), che torna sullo stesso pozzo poco più in basso, e la risalita sullo scivolo che precede il P60, oltre ad aver raggiunto una finestra sul ramo del diaframma alla base del secondo pozzo (P32).
Gli ultimi giorni di campo sono stati impegnati nell’avvio di diverse, “promettentissime risalite”, secondo Gianluca Selleri: “sul secondo dei P7 a -550m, alla base del pozzo Brancaleone a -180m, alla base del primo pozzo, sulla testa del secondo pozzo. Queste ultime in particolare – riferisce Selleri – lasciano ben sperare; infatti, nel primo pozzo è stato individuato ed è in corso di esplorazione un ampio ambiente mentre alla testa del secondo pozzo, con un traverso è stata raggiunta una finestra da cui parte una interessantissima diramazione in leggera salita, ribattezzata sala del guano per la ingente quantità di guano presente, che si dirige lontano dalle zone note dell’abisso”.
Gli aspetti tecnici. È stata rilevata l’intera poligonale della via classica con distox e palmare (che fissa la nuova profondità dell’abisso a -675m) e di varie diramazioni secondarie. Tra queste spiccano la “Sala del guano” e una nuova diramazione esplorata nei mesi scorsi ribattezzata “la lingua del lupo” (partenza a -220m). Non sono ancora state topografate “Jelud”, la “Via degli anconitani” e la nuova via attiva alla base del P88.
“Visti i promettentissimi risultati ad oggi raggiunti – incalzano Selleri e Martimucci – si è deciso di posticipare la fine delle attività di quindici giorni, e quindi il nuovo appuntamento è per il fine settimana del 1-2 settembre, per proseguire l’esplorazione speleosub del sifone terminale”.
A buon intenditor poche parole, chi fosse interessato a partecipare al mini campo di settembre può comunicare l’adesione all’indirizzo mail di Selleri:gianluca.selleri@yahoo.it .
Le foto sono evidentemente rappresentative dell'esplorazione all'Abisso del Bifurto e relative alla stessa fonte.
(fonte Federazione Speleologica Pugliese)

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