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A proposito di Ilva e scandali da Fabio Matacchiera, presidente della onlus Fondo Antidiossina Taranto, riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato sulla vicenda tarantina. V.S.
di Fabio Matacchiera
L’Ilva
non ottempera alle prescrizioni dell’AIA e il prefetto non irroga le sanzioni
previste per legge. Siamo molto perplessi e preoccupati nel constatare che, attorno alla spinosa
questione Ilva di Taranto, il Governo,
ancora una volta, si affanni alla ricerca di soluzioni normative per rinviare
ripetutamente situazioni in stallo da ormai troppo tempo.
Come
si evince dalle azioni d’ispezione, a cura delle autorità controllo, sono state
riscontrate numerose violazioni alla Legge 231/12, ovvero numerose inottemperanze alle
prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Tra queste, come si sa,
vi sono quelle già accertate relative alla chiusura completa dei nastri
trasportatori, degli edifici e dei sistemi di trasporto di materie prime che
causano notevoli e frequenti fenomeni di diffusione di polveri, anche verso
l’esterno dello stabilimento, investendo anche i quartieri cittadini.
Alla
luce di queste gravi inadempienze e del perdurare delle situazioni di
inquinamento, ci chiediamo con preoccupazione: come mai il Prefetto di Taranto
non abbia ancora disposto alcuna sanzione amministrativa, così come è previsto
dalle norme vigenti? Infatti, l’art. 1.2 della Legge 231/12 obbliga
l’Autorità Territoriale di Governo, cioè il Prefetto, ad agire immediatamente,
comminando la sanzione fino al 10% del fatturato annuo, nel momento in cui
l'ILVA spa non osserva le prescrizioni dell'AIA e le sue scadenze.
Altresì,
il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, si limita
ancora una volta a richiedere semplicemente l’applicazione della lettera a)
dell’art.29decies del D.Lgs n.152/06, reiterando soltanto la diffida con un
mero atto formale di informazione alla Procura della Repubblica di Taranto,
eludendo così le disposizioni delle lettere b) e c) dello stesso articolo di
cui sopra che prevedono finanche la sospensione e la revoca dell’autorizzazione
all’esercizio.
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