lunedì 4 novembre 2013

Cassano delle Murge. Piazza Dante: inaugurata oggi la nuova villa dei caduti

Autorità civili - Foto Archivio Vito Stano 2013
Adesso anche Cassano delle Murge ha il suo altare della patria. Non che fino a oggi non ci fosse il monumento in memoria dei caduti, ma con il rinnovamento della piazza il bronzo che svetta sui marmi regala all'occhio una prospettiva nuova. L'assenza delle siepi da la possibilità di vedere da una parte all'altra di piazza Dante, scorgendo le panchine già assediate da ragazzi e ragazze. Quel che manca, come ha confermato la sindaco Maria Pia Di Medio, sono le giostrine per i bambini. In effetti l'amministrazione aveva previsto uno spazio dedicato ai più piccoli, ma un esposto del gruppo consiliare Nuova Idea Domani ha evitato che l'intervento si concretizzasse. L'indiscrezione l'ha confermata Teodoro Santorsola, capogruppo di Nuova Idea Domani in consiglio, rintracciato a margine della manifestazione odierna.

Oggi c'erano tutti, quasi tutti. I consiglieri del Partito Democratico Domenica Busto e Rico Arganese, in compagnia del coordinatore del partito Nicola Surico. O meglio con l'ex coordinatore. E già perché la segreteria del PD è stata conquistata da un tarantino trapiantato a Cassano delle Murge, vicino ad Armando Giorgio. 

C'erano gli assessori Carmelo Briano, al quale abbiamo fatto notare l'utilizzo improprio delle aiuole, già stamane calpestate da studenti e non solo giunti per la festa nazionale. Sapienza, Giustino, Contursi, Antelmi e il vice sindaco Ruggero, c'erano tutti. Mancavano i consiglieri di maggioranza (mai troppo presenti nelle dinamiche istituzional-politiche) e il presidente del Consiglio e consigliere regionale Ignazio Zullo, forse impegnato in altra sede.

La cittadinanza è accorsa all'evento incuriosita dalla nuova veste assunta dalla villa dei caduti. E per tornare alla cancellata che ingabbia il monumento bronzeo, devo ammettere che condivido alcune delle criticità espresse nelle settimane che hanno preceduto l'inaugurazione, ma a volte l'efficacia delle azioni deve prevalere sui principi. L'inciviltà dei ragazzi e delle ragazze, che ha contraddistinto in particolare l'ultimo periodo, non dobbiamo dimenticarla: le scritte sulle lapidi, i laccetti rossi sul bronzo, l'assorbente incollato sulla lapide. A volte l'efficacia dell'azione politica (e penso ai rallentatori stradali) vince sui principi, perché l'intolleranza e la mala educazione imperanti si tamponano, ma pare di non riuscire a vincerli.

04.11.2013
Vito Stano

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