Con l'avvento dei greci in Calabria, la viticoltura, già
prospera di questa terra si arricchì di nuove superfici vitate che iniziarono a
colorare le colline intorno a Cremissa, l'antica Cirò, e contribuirono ad
affermare la vocazione vinicola di questo territorio. Da quel momento la
cultura del vino diventò parte integrante della storia di quest'angolo di
Calabria, al punto che i vigneti di Cremissa divennero tra i più noti
dell'intera Magna Grecia.
Vitigno di antica coltivazione in Calabria, Marche e in parte
della Sicilia, il Magliocco Canino appartiene alla vasta famiglia dei
Magliocchi tipici della viticoltura calabrese, ma dai quali differisce per
diversi caratteri, primo fra tutti il grandissimo potenziale enologico che
questo possiede al confronto con gli altri.
Il vitigno in questione produce un'uva a bacca nera ed
essendo un vitigno minore viene vinificato in purezza affinché esprima tutta la
propria personalità. Cresce in un ambiente chiamato la Valle di Neto, la quale
si trova nel cuore del Marchesato, zona caratterizzata dal susseguirsi di dolci
colline ai piedi della Sila, digradanti sino alle coste centrali del Mar Ionio.
Un tempo era utilizzato per aggiungere corpo e struttura
ai vini locali, ma via via venne sostituito con il più produttivo Gaglioppo, il
celebre vitigno che è la base del Cirò. Si è creata confusione tra il Magliocco
e il Gaglioppo che qualcuno continua a chiamare 'Magliocco' o
'Mantonico nero', ma in realtà si tratta di due varietà distinte che
danno risultati organolettici completamente differenti.
L'origine del singolare nome è sconosciuta, forse perché
il grappolo si presenta piccolo come un pugno o maglio. Di recente alcuni
produttori si sono orientati verso la vinificazione del Magliocco in purezza,
la prima azienda che ha iniziato questa sperimentazione è stata nel 1988 la
Librandi grazie alla collaborazione con il professor Attilio Scienza e con
l'enologo Donato Lanati.
Il risultato è un vino molto elegante e fine, di colore
rosso rubino carico, con spiccati aromi di frutta secca, al gusto armonico e
morbido, ha una buona alcolicità e una bassa acidità e una notevole spiccata
attitudine all'invecchiamento, soprattutto se affinato in barrique. Si abbina a carni rosse, cacciagione, selvaggina, piatti
dal gusto intenso e a formaggi ben stagionati. Il Magliocco è presente nelle Doc Lamezia e Savuto.
07.07.2013
Giulio Stano
(sommelier Ais Puglia)
Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla
passione.
Ovidio (43 a.C. - 17 d.C.)
Nessun commento:
Posta un commento