Unico esempio in Italia, dopo otto anni di successi il telefono è
muto. Senza nessuna spiegazione. È il 18 giugno 2013. La Giunta regionale con la Delibera
n. 1154 annuncia l’intenzione di riproporre nell’estate 2013 il Numero Verde
per la segnalazione dei reati ambientali sul demanio marittimo.
La Giunte regionale afferma che «il cospicuo numero di segnalazioni ha dimostrato una fattiva collaborazione
della cittadinanza nel prevenire e combattere i reati del mare e quelli
ambientali. Il progetto numero verde ha dimostrato, nel corso degli anni, di
essere un utile strumento di difesa del territorio, capace di convogliare le
forze delle Amministrazioni, delle Forze dell’Ordine e dei cittadini. La
continuità del servizio del numero verde costituisce, senza dubbio, un punto di
forza per la registrazione sistematica degli illeciti perpetrati ai danni
dell’ambiente e per il consequenziale intervento degli Organi di Controllo».
Subito dopo sul suo sito ufficiale la Regione Puglia proclama che «anche per il
2013 l'iniziativa di attivazione del Numero Verde, 800-085898, per le
segnalazioni di reati del mare e reati ambientali sul demanio marittimo. Il periodo
di attività del servizio va orientativamente dal 1 luglio 2013 al 15 settembre
2013. Il servizio è assicurato dalle 9,30 alle 18,30 dal lunedì alla domenica
in varie modalità e con la collaborazione di altre forze attive sul territorio».
Fin qui sembrerebbe che vi abbiamo raccontato la
storiella che oramai si ripete da otto anni questa parte. Ma ecco la sorpresa:
il numero verde non funziona, non è attivo! Era consuetudine avviare l’oramai consolidato servizio il
15 giugno per poi terminarlo il 15 settembre. Ma dopo otto anni di attività
continua a difesa della costa pugliese, il Numero Verde quest’anno non è ancora
operativo e gli sforzi del WWF per riconfermare questo importante strumento di
mediazione virtuosa fra le istituzioni e i cittadini per la difesa del
territorio, unico esempio in Italia, si sono purtroppo dimostrati vani.
E giù decine di mail di protesta da parte dei cittadini
indignati, la stampa che ci chiama per chiederci cosa stia accadendo, sui
social network si scatenano discussioni e intanto in Puglia, crocevia delle
ecomafie e dei reati contro l’ambiente, si registrano i sequestri operati dalle
Forze dell’Ordine nel Salento riguardanti abusi edilizi e distruzione delle
dune costiere…
Dopo tutto questo clamore mediatico, quindi, non possiamo
esimerci dall’esprime tutte le nostre perplessità. Cosa rispondere ai cittadini
che ci segnalano le violazioni dell’Ordinanza Balneare emanata proprio dalla
Regione Puglia nel 2013?
Le migliaia di segnalazioni telefoniche pervenute nel
corso dell’estate 2012 al centralino del WWF, di cui oltre 400 girate alle
autorità competenti (comuni, Forze dell’Ordine, enti, istituzioni) e seguite
dalle verifiche dei volontari e dall’intervento degli organi di polizia
giudiziaria, sono soltanto un esempio di quanto, nel corso degli anni, questo
servizio abbia riscosso un notevole successo sia sul terreno del coinvolgimento
e della sensibilizzazione dei cittadini sia nel rafforzamento degli strumenti
di controllo e salvaguardia del territorio. Un patrimonio di conoscenze che ha
travalicato i confini regionali, tant’è che ogni anno ci sono arrivate
richieste dalle regioni limitrofe.
Che fine hanno fatto i buoni propositi enunciati dalla
Giunta regionale nelle conferenze stampa della scorsa estate? Non chiediamo
altro che dar seguito a tutte le dichiarazioni pubbliche rese dagli
amministratori regionali che, diversamente, saranno derubricate a mere promesse
non mantenute. A chi ha la memoria corta ricordiamo che il Numero Verde nacque
come uno strumento operativo che aveva lo scopo di creare un tramite tra
cittadino e istituzioni, nell’ambito di quella importantissima Legge regionale
per la difesa delle coste, che fu voluta dagli stessi operatori economici e
alla stesura della quale contribuirono tutte le maggiori associazioni
ambientaliste. Una Legge che ha consentito alla Puglia di essere un modello di
riferimento per le altre regioni, impedendo la cementificazione costiera e
consentendo lo sviluppo della migliore imprenditoria balneare.
Per questo la costa pugliese, dal Gargano al Salento, non
può perdere il Numero Verde, un alleato importante per la difesa delle sue
straordinarie peculiarità ambientali.
Il WWF invita comunque i cittadini a non abbassare la
guardia e a segnalare tutti gli abusi direttamente all’Assessorato al Demanio
della Regione Puglia demaniomarittimo.bari@pec.rupar.puglia.it e alle Forze
dell'Ordine.
WWF Puglia
Via Sparano 32/B – 70122 Bari
Info: puglia@wwf.it
Tel 080 52 10 307 - Fax 080 96 92
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