venerdì 14 giugno 2013

Rifiuti: sindacati chiedono le carte, Tradeco nega. 2mila cassonetti in più

La revoca dello sciopero degli operatori ambientali è giunta appena in tempo e le due righe inviate ieri alle 11,41 dall'ufficio stampa ne sono la prova. L'affanno e il timore di un'interruzione del servizio a un mese dall'inizio della raccolta 'porta a porta' nel primo settore ha messo in fibrillazione tutti i protagonisti: amministrazione comunale e rappresentanti aziendali di Tra.de.co. e Murgia Servizi Ecologici. 

I cittadini informati dal Comune con un comunicato sulla possibilità di sciopero degli operatori ambientali, non sapranno le ragioni che hanno spinto i sindacati di categoria (Cgil e Cisl) a indire il blocco della raccolta. I motivi sono tanti, ma quello principale è che la Tra.de.co. si è, ad oggi, rifiutata di condividere tutto l'incartamento relativo all'appalto con le rappresentanze sindacali: questo diniego ha portato Cgil e Cisl a minacciare la fermata delle attività di raccolta proprio di venerdì, giorno durante il quale si raccolgono due frazioni (organico e vetro) e soprattutto giornata di mercato settimanale.

Alla fine il braccio di ferro è stato temporaneamente congelato con la promessa di Tra.de.co. di incontrare ad Altamura, presso i propri uffici, le rappresentanze sindacali provinciali e le rappresentanze sindacali unitarie presenti in azienda; con molta probabilità sarà presente l'assessore alla Tutela dell'Ambiente Carmelo Briano. In sintesi saranno presenti tutte le parti sociali interessate, così come già fu per l'incontro tenutosi presso il palazzo comunale circa un mese fa, che si concluse tra gli insulti lanciati da uno dei presenti nei confronti di una delle parti in causa e con un 'nulla di fatto' rispetto alle richieste sindacali.

Intanto in questi giorni nel terzo settore i facilitatori ambientali stanno consegnando i cassonetti alle circa 2mila utenze ancora sprovviste: è palese la differenza tra questi e i cassonetti consegnati e già in uso nel resto del paese. 

Perché sono diversi si chiederà il lettore-cittadino?

Perché i cassonetti già nel primo e nel secondo settore la Tra.de.co. li aveva fatti realizzare per un altro appalto vinto e poi annullato nella cittadina di Anagni in provincia di Frosinone (Lazio). In pratica l'azienda altamurana ha dato al Comune di Cassano delle Murge degli strumenti (cassonetti e camion con la guida a destra, senza aria condizionata, con sedili rigidi) per la raccolta delle frazioni differenziate non perfettamente rispondenti ai requisiti presenti nel capitolato.

In tutto questo marasma l'amministrazione comunale, per bocca dell'assessore Briano, inviò  (così disse l'assessore) una lettera di contestazione alla Tra.de.co., alla quale disse Briano  – a Murgiambiente  non aveva ricevuto risposta.

Ammesso che l'amministrazione stia perseguendo le strade della burocrazia per ottenere il giusto, la domanda che è urgente porsi in questo momento è che fine abbia fatto lo studio di ingegneria di Bari che avrebbe dovuto occuparsi di controllare lo svolgimento del servizio di raccolta 'porta a porta'. 

Chi controlla chi? E intanto i nuovi assunti (altro capitolo interessante...) lavorano ancora senza il vestiario necessario e, come molti cittadini dicono a bassa voce, senza scarpe anti-infortunistiche; le presse già presenti e in uso, anziché cinque, sono soltanto due e il contanair dove vien depositata la frazione organica è aperto, esposto alle intemperie. 

Siamo alle solite. Non ci resta che aspettare.

14.06.2013
Vito Stano  

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