mercoledì 26 giugno 2013

Lame: un progetto che fa acqua da tutte le parti. In attesa del 28 giugno

Foto Vito Surico
«Un progetto strano», «uno scempio», «un piccolo Vayont», «un'offesa al territorio», «un progetto inefficiente e ad alto impatto ambientale», «un muraglione alto 7 metri, un muro di Berlino sulla Murgia... » il progetto Lame non piace e il Comitato Cittadino Lamafutura è sceso in piazza ieri, martedì 25 giugno, per esporre tutte le ragioni per opporsi ad un tale «spreco di soldi».

Due vasconi alti sette metri a deturpare la Murgia cassanese: il primo sulla via per Santeramo, l'altro nella zona del Convento: «un'opera che rappresenta pericolo e insicurezza per tutta Cassano  ha spiegato Paolo Racano, uno dei membri del Comitato , progetto che non dimostra rispetto e sensibilità per il nostro territorio, che avrebbe bisogno di un ritorno all'armonia con la quale i nostri avi lo vivevano».  

Ma i problemi del progetto nascono 'a monte': è una lunga storia, cominciata nel 2008 ed arrivata ad oggi tra il silenzio dell'amministrazione comunale e una serie di problematiche già in fase di indizione del bando. Il giornalista Gianni Spina ha ricostruito la vicenda: Cassano ottiene i fondi europei (4 milioni di euro) nel 2008, ultimo anno di amministrazione Gentile, per un opera di protezione idraulica del territorio. L'anno successivo, ad amministrazione Di Medio già insediata, la Regione Puglia approva il programma e il finanziamento del progetto Lame. A febbraio 2010 l'amministrazione comunale approva la scheda progettuale: due canali (parte a cielo aperto, parte intubati) che rappresentano «l'unica soluzione» per «meri interventi di ripristino». Sono servite ben due gare per affidarne la progettazione (la prima annullata con tanto di esposto anonimo per presunte anomalie in fase di aggiudicazione) all'ATI Advenco – Enser – De Venere. Nell'ottobre 2011 viene approvato il progetto preliminare e i canali diventano vasche.

In un movimentato consiglio comunale del luglio 2012 il progetto definitivo viene approvato (con 10 voti a favore, si sono astenuto Oronzo Campanale e l'assessore Angelo Giustino e l'uscita dall'aula dei due gruppi di minoranza). 

«Ma è un progetto che – ha dichiarato l'ingegner Antonio Mavellia, uno dei tecnici del Comitato Lamafutura  mi ha scandalizzato». Mavellia ha anche esposto le sue perplessità al sindaco Di Medio, la quale ha affermato di non poter fermare il progetto: «ma non è vero – ha chiosato Mavellia , se non lo ferma è perché non vuole fermarlo. Viste le nostre affermazioni avrebbe potuto farlo e avremmo potuto studiare insieme un'alternativa. Questo progetto – ha concluso – così com'è, fa acqua da tutte le parti e le mie non sono illazioni o fantasiose interpretazioni ma il frutto di un'analisi approfondita dello stesso da parte di un gruppo di ingegneri, tra i quali anche Achille Pellerano», il quale ha aggiunto che «il progetto è inefficiente e presenta numerose carenze e contraddizioni: non dice qual è la portata massima delle vasche, manca una valutazione dei potenziali danni (dovuti alle infiltrazioni) alle abitazioni limitrofe alle stesse, ignora le norme tecniche di attuazione del PUTT e, soprattutto, ignora il 'canalone'».

Il canalone appunto: un'opera di cinquant'anni anni fa che doveva avere proprio il compito di far defluire le acque e che ora giace in uno stato preoccupante, ma che potrebbe rappresentare una valida alternativa anche per il geologo cassanese Marco Tassielli, il quale ha definito il progetto Lame preoccupante e privo di etica: «un'offesa al nostro territorio (non dimentichiamo che per far spazio ai vasconi verranno abbattute almeno dieci querce secolari) che si basa sull'emozione di cinque persone morte nel 2005 su una lama che non ha nulla a che fare con quelle dove vogliono fare i vasconi».

A chiudere la serata l'intervento del capogruppo di 'nuovaideadomani Teodoro Santorsola, che ha ricordato la battaglia sostenuta nel 2008 per ottenere il finanziamento europeo e la necessita di 'incanalare' meglio questi soldi tutelando anche il territorio e l'ambiente.

Un incontro, quello di ieri, che è servito ad informare i cassanesi, ma al quale non hanno partecipato membri dell'amministrazione. Il sindaco Di Medio, pur invitata, non è intervenuta ma incontrerà i cittadini venerdì prossimo, 28 giugno, insieme ai tecnici in un incontro pubblico in sala consiliare, al quale sperano di intervenire i membri del Comitato Cittadino Lamafutura. Ricordiamo, inoltre, che il Comitato ha organizzato, per il prossimo 3 luglio, un concerto, 'Musica per le Querce', sotto gli alberi secolari che rischiano di essere abbattuti per far posto alle vasche, e una raccolta firme on line che in due giorni ha raccolto quasi 350 firme.

26.06.2013
Vito Surico

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