La Puglia è stata negli ultimi anni il terreno fertile per far nascere numerose aree protette. Il territorio di uno dei due parchi nazionali pugliesi, quello dell'Alta Murgia, nel passato è stato depredato e abusato, ma questa tendenza, per quanto in sensibile calo, non accenna a estinguersi. Ne è esempio il sequestro effettuato dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Ruvo di Puglia, i quali soltanto qualche giorno fa hanno operato il sequestro di un
vano di circa 20 mq all’interno di una masseria in agro di Corato (Ba). L'area è ricadente nella zona 1 del Parco Nazionale dell’Alta Murgia e nella zona di vincolo
panoramico nei pressi del Castel del Monte, quindi di “notevole interesse
pubblico”.
Le indagini condotte
sul caso hanno evidenziato che il committente aveva avviato l’iter
autorizzativo ma, nell’attesa dei relativi titoli, aveva comunque avviato e
finito la struttura già in uso all’annessa omonima azienda agrituristica. In particolare
la struttura in questione, costituente “intervento di nuova costruzione”, era
priva del prescritto permesso di costruire, da rilasciarsi solo dopo
autorizzazione di competenza dell’ente Parco e decorsi i termini di affissione
della stessa autorizzazione all’albo pretorio del comune interessato. A seguito del
sequestro sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Trani il
committente dei lavori e proprietario della struttura, ed il titolare
dell’impresa costruttrice, entrambi residenti a Corato, per le rispettive responsabilità.
(fonte Corpo Forestale dello Stato - Regione Puglia)
19.09.2012
V.S.
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