lunedì 14 maggio 2012

Educare al consumo - Il Commercio Equo e Solidale per una cittadinanza attiva


La sostenibilità nell'anno 2012 passa anche dal commercio e in particolare da quella branca conosciuta come "commercio equo e solidale". In questo volume di Corsina Depalo sarà possible approfondire le tematiche legate a questo mondo, iniziando con il porci delle domande come è inevitabile oggi trasformarsi in consumatori compulsivi? In che modo si può insegnare ai bambini l’importanza dell’acquisto consapevole, della riflessione sulla provenienza dei beni comprati? Nell’educare al consumo la famiglia, la scuola e tutte le agenzie di socializzazione frequentate dai bambini devono collaborare alla formazione di piccoli cittadini attivi, di consumAttori.
Questo libro fornisce una panoramica teorica in campo educativo, approfondimenti sull’educazione sociale e il resoconto di un’esperienza di avvicinamento al commercio equo e solidale condotta dall’autrice con alunni di una scuola elementare. I risvolti del progetto ‘Educare al consumo’ rendono chiara la disponibilità dei bambini alla conoscenza di "un’altra via d’uscita": è quindi importante poterne fornire una.
Corsina Depalo è un’insegnante scuola primaria, nello specifico di sostegno, in costante aggiornamento e movimento; attenta a tutto ciò che attiene le diversità, è molto attiva nel sociale. Ha intrapreso studi universitari in Scienze Pedagogiche: lavoro e studio si intrecciano costantemente per poter supportare, con la teoria, la prassi di volontariato che comprende l’impegno con i ROM. È vicepresidente dell’associazione di volontariato per l’auto-aiuto ‘Lo Specchio’ di Bari.
Questo volume è frutto del proficuo interscambio fra le ricerche condotte con la supervisione della professoressa Santelli Beccegato e il progetto ‘Educare al consumo’, condotto nella scuola primaria ‘San Giovanni Bosco’ di Giovinazzo, in cui ha insegnato, a cui si aggiunge il fondamentale apporto dell’insegnamento di Sociologia delle relazioni etniche, del professor Pedro Miguel.

14.05.2012
Vito Stano

Nessun commento:

Posta un commento