Lancio di liquido ritardante - Foto Archivio Vito Stano |
Il
fuoco ha mangiato 15 ettari di pseudo steppa nel giro di poche il 26 giugno,
nei pressi delle grotte del Lupo e di Nisco, per capirci la parte di murgia che intercorre tra la collina del convento
e alcuni residence. Soltanto l’intervento di due fire boss, che hanno fatto in
tutto sei lanci, ha scongiurato che il fuoco si propagasse oltre. Certo non
saranno i circa 50mila ettari andati in fumo nei pressi di Valencia in Spagna qualche giorno fa, ma l’ipotesi
dolosa fa aumentare la sofferenza per una perdita che poteva essere evitata.
“Con
questo siamo a quasi 20 incendi di grossa entità dall’inizio di giugno”
ha dichiarato il vice presidente dell’associazione Pubblica Assistenza Tomas Trotti
raggiunto al telefono. “La percentuale degli incendi nel mese di giugno risulta
raddoppiata rispetto a giugno 2011”, ha concluso.
I
volontari giunti sul posto alle 12,30 circa hanno coadiuvato nelle azioni di
spegnimento i vigili del fuoco, agli agenti della forestale, agli operatori
dell’Arif e agli agenti delle polizia municipale.
Al
momento non si conoscono le cause dell’incendio, ma la natura dolosa sembra
quella più accreditata. Anche il comandante di stazione dei Carabinieri di
Cassano delle Murge Cosimo Maldarizzi, raggiunto telefonicamente, ha confermato
che “le indagini sono in corso, ci sono indizi che fanno pensare a più di una
persona”.
03.07.2012
Vito
Stano
Nessun commento:
Posta un commento