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lunedì 23 dicembre 2013

Il postino suona sempre due volte. Scoperto uomo a nascondere droga nella posta

Foto google.com
I Carabinieri della Stazione di Barletta hanno arrestato un uomo di 36 anni residente nella città della Disfida perché colto in flagranza di reato mentre prelevava e poi cedeva una dosa di sostanza stupefacente. Le manovre dello spacciatore creativo, già pregiudicato,  non sono passate inosservate allo sguardo dei militari, che lo hanno osservato nell'atto di controllare con troppa frequenza la cassetta della posta. 

Nella serata di ieri è scattata l’operazione dei Carabinieri che, visto l’uomo prendere una bustina dalla cassetta della posta, lo hanno immediatamente seguito e colto nell’atto di cedere la sostanza a tre giovani del luogo prontamente denunciati per favoreggiamento e segnalati alla locale prefettura quali assuntori. In seguito si è accertato che la droga spacciata era marijuna. La successiva perquisizione domiciliare e personale ha consentito di rinvenire altre 10 dosi di "erba" e 125 euro in contanti provento dell’illecita attività

Per il 36enne nulla da fare, per questo Natale si dovrà accontentare di qualche cartolina dal carcere di Trani, dove è stato condotto per restare a disposizione della Procura della Repubblica.

23.12.2013
V.S.

giovedì 31 ottobre 2013

Barletta. Mafia: duro colpo inferto al clan Cannito-Lattanzio. Torna in carcere il boss

Un momento dell'arresto operazione "Download" - Foto google.com
I Carabinieri della Compagnia di Barletta unitamente a militari del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Bari, hanno dato esecuzione ad un decreto di sospensione della misura alternativa della detenzione domiciliare, emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti del 57enne Cannito Cosimo Damiano, noto capo del clan “Cannito-Lattanzio”, operante nella città di Barletta. L’uomo, già condannato in via definitiva alla pena detentiva di 30 anni per la commissione di 5 omicidi, associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione ed associazione per delinquere di stampo mafioso, a partire dal novembre del 2011 era stato sottoposto agli arresti domiciliari per motivi di salute con il divieto di avere qualsivoglia tipo di contatto con persone diverse dai suoi famigliari conviventi, con persone pregiudicate o sottoposte a misure di sicurezza o di prevenzione.

Barletta. Video della Guardia di Finanza
L’operazione conclude una complessa attività investigativa avviata dai militari della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri che hanno operato in stretta sinergia, conseguentemente ad una recrudescenza delle attività criminose nella città di Barletta come attentati dinamitardi e agguati anche mortali verificatisi dopo che il capo clan Cannito Cosimo Damiano è tornato a Barletta beneficiando della detenzione domiciliare per motivi di salute.

L’indagine protrattasi anche attraverso l’utilizzo di intercettazioni e video sorveglianza ha consentito di appurare l’esistenza nel territorio barlettano di più gruppi criminali in lotta tra di loro, originati dalla disgregazione del gruppo principale avvenuto con le operazioni “Dolmen”, “Ettore Fieramosca” e “Download”; come il capo clan intendesse dettare nuove linee guida per la ripresa delle attività criminali o convocando presso la sua abitazione numerosi gregari del sodalizio criminale che lo tenevano periodicamente aggiornato o facendosi contattare dagli stessi su utenze telefoniche intestate a terzi; l’assidua frequentazione dell’abitazione del Cannito da parte di malavitosi e pregiudicati di ogni risma tra cui anche un pregiudicato albanese, poi arrestato nel novembre del 2012 da militari della Guardia di Finanza poiché sorpreso a bordo di un’auto con 11 kg di marijuana.


La conferma che il Cannito sia in qualche modo coinvolto nella guerra di mafia in atto a Barletta è arrivata la sera del 26 dicembre dello scorso anno quando due individui incappucciati di cui uno armato di pistola, a bordo di una moto, esplosero all’indirizzo del portone di ingresso della sua abitazione due colpi di arma da fuoco per poi dileguarsi velocemente.  Il Cannito è stato associato presso la casa circondariale di Trani.

venerdì 4 ottobre 2013

Aveva investito un giovane ciclista ed era fuggito. Arrestato un 31enne

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Domenica scorsa, alla guida di una Bmw con targa straniera, aveva investito un ragazzo di 16 anni del luogo, che percorreva in bici piazza Giuseppe Di Vittorio, a Barletta, trascinando il veicolo per alcuni metri e senza prestargli soccorso poiché si dileguava in tutta fretta. Il minore, caduto per terra, riportava lesioni ad una gamba guaribili in quattro giorni.

Le indagini avviate dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia, intervenuti sul luogo dell’incidente su richiesta pervenuta al 112,  coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno portato all’acquisizione di diversi e inequivocabili elementi a carico del responsabile, rintracciato ed arrestato l’altra sera, dopo aver tra l’altro confessato l’accaduto.


Si tratta di un cittadino romeno 31enne, domiciliato nella città della Disfida e dovrà rispondere di inottemperanza all’obbligo di fermarsi in caso d’incidente stradale, omissione di soccorso e lesioni personali, nonché di guida senza patente,  verosimilmente motivo per il quale, dopo l’investimento, si sarebbe dato alla fuga. L’uomo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria tranese, è stato poi associato al carcere locale. Il veicolo, reperito presso il domicilio del 31enne, è stato posto sotto sequestro.Ar

giovedì 26 settembre 2013

Operazione antimafia dei carabinieri: sequestrati beni per 50 milioni di euro

Dalla prime ore dell’alba è in corso una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari che stanno eseguendo un decreto di sequestro beni per un valore di 50 milioni di euro emesso dal Tribunale di Trani-Sezione Misure di Prevenzione su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.

Si tratta di 29 terreni edificabili, 27 appartamenti, 62 garage, 2 società di costruzioni, 1 società di smaltimento rifiuti, 10 capannoni industriali, 2 vigneti, 16 mezzi di trasporto e 15 conti correnti bancari.

I beni sono tutti riferibili a Savino Delvecchio soggetto contiguo al clan mafioso ‘Cannito-Lattanzio’, attivo in Barletta e nelle zone limitrofe, con precedenti vari per rapina aggravata, estorsione e usura aggravate.

martedì 28 maggio 2013

Storie di ordinaria violenza: a Barletta maestra d’asilo maltratta gli alunni

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Storie di ordinaria follia: le violenze alle quali stiamo poco alla volta abituandoci sono ormai divenute numerosissime e diversificate: l'uccisione di Fabiana ha suscitato tanto scalpore quanto rabbia; come è possibile uccidere a coltellate la tua ragazza e poi cospargerla di liquido infiammabile e bruciarla, seppur ferita gravemente, ancora viva, come lo stesso giovane omicida ha confessato lucidamente agli inquirenti?

Devo ammettere che questa volta ho pensato e condiviso un pensiero atroce, differente da quello della mamma di Fabiana, la quale ha anche espresso amorevole conforto all'assassino di sua figlia: io questa volta ho detto che occorrerebbe una deroga alla normativa penale per dar modo di eseguire una sentenza di morte nei confronti di questo ragazzo: se ne avessi il legale potere io il fidanzatino-assassino lo ucciderei dopo averlo torturato a dovere. Forse non servirebbe a nulla, non credo nella funzione pedagogica della violenza, ma almeno placherebbe la rabbia che cresce ad ogni donna, bambino o diversabile abusato, violato, ucciso. 

In questo mare magnum di violenza ed emulazioni a catena di gesti inconsulti, un'altra notizia al mattino riempie la casella di posta elettronica: «i carabinieri di Barletta – fanno sapere dal Comando Provinciale dei Carabinieri – nella serata di ieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) presso il Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica, con la quale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di una maestra di una scuola per l’infanzia di Barletta, gravemente indiziata di maltrattamenti aggravati verso i bambini di una classe a lei affidata». 

Una maestra ripresa dalle telecamere, disposte da chi ha condotto le indagini, a usare violenza sui piccoli utenti della scuola per l'infanzia: accertate le violenze la donna è stata arrestata e posta agli arresti in casa. Di questa maestra e ipotetica molestatrice di bambini cosa ne facciamo adesso? Magari tra qualche mese o settimana ritorna a fare lo stesso lavoro come se nulla fosse? 

Non ho risposte. Non le cerco.

28.05.2013
Vito Stano    

giovedì 21 febbraio 2013

Tentano furto di materiali ferrosi: arresti dei Cc a Barletta e Modugno


Foto google.com
Il mondo della micro criminalità si evolve e con esso cambia il bottino ambito: i furti da qualche anno hanno cambiato fisionomia e hanno preso le sembianze delle materie ferrose. Le asportazioni di rame da linee ferroviarieelettriche e da magazzini in abbandono sono aumentate palesemente e, in questo come in altri business le nazionalità convivono. In effetti quello che sembrava una pratica illecita tipica di ladri dell'Est Europa in realtà è molto diffusa anche tra i loro "colleghi" autoctoni. Ne sono prova gli arresti effettuati  in più occasioni dai Carabinieri. La Compagnia di Modugno ha dato notizia di aver arrestato un 32enne bitontino, deferito in stato di libertà, e un complice minorenne con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso. I due sono stati sorpresi all’interno di una ditta di costruzioni di via Delle Azalee mentre tentavano di asportare cavi in rame

Mentre sempre per restare in tema i Carabinieri della Compagnia di Barletta hanno arrestato un sorvegliato speciale 48enne e deferito in stato di libertà un complice minorenne, entrambi con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso, mentre solo l’uomo anche per violazione degli obblighi. I due sono stati sorpresi all’interno di un’area demaniale denominata «Ex Distilleria» mentre tentavano di asportare alcune parti strutturali in ferro di un forno in disuso, per un peso complessivo di circa 200 kg. La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire e sequestrare nella loro disponibilità un generatore di corrente e un flessibile. 

21.02.2013
Vito Stano

mercoledì 30 gennaio 2013

A spasso con 61 grammi di cocaina: arrestato un uomo per spaccio


I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Barletta hanno arrestato  Michele Divittorio, 46enne del luogo, noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In piena notte, una gazzella dell’Arma, in transito per via Quercia, ha notato l’uomo che camminava sotto un porticato in atteggiamento sospetto, decidendo di sottoporlo a controllo. Insospettiti dal particolare nervosismo da questi manifestato durante tale fase, hanno eseguito una perquisizione personale trovando, nelle tasche, degli involucri in cellophane contenenti complessivamente 61 dosi di cocaina, pari a circa 33 grammi, nonché 130,00 euro in banconote di piccolo taglio, il tutto sottoposto a sequestro.

Tratto in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, il 46enne è stato poi associato presso il carcere locale.