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giovedì 30 aprile 2020

25 Aprile 2020: i sindaci e le celebrazioni via social per la Liberazione dal nazifascismo

Ci siamo quasi, la luce inizia ad affiorare. Come quando senza accorgersene ci si è dati una spinta inaspettata e ci si ritrova sperduti nel buio. Della domiciliazione forzata inizia a manifestarsi la conclusione. Il percorso è pieno di ostacoli, ma la pigrizia mista a rabbia è già pronta a far posto al coraggio di riprendersi la vita, la strada e l'aria. Almeno in Puglia, dove l'emergenza sanitaria è stata prontamente contenuta, il popolo inizia a pestare i piedi per sentirne il passo. Il sapore asciutto della libertà attende di essere consumato di nuovo. Siamo stati bravi a stare a casa, siamo stati fortunati senza dubbio. Intanto il calendario ha fatto il suo corso: il primo maggio è a un passo dal venire, un altro appuntamento solitamente affollato sarà interpretato da pochi in chiave nuova. 
L'esempio istituzionale delle cerimonie per l'anniversario della Liberazione dal fascismo e dal nazismo ha avuto eco in rete: ho seguito quanto alcuni sindaci pugliesi hanno fatto e ho composto uno quadro che mi ha rincuorato. Nessuna delle pagine richiamate ha deluso le mie aspettative: senza distinzioni politiche (a differenza di quanto alcuni politici nazionali vorrebbero rappresentare) il 25 aprile, giornata simbolo della rinascita del popolo italiano e della sua dignità, è una data simbolica e fondamentale del nostro calendario laico e in quanto tale quest'anno è stata comunicata in rete molto più di quanto è stata vissuta nelle piazze e ai piedi dei monumenti. Il virus ha fermato il passo, ma non la volontà di ricordare e trasmettere i valori della resistenza all'invasore.
Da Bari con l'instancabile sindaco Decaro, a Barletta città che può fregiarsi (unica in Italia) della Medaglia d'oro al valore militare e al merito civile per l'opera collettiva di resistenza. Dai centri marittimi a sud del capoluogo Monopoli e Polignano, passando per Conversano città natale di Giuseppe Di Vagno (primo parlamentare italiano vittima del fascismo), ai centri dell'Alta Murgia Altamura e Gravina in Puglia fino ad arrivare ai piccoli centri murgiani e pedemurgiani Cassano delle Murge, Acquaviva delle Fonti, Sammichele di Bari e Gioia del Colle. Ognuno a suo modo, i primi cittadini hanno reso omaggio ai caduti per la Resistenza e hanno trasmesso sui social il loro gesto solitario e simbolico. Non c'è dubbio che ad alcuni risulti più naturale comunicare via social con i propri concittadini e per altri sia più artificioso, del resto non tutti hanno la fortuna di avvalersi di professionisti della comunicazione e quindi si adattano ai tempi che corrono. 
Sta di fatto che facebook (il social network indagato per l'occasione) ha reso possibile l'impossibile: la condivisione di un momento sentito dal popolo italiano, troppe volte bistrattato in tempi di leggerezza di pensiero e rivalutato oggi che la libertà ci appare di nuovo una conquista ardua da conseguire.    

martedì 28 aprile 2020

Presidente Sergio Mattarella solo: la fotografia racconta il cambio di protocollo al Quirinale

Un 25 aprile così non l'avremmo mai immaginato, eppure è quello che ci è capitato di vivere. Celebrazioni a tutti livelli istituzionali in forma ristretta e in alcuni casi solitaria, vedi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, recatosi all'Altare della Patria a rendere simbolico omaggio ai caduti per la Liberazione dell'Italia dal giogo fascista e nazista, salire da solo le scale del monumento. 

«Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 75° anniversario della Liberazione, si è recato all'Altare della Patria dove ha deposto una corona d'alloro sulla Tomba del Milite Ignoto. La deposizione della corona è avvenuta al di fuori di ogni cerimonia e senza la presenza di autorità». (fonte Quirinale.it)

Quest'anno a causa dell'emergenza sanitaria e delle conseguenti restrizioni alla libertà di circolazione, la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stata pianificata senza clamori mediatici. Solo come un qualunque cittadino, il Presidente, simbolo dell'unità nazionale, con la sobrietà che lo contraddistingue, ha percorso la lunga scalinata che conduce al Milite ignoto, simbolo di tutti i soldati che sono morti in conflitto e che non sono mai stati identificati. Deposta la corona commemorativa, il fotografo ufficiale del Quirinale lo immortala ridiscendere la scalinata solitario e pensoso.
Al termine del momento solenne il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, indossa di nuovo la mascherina protettiva. 
Davvero d'impatto le immagini dello scorso anno, quando in assenza di epidemia le celebrazioni per la liberazione vantavano un numero di autorità statali che a rivederle oggi pare un'utopia. 
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta i presenti nei pressi dell'Altare della Patria a Roma al termine della cerimonia in ricordo dei caduti per la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. 25 aprile 2019.

giovedì 25 aprile 2013

25 aprile a Mercadante: organizzazione e sole tiepido per la Liberazione

Agenti del Corpo Forestale dello Stato in bici e a cavallo nella
foresta Mercadante a Cassano delle Murge il 25 aprile
Foto Archivio Vito Stano 
© 2013

Tiepido sole primaverile, traffico scorrevole, forte presenza di agenti del Corpo Forestale, di operai del Settore Foreste della Regione Puglia  e di volontari (Anpana, Pubblica Assistenza, Radioamatori) a fare da sfondo al lungo fiume di auto che ha portato a Cassano delle Murge, presso la foresta Mercadante, circa 5mila persone, arrivate ininterrottamente – ci ha spiegato un volontario dell'Anpana – nel giro di qualche ora sin dalle 9,00 del mattino. Finita l'ora di punta, escursionisti e personale impegnato nei controlli hanno potuto, in modo differente, godersi le ore che dal pranzo "improvvisato" porterà al ritorno a casa previsto per all'incirca per le 18,00. 

Il colpo d'occhio in questa mattinata è stato positivo: gente un po' ovunque, specialmente nelle aree attrezzate per fare pic-nic, molti gli appassionati delle due ruote in giro per i sentieri che saranno trascorsi dai corridori che parteciperanno alla 5° Marathon Foresta Mercadante in programma per il 26 maggio. Positiva la presenza del personale di servizio: per molti escursionisti incrociare agenti della Forestale in bici (come anticipava l'ente Parco in nota l'altro ieri) e a cavallo è sembrato tanto inusuale, quanto curioso; cavallo e bici erano, del resto, anche i mezzi di locomozione di moltissimi avventori. L'emergenza sanitaria è stata garantita dagli operatori volontari dell'associazione Pubblica Assistenza di Cassano delle Murge, durante la mattinata è stato necessario soltanto un intervento: dai volontari è stata assistita una bambina per una lieve contusione, ma niente di grave. Quest'anno a coadiuvare la regolazione del traffico ci sono, come detto, i volontari dell'Anpana (associazione nazionale protezione ambientale naturale), meglio conosciuti come guardie ecozoofile. Insomma sino alle 13,30, per quanto riguarda la festa della Liberazione nella foresta Mercadante, non si segnalano disguidi o problematiche di alcune sorta, anzi.

25.04.2013
Vito Stano 

Liberazione dal nazifascismo: fitto programma a Zona Franka a Bari


«In un momento così difficile della storia repubblicana hai dato con la tua firma, con il tuo crederci fino in fondo, un segnale importante al Paese. E tutti insieme abbiamo evitato che la nostra bella Italia diventasse lo zimbello del mondo. Infatti la regione Lazio (nella figura del neopresidente Nicola Zingaretti) ha bloccato i finanziamenti per la costruzione del monumento della vergogna al criminale di guerra Rodolfo Graziani. Io (come te del resto) mi sono sentita male per quel quel monumento dedicato al gerarca fascista. Non potevo tollerare un affronto simile alla mia regione, al mio paese e alla Costituzione repubblicana. Dai tempi dell'inaugurazione di questa oscenità stavo male e mi impegnavo per il suo abbattimento o riconversione. Poi ho lanciato questa petizione su Change.org e una battaglia di pochi si è trasformata nella battaglia del Paese»

A scrivere queste parole è stata Igiaba Scego, scrittrice somala, residente in Italia, autrice tra gli altri di 'Pecore nere. Racconti', in cui con altre penne migranti di seconda generazione hanno affrontato il dramma del distacco, della non appartenenza fino in fondo tanto alla terre dei padri, tanto a quella ospitante. Igiaba Scego, come ha lanciato qualche giorno fa una petizione on line per scongiurare il finanziamento di un'opera che ricordasse le gesta del gerarca fascista Rodolfo Graziani, ritenuto a giusta ragione un crimnale di guerra già all'epoca del fallimentare momento storico del colonialismo italiano in Africa Orientale e in particolare in Somalia, Etiopia ed Eritrea. La scrittrice ha ottenuto il sostegno auspicato in coincidenza della vigilia del 25 aprile, giornata dedicata alle celebrazioni della Liberazione dell'Italia del giogo nazifascista. «Ora la mia speranza – continua Igiaba Scego – è che questa vittoria possa far scattare qualcosa di bello e positivo nel nostro Paese. Sarebbe bello per esempio che la storia del colonialismo italiano fosse insegnata nelle scuole. Giacometta Limentani, una delle più autorevoli voci della comunità ebraica romana, suggeriva di fare nelle scuole un percorso sul colonialismo simile a quello che oggi si fa sulla shoah. Visite guidate, approfondimenti, letture. Affinché la memoria prosperi nella mente e nei cuori dei più giovani... per sempre»Come non essere d'accordo con questo intento: senza storia non c'è futuro.

E a proposito di futuro prossimo, domani Zona Franka (collettivo barese), organizzerà un intera giornata di eventi per celebrare la giornata della Resistenza sia all'interno di Zona Franka, che, per la prima volta, per strada in via Marchese di Montrone, al civico 80. Il programma prevede: alle 11,30 "Primavera antifascista - La crisi del regime e l'opposizione operaia e intellettuale" presso la Fondazione Rita Maierotti, in via Volpe, n. 4 organizzato dalla CGIL Bari; alle ore 15,00 è previsto lo spostamento delle attività sulla strada antistante Zona Franka, in via Marchesa di Montrone; alle ore 16,00 GUERIILLA KNITTING e SWAP PARTY con Effetto Terra, attività ludiche e banchetti delle associazioni; dalle ore 16, mostre fotografiche a cura dell'associazione CISS e di Andrea Scuteri e Paola Palumbo; alle ore 17,00 reading antifascista con estratti di opere di Calvino, Trilussa e altri; ore 18,00 presentazione del libro 'Voi onesti farabutti' di Simone Ghelli ed esposizione e vendita di libri a tema, a cura di Libreria ZAUM ; alle 20,30 è previsto il concerto 'Live a Zona Franka!' con gruppi emergenti del panorama provinciale barese. 

A Cassano delle Murge, tranquilla (forse troppo tranquilla) cittadina nell'entroterra barese, la giornata della Liberazione del nazifascismo sarà scandita dal vuoto, vuoto che, come ogni anno, riempie le piazze: non una corona di fiori, non un discorso, non una manifestazione è in programma per celebrare la giornata in cui la resistenza partigiana e le truppe alleate hanno riconsegnato dignità all'Italia. Quest'anno la sindaco Maria Pia Di Medio ha emanato «un messaggio» di riflessione sulle sorti politiche del Paese, con un pensiero affettuoso per quel «ragazzo», due volte Presidente della Repubblica, costretto a far i conti con una politica sciatta, timorosa, senza slancio alcuno. 

Il 25 aprile, giornata in cui si celebra la ritrovata dignità del Paese, in molte occasioni istituzionali ha perso quello smalto necessario per tornare a parlare di unità, resistenza e lotta strenua per delle idee di giustizia non ancora saziate a più di mezzo secolo di distanza

25.04.2013
Vito Stano