Apertura
della cinque giorni a Castel del Monte ad Andria. Domani tappa a Cassano delle
Murge (Ba). È appena nato e ha già tante ambizioni: diventare, ad
esempio, momento di dibattito specializzato in Italia sul fronte agricolo e
ambientale attraverso un concetto specifico che richiama poi il Festival in
corso: la ruralità.
L'evento organizzato dal Parco nazionale dell'Alta Murgia
in collaborazione con Legambiente Onlus, si è aperto nel maniero federiciano di
Castel del Monte (presente anche Anna Vella, direttore del castello). Il
battesimo davanti a relatori di prestigio come il professor Jean Marie Martin,
direttore del centro di ricerca d'Histoire
et Civilisation de Byzance che nella sua lectio magistralis ha parlato della ruralizzazione della Puglia
nell'Alto Medioevo e di come i palazzi di Federico II abbiano avuto non a caso
un ruolo particolare nel contesto rurale murgiano.
Preservare il territorio e rilanciarlo è il messaggio
principale che si alza dalla prima delle cinque giornate del Festival della
ruralità (la manifestazione terminerà domenica 12 maggio).
«Abbiamo smentito coloro che pensavano ad una
mummificazione del Parco», ha detto il presidente della Regione Puglia Nichi
Vendola. «Dobbiamo viverlo pensando alla sua difesa e alla sua promozione – ha
aggiunto il Governatore – senza dibattiti ideologici tra mummificazione
dell'ambiente e coloro che hanno un approccio disinvolto sul dovere di
preservare gli ecosistemi».
Non solo tutela, dunque, ma anche sviluppo del Parco
dell'Alta Murgia. Questo significa sostenere tutte le sue potenzialità, quelle
degli imprenditori agricoli ad esempio. «Il nostro obiettivo – ha affermato il
presidente del Parco Cesare Veronico – è analizzare la figura dell'imprenditore
della terra e discutere le tematiche legate alla ruralità. Vorremmo che questo
Festival sia motivo d'orgoglio, migliorando di anno in anno. Ringrazio tutti i
sindaci che stanno lavorando per la comunità del Parco».
Su questa scia anche il sindaco di Andria Nicola
Giorgino: «Diamo un segnale importante a tutti i Comuni del Parco nel segno
della ruralità. È un segnale di unione e di attenzione forte. Un punto di riferimento
per l'intero Mezzogiorno».
Ai primi cittadini si è rivolto il presidente della Bat
Francesco Ventola: «C'è bisogno di promuovere il Parco tra i sindaci e tra le
giovani generazioni perché c'è una sua percezione contrastante, tra chi lo
immagina come vincolo allo sviluppo e chi pensa al Parco come un fatto positivo».
Tra gli altri interventi nella giornata inaugurale quello
del presidente di Federparchi Giampiero Sammuri che ha parlato di «un connubio
forte tra la conservazione della natura e l'agricoltura moderna». E quello di
Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente Onlus: «La scommessa della
ruralità è far capire che l'agricoltura è molto di più della sola produzione di
cibo. L'agricoltura è paesaggio, lavoro, qualità territoriale».
Il Festival della ruralità domani, giovedì 9 maggio, farà
tappa a Cassano delle Murge. Nella masseria Chinunno alle 17 si parlerà di
"Terra, bene comune", con il sindaco di Cassano Maria Pia Di Medio,
Pietro Laureano (presidente dell'Istituto internazionale delle conoscenze
tradizionali Unesco), Luca Colombo (Firab), Pierpaolo Pallara (Inea Puglia),
Antonio Barile (Cia), Alessandro Ambrosi (presidente Camera di Commercio di
Bari-Bat), Mariagiovanna Turturo (Gravina Borderline). Modera
Daniela Sciarra (Legambiente).
Da domani partiranno le escursioni a piedi e in mountain
bike; le mostre itineranti e i laboratori tematici.