Visualizzazione post con etichetta balcani. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta balcani. Mostra tutti i post

venerdì 5 aprile 2013

Italia e Balcani: se ne parlarà stasera a Gioia con Luciano Monzali

L'Adriatico come ponte per unire le terre balcaniche a quella italiana. Venerdì 5 aprile nel chiostro comunale di Gioia del Colle (Bari) si discuterà del tema L'Italia e Balcani: storia di prossimità e di conflitti, con il professor Luciano Monzali del Dipartimento per lo Studio delle Società Mediterranee dell'Università di Bari, che per l’occasione presenterà il volume dal titolo: Il sogno dell’Egemonia: l’Italia, la questione jugoslava e l’Europa Centrale (1918-1941), Le Lettere, 2010. 

Il volume analizza il ruolo dell’Italia negli anni fra le due guerre mondiali segnati dalla fine dell’Impero asburgico, dalla crisi interna russa e dall’indebolimento della Germania che crearono un vuoto di potere in Europa vantaggioso per l’Italia. Il tema scelto per questo primo incontro è di fatto più ampio e incentrato sugli aspetti legati ai difficili rapporti tra l’Italia e la regione balcanica occidentale dall’Unità d’Italia fino al Trattato di Osimo (1974), che segnò formalmente la fine di un contenzioso drammatico e sanguinoso tra Italia e Jugoslavia a proposito del confine tra i due Paesi e diede nuovo slancio alla cooperazione economica a cavallo del confine. Ciò che prima divideva, da allora in poi sembrò unire i due popoli, e l’Italia consolidò in questo modo il proprio ruolo di secondo partner commerciale della Federazione Socialista Jugoslava. Modererà il dibattito Vito Stano, giornalista e appassionato di storia del confine orientale.

Il circolo ARCI Lebowski di Gioia del Colle e l'associazione culturale LaPrimaVeraGioia presentano un Dialogo tra un impegnato e un non so: il titolo dell’iniziativa, patrocinata dal Comune di Gioia del Colle e realizzata in collaborazione con la libreria La Librellula di Gioia del Colle, è una citazione del compianto Giorgio Gaber e costituisce una riedizione di un ciclo di iniziative che nel corso del 2012 ha visto protagonista l'ARCI Lebowski. L'idea alla base dell'incontro non è quella della presentazione unidirezionale, piuttosto un più innovativo e partecipato dialogo tra studiosi accademici e un gruppo di lettura composto da giovani universitari tendenzialmente impegnati sul fronte della promozione civica e culturale. L'idea è che, in una fase delicata per la formazione culturale e politica delle giovani generazioni, questi dialoghi possano favorire e stimolare l’interesse non solo dei protagonisti delle letture, ma anche di chi impegnato non lo è, non lo sarà mai, ma che comunque è a volte mosso da forme di interesse nei confronti della storia politica del proprio Paese.  

I successivi incontri verteranno sui temi della rappresentatività, della storia politica italiana e sull’europeismo, e avranno come protagonisti docenti dell’Ateneo barese, a testimonianza del fatto che l’Università può raggiungere la provincia se il territorio è disposto a mettersi in cammino con il giusto dinamismo.

martedì 5 febbraio 2013

Foibe giuliane: in attesa dell'annuale retorica sui buoni italiani


E come ogni anno ci siamo quasi: la giornata del Ricordo delle vittime delle foibe giuliane. Il 10 febbraio da qualche anno (cinque se non erro) a Cassano delle Murge si organizzano incontri, pseudo convegni, commemorazioni di carattere revisionista, con spiccato accento nazional-patriottico molto caro alla destra missina, figlia della cultura dell'intolleranza e dell'odio del regime fascista. Potrebbe essere facile sbrogliare il nodo della "questione foibe" se soltanto se ne avesse la volontà, ma a quanto pare l'unica volontà che è stata palesata dalle due amministrazioni succedutesi a Cassano delle Murge e in particolare dai due assessori alla Cultura delle ultime due consigliature (Silvio Missoni e Pierpaola Sapienza, entrambi di provenienza Alleanza Nazionale) è quella di ripulire il vestito vecchio dei nonni e padri politico-ideologici. L'amministrazione Di Medio però si è distinta dalla precedente per aver intitolato, non appena eletti, un parco giochi nella zona Sacra Cuore (conosciuta come zona 167) ai  «martiri delle foibe». In quella zona popolare forse pochi sanno cosa sono le foibe e chi ha subito il detto martirio. Forse sarebbe stato più corretto intitolare quel parco alla memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi in due distinti attentati da Cosa nostra: non vi è dubbio che l'apposizione di una targa alla memoria di due servitori dello Stato in una zona popolare, in cui risiedono e che per anni è stata il covo di noti soggetti atti a delinquere, avrebbe avuto un significato più coerente. 


Del resto nei tanti incontri (memorabili quelli organizzati da Missoni e Santorsola in sala consiliare) gli esperti e i presunti storici, chiamati a fare la lezione agli ignari residenti di Cassano delle Murge, erano tutti parte in causa (figli di cosiddetti "esuli" e addirittura repubblichini appartenenti alla X Mas). Mai uno storico (Pupo, Valdevit, Pallante) o un pubblicista (Oliva, Sessi, Giraudo) perché non sarebbe funzionale alla tesi che vuole la destra post-missina (capeggiata dagli onorevoli Fini e Menia) impegnata a sdoganare il peggio della storia nazionale (fascismo e Mussolini inclusi) tentando di far passare anche per legge l'equiparazione dei repubblichini fascisti ai partigiani. La strumentalizzazione politica della storia (messa in moto proprio dalla destra post-fascista in tutto il lungo dopoguerra italiano) viene innalzata da qualche anno a supremo male dai militanti di destra, dimentichi di aver generato con le loro iniziative emozionali e retoriche soltanto confusione. La memoria dei defunti (che non potranno essere mai equiparati per le gesta compiute in vita, in quanto i primi carnefici e e i secondi vittime) è possibile comunque coltivarla grazie alla comprensione storica e non alla continuata e costante strumentalizzazione politica.


A questo proposito segnaliamo una iniziativa organizzata per mercoledì  alle 11,00 presso l'Ateneo barese, nell'aula IV al secondo piano. All'incontro-dibattito sulla "questione foibe". interverranno Student* In Lotta, Andrea Catone, Marco delle Rose.
Nell'aula V alle 16,30 è stato organizzato un approfondimento sui crimini fascisti nei Balcani con proiezione di Fascist Legacy.

05.02.2013
Vito Stano