Visualizzazione post con etichetta arte. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta arte. Mostra tutti i post

venerdì 11 ottobre 2013

Bari. Arte: domenica 13 ottobre chiude in musica la mostra della Belviso

Musica teatro e arti visive si fondono domenica 13 ottobre per la chiusura della personale di Antonella Belviso, ‘Tratti e ritratti’, nella Sala del Colonnato del Palazzo della Provincia di Bari. Per l’ultimo appuntamento, dalle 18,30, previsti l’intervento del ‘Delle Foglie Ensemble’  trio guidato dal cantautore Pasquale Delle Foglie (voce e chitarra), accompagnato da violino e contrabbasso – e, alle 19,30, dell’attore Pietro Naglieri. Anche l’ingresso all’ultimo appuntamento è gratuito. La personale di Antonella Belviso, inaugurata domenica scorsa, si compone di tredici dipinti olio su tela, realizzati in poco più di due anni con l’antica tecnica della grisaglia. E, dallo scorso martedì, la mostra si è arricchita degli scatti del fotografo Amedeo Persi: una fotografia per ogni quadro, a reinterpretare il concetto espresso dall’autrice. Tra le altre opere è possibile ammirare anche il quadro ‘Il vecchio e il cane’ col quale la Belviso ha vinto il premio ‘Porta d’Oriente in Arte’.

Barese, pubblicitaria e pittrice, Antonella Belviso realizza i suoi dipinti in stile figurativo, utilizzando l’antico metodo della grisaglia, appreso frequentando la bottega di Filippo Cacace, allievo di Riccardo Tommasi Ferroni. I volti ritratti dall’artista sono un concentrato di espressività. Grazie alla tecnica utilizzata, ai chiaroscuro e alla profondità donata da questo antico metodo, le emozioni dei soggetti ritratti riaffiorano attraverso le pennellate. La cura nella scelta dei protagonisti e le capacità dell’artista si fondono per rendere unico ogni dipinto. In ogni quadro la luce viene fuori dal sapiente uso dei colori e dalla loro sovrapposizione. Ogni volto dipinto è una storia a sé stante, una vita che andrebbe raccontata e che incuriosisce lo spettatore. Un momento di vita vera, non la riproduzione di un’immagine. L’opera è anche proiezione dell’artista, che nell’autoritratto esprime il suo momento di ricerca più alto: la sua immagine femminile diventa simbolo delle donne e della loro consapevolezza storica. In questi quadri, soprattutto, il chiaroscuro marcato è espressione delle contraddizioni dell’uomo e della donna moderni.

martedì 23 luglio 2013

What you see, is what you get - VIDEO EXPOSITION OPEN DAY

Per chi l'avesse persa, soltanto per i lettori di Murgiambiente un video dell'inaugurazione della mostra What you see, is what you get curata da Joe Pansa e Domenica Nasa.


Dopo la presentazione dei due libri di Daniele Di Maglie, l'associazione culturale 'il Paese delle bambole rotte' ha promosso un momento più strettamente artistico.

L'esposizione sarà accessibile nelle ore serali fino al 31 luglio.

23.07.2013
Vito Stano

lunedì 15 luglio 2013

What you see, is what you get: mostra d'arte da giovedì 18 a Cassano

What you seeis what you get dà avvio alla stagione d’arte che l’associazione ‘il Paese delle bambole rotte’ intende promuovere a Cassano delle Murge.

La mostra d’artecurata da Joe Pansa e Domenica Nasa, raccoglie opere fotografiche e non solo,  e sarà inaugurata il giorno 18 luglio alle 20,00 a Cassano delle Murge presso la sede dell’associazione culturale ‘il Paese delle bambole rotte’ in piazza Garibaldi al civico 47.

Prosegue con questo evento il percorso autonomo e alternativo dell’associazione ‘il Paese delle bambole rotte’. L’esposizione resterà aperta al pubblico dal 18 al 31 luglio durante le ore serali.

Ufficio stampa
‘il Paese delle bambole rotte’
Info e contatti:

bambolerotte@gmail.com



venerdì 12 luglio 2013

È tutto un gioco: personale di Vincenzo Mascoli a Cassano delle Murge

Il Comune di Cassano delle Murge, nell’ambito del progetto 'Cassano Cultura 2013' predisposto dall’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con 'Enkomion – rivista trimestrale di Storia Letteratura e Arte', la casa editrice 'Messaggi edizioni', l’associazione ‘Presidi del Libro’ di Cassano delle Murge e il gruppo ‘CaP – onlus tradizioni folkloristiche’, organizza la mostra d’arte contemporanea ‘È tutto un gioco’, personale di Vincenzo Mascoli, la cui inaugurazione avrà domenica 14 luglio alle ore 19,30 presso la pinacoteca civica.

Presentano Maria Pia Di Medio, sindaco; Pierpaola Sapienza, assessore alla Cultura; Nicola Surico, editore e direttore di Enkomion; Giovanni Carlo Labianca, critico d’arte; Massimo Nardi, art director

La pinacoteca civica di Cassano delle Murge, a partire da domenica 14 luglio, ospiterà le eversive opere di Vincenzo Mascoli nella splendida cornice del palazzo Miani-Perotti, nuovamente protagonista dell’estate nel territorio murgiano.

Décollage e stralci di pubblicità sono le allegorie adottate dall’artista Vincenzo Mascoli per ritrarre la personale visione della realtà ai limiti della fredda cronaca. Il medesimo fil rouge che contraddistinse gli artisti della pop art, movimento britannico che ha innalzato a effigie di se stesso la ‘Campbell’s Soup’ di Andy Wharol, in cui marketing e vita quotidiana sono mescolati e resi irrimediabilmente inseparabili.

Vincenzo Mascoli, nato a Corato (Ba), si è laureato in Scenografia e specializzato in Pittura. La sua carriera artistica vanta già numerosi premi e mostre personali e collettive in giro per l’Italia e per il mondo, tra le quali citiamo ‘La strada con la valigia’, del 2008, alla National Accademy di New York;  ‘L'Arte in Viaggio’, del 2010, nella Galleria Belle Arti a Barcellona; ‘Metafisica a Sud’, evento collaterale a ‘Giorgio De Chirico - Mistero e poesia’, in corso nel Castello Aragonese di Otranto, dal 10 luglio al 29 settembre 2013.

Lorenzo Madaro, giornalista de ‘La Repubblica’, ha descritto la tecnica  del Mascoli quale «procedimento di accumulo di porzioni di carta da giornale, da cui emerge una visione sfaccettata del mondo, mediante un dialogo continuo con le reliquie della comunicazione visuale: quotidiani, carta patinata delle riviste, loghi riconoscibili della pubblicità, una commistione esemplare tra parola e immagine, segni talvolta non identificabili nella loro interezza, perché associati ad altrettanti squarci di vita sociale e politica della contemporaneità».


La mostra d’arte contemporanea ‘È tutto un gioco’ di Vincenzo Mascoli sarà aperta al pubblico dal 14 al 28 luglio, dal lunedì al sabato, ore 9,30 – 12,30 / ore 17,30 – 21,00; la domenica invece dalle ore 17,30 – 21,00.

(fonte Edi Communication)

venerdì 5 luglio 2013

Light experience: Spagone ospite di 10x10 alle Officine culturali di Bitonto

Il 3 maggio, nella sala convegni del laboratorio urbano delle Officine Culturali di Bitonto (Ba), è partito il progetto culturale 10x10, dieci artisti per dieci mesi, seconda edizione, proposto e riformulato da Amalia di Lanno. 

La nuova edizione in programma da maggio a dicembre presenta una nuova dinamica espositiva in termini di maggiore coinvolgimento del territorio e del singolo fruitore.

10x10, ripercorrendo l’iter di sperimentazione della prima edizione, offre la possibilità a giovani artisti di poter esporre un progetto personale negli spazi espositivi delle Officine Culturali di Bitonto. I creativi che desiderano partecipare a 10x10, possono proporre una progettualità che, previa analisi e valutazione, potrà essere inserita nel calendario della manifestazione.

Agli artisti interessati è richiesto un abstract progettuale (idea e immagini lavori) da inviare all’indirizzo di posta del referente del progetto 10x10: 
Amalia Di Lanno - amalia.dilanno@libero.it
info 10x10: https://www.facebook.com/10x10DieciArtistiPerDieciMesi?fref=ts

Il progetto 10x10 seconda edizione è realizzato nell'ambito del 'Concorso di idee per la selezione e il finanziamento di nuovi eventi culturali innovativi' del progetto Officine Culturali - Centro Culturale di Eccellenza, che ha avuto accesso al finanziamento regionale per il 'Sostegno alla gestione di Spazi Pubblici per la creatività giovanile'.

Terzo progetto espositivo: 'Profumo di Luce' di Giulio Spagonea cura di Amalia Di Lanno.

Poiché gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all'orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo.
Patrick Süskind

Profumo e Luce, essenze intangibili eppure fondamentali bisogni dell’esistenza. Il profumo legato alla memoria, al vissuto, all’emozione e la luce, primo saluto alla vita a cui sempre aneliamo, ritorno a uno stato di pura grazia, di verità dimenticata. Dall’idea di rappresentare ed esprimere invisibili necessità nasce il progetto PROFUMO di LUCE di Giulio Spagone. La fotografia del nostro è parte integrante di molteplici espressioni, un dialogo continuo con l’arte nella tua totalità che si esplica nella diversità di linguaggi contemporanei. Sempre performativo nelle sue creazioni Spagone ritiene il mezzo fotografico parte di un percorso esperienziale all’interno del quale differenti discipline artistiche, dalla musica al video, dal teatro alla danza, si integrano offrendo al visitatore una visione di armonia in cui ci si sente pienamente partecipi.

Il lavoro di Giulio Spagone nasce dalla continua ricerca e sperimentazione di modalità interpretative ed espressive che rendano ‘forma’ a un personale immaginario. La luce è ciò con cui comunica naturalmente, attraverso la tecnica del light painting l’artista diviene tutt’uno con l’opera, parte integrante della creazione, al suo interno mette in gioco se stesso, fa luce e, al contempo, si illumina, l’immaginazione si alimenta di nuovi sensi, l’odore compenetra il corpo, il profumo è di luce, di ricordo che prende vita e si fa arte.

'Profumo di luce' è un esperimento emozionale, l’immagine diviene desiderio, voglia di luminosità che inebri l’animo, luce come bisogno di verità e bellezza. Giulio Spagone è un lirico creativo che sperimenta e si sperimenta, danza con la luce, la insegue, si nasconde, si lascia trovare e poi fugge nel buio. La fotografia mediante il light painting assume nuove dimensioni, si trasforma, è teatro, è danza, è poesia, tutto è dinamico, l’artista si muove, descrive un cerchio, una linea, illumina un corpo e lo interpreta, inizia un disegno poi solo luce nell’ombra ma anche se flebile è la sua luce, la vede e la sente, nell’atto di creare è nel centro, sente più intenso il profumo, dapprima resiste ma poi è dentro, nel profondo osserva creativo quel Sé, inizia la pratica dell’ascolto, del vedere, del sentire. Al centro del cerchio della sua creazione si sente parte di una totalità, l’animo risplende, finalmente si apre a ciò che il nostro chiama ‘luminose vibrazioni’, onde interiori che rendono l’arte un’esperienza unica.

Le opere che Giulio Spagone presenta in questo percorso fanno parte di un progetto di Luce più ampio, un iter in fieri in cui vita e arte rappresentano esperienze performative continue e congiunte, la partecipazione e l’impegno totale risultano per il nostro predisposizioni essenziali al fine di comprendere e apprezzare il valore di entrambe e sentire profondamente profumo di luce.

Stasera, 5 luglio, alle ore 20,00 Giulio Spagone sarà lieto di condividere un live show di light painting. Fotografia e danza si incontreranno in una originale coreografia per dar luce ad una esperienza performativa.

PROFUMO di LUCE | Giulio Spagone
a cura di Amalia Di Lanno
dal 28 giugno al 17 luglio 2013
Inaugurazione 28 giugno 2013, ore 20.00
5 luglio 2013, ore 20.00: Light experience

Orario visita:
dal lunedi al venerdi
9.00 - 21.00

Info e contatti:
Officine Culturali di Bitonto
Largo Gramsci, 7
70032 Bitonto (Ba)
www.officineculturali.it
info@officineculturali.it

Media Partner del progetto 10x10: Ilsitodell'arte


Tutte le espositive in programma da maggio a dicembre 2013 saranno documentate da un reportage video-fotografico a cura di Rosaria Pastoressa.

mercoledì 27 febbraio 2013

Emanuel Pimenta racconta John Cage all'Expo Arte di Bari dall'8 marzo


La mostra evento Emanuel Pimenta for John Cage è parte integrante dell’Expo di Bari. È stato possibile realizzare questa mostra collaterale grazie alla precisa volontà di due sensibili operatori culturali:  il direttore dell’Expo  Arte  Amedeo  Demitry  e  il  gallerista  Ninni Esposito.  L’inedita  e storica manifestazione nella sua complessità dona lustro alla città di Bari.

Dopo aver attraversato 28 Paesi nel mondo con dierenti formule espositive, la magistrale mostra evento Emanuel Pimenta for John Cage, dell’artista compositore Emanuel Dimas de Melo Pimenta al Castello Svevo di Bari, chiude le manifestazioni del Centenario della nascita di John Cage, il più  singolare  compositore  del  XX  secolo. L’omaggio  è  iniziato  a  New  York  il  12  marzo  2012. L’evento è un unicum storico, che, se pur con delle dierenze, ricorda in parte la mostra Il Silenzio della Musica e l’omonimo libro (Charta Ediz. Mi) dell’artista compositore Emanuel Pimenta realizzata per l’apertura del Museo MART di Rovereto il 7 marzo 2003. Nella mostra evento di Bari sono presenti opere inedite di Pimenta, video, musica, preziosi documenti storici e immagini fotografiche, uniche e rare, che raccontano la particolare vita privata e di lavoro di John Cage nel suo famoso loft di New York: il teatro virtuale, il luogo del silenzio e dell’ascolto. Il rifugio di un universo creativo, spirituale e umano. Nell’esterno del Castello Svevo la mostra si avvale della creatività dell’artista che, attraverso composizioni sonore accompagnate da visioni surreali, rendono suggestivo l’intero habitat mentre all’interno del Castello visualizza al  pubblico l’incontro tra due uomini: Pimenta e Cage, che, pur nella diversità generazionale e nelle dierenze ambientali, sono legati da un destino comune che sconfina da ogni volontà individuale e va a toccare l’ineluttabilità della magia della musica.

Questa storica mostra Emanuel Pimenta for John Cage è stata realizzata grazie alla profonda visione dell’arte internazionale di due insigne personalità della cultura: la direttrice del Castello Svevo Anna Maria Lorusso Bolettieri e il professor Salvatore Buonomo, soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici per le province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia. A questi due autorevoli e sensibili personaggi è rivolta ammirazione e gratitudine.

La conferenza dal titolo John Cage ascoltare il Silenzio si terrà presso l’auditorium del Castello Svevo alle ore 21,00. Interverranno Pilar Parcerisas, Emamuel Pimenta e Lucrezia De Domizio Durini, personaggi che nel loro iter di lavoro hanno vissuto con dierenti approcci il seducente viaggio di interrelazione tra il grande maestro e il compositore mediterraneo, come Cage soleva chiamare il suo amico Pimenta.

Per l’occasione viene pubblicato un giornale, che attraverso immagini fotografiche e prestigiosi saggi verte ad una maggiore diusione pedagogica e informativa.

Evento:

Emanuel Pimenta for John Cage
a cura di Lucrezia De Domizio Durini

Castello Svevo - Piazza Federico II di Svevia, 4 - Bari
8 marzo 2013 h 21,00

Segreteria Expo Arte - Piazza A. Moro, 22 - 70122 Bari - Infotel/fax +390809645445

Amalia Di Lanno
Responsabile Social Media Communication
email: ustampa@artiamo.org

martedì 18 dicembre 2012

Tra sogno e realtà: Beppe Labianca scalda il palazzo Miani-Perotti


Il vernissage  l'ho mancato ahimè, ma il sogno di Beppe Labianca mi ha catturato comunque, stamane. Ho fatto qualche scatto alle opere del maestro, perché molti non andranno a vederla di persona, ma anche e soprattutto perché mi hanno emozionato. Poi devo confessare anche una curiosità. Ho avuto l'opportunità di leggere con la calma dovuta i segni delle opere, i dettagli nelle opere. E poi ho anche avuto l'occasione di sentire il parere di alcune persone non addette ai lavori, le cui osservazioni ho trovato molto interessanti e che mi piace riportare: «la mostra è bella - mi dicono con grande umiltà -, però... quelli al piano di sopra sono un pò volgari». 

Beppe Labianca, opera in mostra - Foto Archivio Vito Stano
Interessante osservazione, mi incuriosisce. Concludo il giro al piano terra e prendo le scale. Gli occhi sono rapiti, le sculture su «ferro arruginito» sono incredibili, il barbiere che taglia i capelli... sono senza parole. Proseguo. Il blu del mare, l'azzurro dell'acqua che scorre e di colpo il buio: i ritratti di famiglia sono inquietanti, è un incubo. Sono senza fiato. Il viaggio è ancora lungo, aspetto con crescente curiosità la pietra dello scandalo, l'opera «volgare». Non aspetto altro, penso a Margherita Ragno e alle sue donne e sorrido. Ci sono, a destra i quadri di carattere religioso-votivo tesoro della pinacoteca civica e a sinistra l'arte contemporanea, il sogno realizzato di Beppe Labianca. Intravedo qualcosa. Non distinguo, ah sì, adesso sì. Corpi nudi. Organi genitali femminili. Sorrido e penso alla volgarità. Di queste opere rubo solo alcuni particolari, di una (quella qui sopra) ne rapisco la totalità, la trovo così naturale e, ripensando al concetto di volgarità, penso alla tv, ai programmi del pomeriggio e del pre-serata che guarda annoiata mia nonna e tante altre mamme e nonne italiane. Scendendo mi imbatto di nuovo nel mio interlocutore e commento: «un amico artista (un tale Massimo Nardi) mi disse un giorno 'davanti a un'opera se senti qualcosa non farti altre domande, sai già se ti piace o no'». Come dargli torto. Non posso che condividere appieno questa massima e sentitomi appagato, lascio il silenzio del sogno per imbattermi di nuovo nella realtà. Quella quotidiana 'sta volta. 

Beppe Labianca, opera in mostra - Foto Archivio Vito Stano
Già dimenticavo, il centauro. Bellissimo e imponente, ma anche ironico. I tratti del viso, come in altre opere, rammentano l'autore e questo lo trovo geniale, come il regista che si ritaglia una particina piccola piccola nel film che dirige. Questa è indubbiamente la mostra più bella di sempre. Resto dell'idea che bisogna guardare in modo bilanciato tanto alle sagre quanto all'arte e la cultura in senso stretto e classico. Senza retorica penso che come non tutti visiteranno questa o altre interessantissime mostre, allo stesso modo non tutti scenderanno in piazza per la sagra tal dei tali. Nell'alveo del giusto compromesso tra arte e cultura e sagre popolari-marketing territoriale personalmente parteggio convintamente per la cultura e l'arte intese senza cibi nei dintorni. Poi festeggio la presenza di Beppe Labianca nella ancora in fasce pinacoteca di Cassano delle Murge, specialmente se penso che l'artista non ha percepito nessun tipo di compenso (stante all'Albo pretorio comunale), così come il curatore del resto. Potrebbe sembrare un'altra storia, ma invece sono convinto che sia sempre la stessa storia. Mi piacerebbe leggere in una delibera di giunta impegni di spesa per la pubblicazione di un libro da distribuire gratuitamente o di altre forme di investimento in cultura allo stesso modo (e quantità) delle sagre tradizional-mangerecce. 

Ma tantè. Credo che per l'arte, così come per il cibo, sia soltanto una questione di gusti.  

18.12.2012
Vito Stano



(video canale Massimo Nardi youtube.com )