sabato 28 maggio 2011

Cartolina da Cassano delle M(ucche)


“Il fenomeno è da tempo all’attenzione di questa Amministrazione. Abbiamo come sempre seguito le norme in materia e le procedure previste dalle leggi. Nel caso in questione, e in particolare sul materiale abbandonato in via Sant’Antonio Abate, preciso che gli uffici preposti e il comando di Polizia municipale hanno segnalato la presenza dei lastroni all’Azienda sanitaria locale oltre che al mio ufficio”.


Per chi non avesse capito si parla di eternit o presunto tale, come afferma il sindaco Maria Pia Di Medio in una nota diramata dall'ufficio stampa comunale. “La Asl - spiega il sindaco – è l’autorità inizialmente preposta a verificare se il materiale ritrovato è composto da eternit o da semplice cemento. Qualora le analisi dei tecnici dovessero verificare la presenza di elementi nocivi alla salute, in quel preciso istante si avvierebbero le procedure di rimozione dei lastroni da parte di una ditta specializzata per la rimozione e a carico della stessa Asl”.


“Allo stesso tempo – dice ancora il sindaco – la Polizia municipale è impegnata per risalire agli autori degli abbandoni di qualsiasi rifiuto per strada, a prescindere dalla loro natura. Non escludiamo che possa trattarsi di gesti compiuti anche da non residenti che, nel passaggio sul nostro territorio, abbandonano rifiuti per strada. Si deve sapere che tali azioni incidono sulla salute pubblica e si riflettono anche sulle casse pubbliche per i numerosi costi che si sostengono per il recupero del materiale abbandonato”.


In questo trambusto mediatico e sanitario non posso che pronunciare il mio più sentito ringraziamento per la posizione di dubbio del sindaco, poichè sono convinto che ciò che è stato segnalato e ritenuto abbandonato da incauti sia in realtà un'altra delle opere del facinoroso artista, di cui avevamo smarrito i passi e non il nocivo eternit. E' chiaro altresì che non sia opera di cittadini locali, perchè altrimenti avremmo dovuto ricevere le visita del direttore della Biennale di Venezia Vittorio Sgarbi e pare che così non sia stato...


Dunque dopo mesi di silenzio il fantasma è tornato a farci visita! Siamo felicissimi e speriamo che le indagini del locale comando di Polizia Municipale non riescano a scovare il "colpevole" per ovvi motivi di immagine dello stesso, che evidentemente tiene al suo anonimato.


Purtroppo nel nostro piccolo centro murgiano il vento dell'arte contemporanea soffia a tratti, la nostra speranza è che gli amministratori locali e gli organi di informazione capiscano finalmente il valore di dette opere, interrompendo per sempre questa barbarie mediatico-giudiziaria.


28/05/2011

Vito STANO






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