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sabato 15 maggio 2021

Riflessioni. La notte delle fallas: tra '68 in tv e lavaggio delle strade a cura del Signore del piano di sopra

di Vito Stano

La pioggia sul metallo
Ieri sera ha piovuto. Pioggia a catinelle (si potevano ascoltare, nel silenzio del fine giornata, le gocce cadere ritmicamente sulle superfici di metallo). Una bella immagine non credete anche voi? Però sarebbe riduttivo utilizzare questo spazio per segnalare che ieri sera ha piovuto. Ebbene la pioggia è arrivata dopo, appena qualche minuto dopo una meraviglia per gli occhi: i fuochi d'artificio. Io non ne sono mai stato appassionato, neppure da piccolo, anche in occasione della festa patronale ci andavo a guardarli seduto sul muretto a testa in su per tracannare l'ennesima birra e tirare ancora un po' la notte.

Il '68 alla tv
Ieri sera invece (ed è la segnalazione che vorrei fare) c'era un documentario su Rai Storia, pensato e montato da un autore brasiliano (che raccontava del 1968: l'anno della rivoluzione culturale un po' qua e un po' là nel mondo) che sarò costretto a rivedere in piccola parte proprio a causa dei botti di fine giornata. Perché poi non si dovrebbero sparare i botti la notte del 14 maggio? Tra un po' riapre tutto, si profila un'estate col botto appunto. Quindi io dico che ci stanno. Danno movimento. Marinetti avrebbero approvato. Dannunzio avrebbe criticato l'assenza di pubblico sui balconi. Ma tant'è non si può avere tutto (o tutti). Occorre fare l'esercizio preferito degli anziani di una volta: accontentarsi. E io , modestamente, mi accontento.

I razzi di Hamas a casa tua 
In ogni caso per chi li avesse persi nel sonno di una noiosa nottata qualsiasi, potete guardarli qui: e se chi vi starete chiedendo chi e perché li ha lasciati volare verso il cielo nero non sperate di avere risposte. Ma possiamo elencare qualche ipotesi. Forse vi sfugge che, nonostante il periodo pandemico (si dice così ora, è un trend) si stanno celebrando numerosi matrimoni (non so quanti di preciso, la passione per la statistica viene e va) lo letto nelle pieghe dell'Albo pretorio comunale (on-line). Dunque potrebbe essere che la troppa felicità di una figlia data in sposa ha fatta schizzare in cielo qualche razzo. Oppure a proposito di razzi e missili: a volerla fare geopolitica e nonostante il periodo pandemico, a Gaza, come se la Storia fosse ripiegata su stessa, è tornato tutto alla normalità di sempre: la guerra di uno Stato contro un popolo senza Stato. 

Quindi non ci lamentiamo di tre o quattro batterie di fuochi d'artificio, anche se non autorizzati. Meglio quelli che sono belli a vedersi e non i razzi di Hamas o i missili sganciati dagli aerei sulle teste dei palestinesi intenti a placare il pianto dei figli piccoli svegliati dal frastuono degli aerei buoni solo a sganciar bombe. 

Il diritto alla pensione
Del resto, si sa che qui da noi nella bassa di Cassano delle M(ucche), accadono cose da «paese della libertà»: è risaputo che quando qualcuno finisce di scontare una pena detentiva le persone care abbiano voglia di festeggiare. E fin qui tutto normale. Ovviamente non è che si può chiedere l'autorizzazione all'Ente, quindi chi fa da sè per tre. E sì che da quando studio diritto penale (e non solo) per entrare finalmente nei ranghi della Pubblica Amministrazione (e rimancerci incollato fino alla pensione) mi interesso a fenomeni del genere. Ma si sa che le passioni sono volatili, quindi niente lungaggini. Del resto (II) si sa che studiare non guasta mai e magari mi ritrovo delle competenze utili per un futuro in politica. Si sa (sono molte le cose che si sanno) che i contenziosi in politica sono tanti, servono gli avvocati per dirimerli e altri ne servono per consigliare le scelte corrette. Quindi il diritto bisogna studiarlo e lo sa anche chi ci prova e non ci capisce niente e prova, con annuncio su gruppo facebook dedicato, a rivendersi il libro del concorso all'Arpal nonostante tra poco usciranno le date della prova preselettiva. Non molliamo, ce la faremo.

Il parco delle foibe 
In ogni caso, visto che lo spettacolo è stato preparato e consumato nel parco giochi dedicato ai martiri delle foibe (intitolato dall'Amministrazione Di Medio durante il precedente quinquennio per rimarcare il carattere ideologico della stessa), magari approffittando del lunedì e dello spettacolo dei fuochi, gentilmente offerto alla notte, la gentilissima sindaco e la sua cerchia di collaboratori potrebbero decidersi di inviare qualcuno armato di scope e palette, guanti in lattice e secchiello per fare una pulizia profonda del succitato parco, che frequentato da decine e decine di bimbi (come diceva l'indimenticabile compagno Niki Vendola imitato dal favoloso Checco Zalone) è decisamente sporco: non solo nei giardini utilizzati per far pascolare i cani ma anche nei camminatoi interni. 

Non manca niente, ma proprio niente: vetri rotti, mascherine, carte e cartacce, cicche di sigarette, plastiche varie e altre zozzerie. Certo io sono di parte, perché lo frequento e perché sono convinto che, almeno e prioritariamente, i luoghi frequentati dai bimbi e dalle bimbe dovrebbero essere puliti e sicuri. Lo so anche voi che abitate in altri quartieri vorreste un parco vicino casa, lo immagino. Ma così, ad oggi, non è. Quindi se volete potete scendere a valle (nella bassa Cassano) e godere anche voi. Le fortune dobbiamo e possiamo condividerle. Del resto con questi chiari di luna bisogna sapersi accontentare.   

venerdì 24 luglio 2020

Sbronza di bellezza, risveglio da racconto distopico: carabinieri arrestati nel Bel Paese

La sbronza e il rimedio
Il caldo di luglio appiccica. E se ripenso alla notte a cui sono sopravvissuto, beh è meglio che non mi esprimo. Seguendo la regola dell'alcoolista festaiolo, torno lì dove ho preso la sbronza (da film) la notte precedente: accendo la tv, la usb è ancora inserita. Cerco il titolo, trovato. Baraka, film documentario tutto musiche e immagini. E che immagini! Mi accomodo e... che meraviglia! Fotogrammi che sorprendono per unicità e bellezza accompagnati da musiche sognanti. Un soffio e il film è finito. Bellissimo, unico. Ne scrivo via chat ad un amico, entusiasmante a dir poco.

La scoperta e lo sconcerto
Su questa onda torno per qualche secondo alla realtà (SkyTG24) e tutto cambia, la realtà è un puzzo confuso. Un orrendo sacchetto maleodorante, stracolmo e rotto. La notizia del giorno è l'arresto dei carabinieri a Piacenza. Provo disgusto profondo. Almeno l'Arma dei Carabinieri no! Non passa molto che, tra sconcerto e voglia di essere smentito, condivido la notizia via chat privata. Altro che smentita! Mentre mi affannavo davanti alla tv, avevo ricevuto il link della stessa notizia. 

Cerco conferma sul sito dell'Ansa.it e mi pare di vederla a sinistra, clicco e attendo: apre e di nuovo sconcerto. Leggo e sudo. Di nuovo vergogna. La notizia che sto leggendo non riguarda i carabinieri di Piacenza, ma il maresciallo di stazione del mio assolato paesino pigramente adagiato sulle basse alture murgiane. Cosimo Maldarizzi è accusato, riporta il sito dell'Ansa, di peculato, depistaggio e omessa denuncia da parte di pubblico ufficiale. Una storia lontana da quelle dei suoi colleghi di uniforme emiliani, pare infatti che si sia trattato di una cisterna non riconsegnata al legittimo proprietario, ma ad un gestore di un noto agriturismo della zona già conoscente del maresciallo. Insomma una storia che il caldo di questi giorni potrebbe fare andare in putrefazione.

Il carteggio via chat
Via chat possono consumarsi le migliori conversazioni, si sa. Le parole restano e quindi l'interesse nell'atto di scriverle è palese. Verba volant si sa, i messaggi di messanger invece no. 

Un invito alla responsabilità è una cosa che sembra banale e invece credete a me, non lo è affatto. In sintesi scambiando qualche battuta in privato sostenevo che i carabinieri hanno scelto in tutta libertà di seguire una strada onorata e piena di innegabili rischi. Hanno assunto una decisione. Molti altri, e non mi riferisco solo a chi fà del crimine la sua quotidiana professione, non hanno avuto grandi possibilità, hanno scelto di impegnarsi in impieghi più o meno rischiosi, più o meno in vista all'interno della comunità. Per questo leggendo i commenti (inevitabili) sui gruppi di facebook (ne ho visto uno in particolare) resto basito e non posso che provare vergogna. Sì, vergogna per un dileggio dell'uniforme e più in generale dello Stato a cui tutti proviamo a tendere idealmente e fattivamente nelle nostre azioni quotidiane. 

Il mese di luglio dell'anniversario della strage di via D'Amelio, in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. Il mese di luglio dell'anniversario della morte di Carlo Giuliani, ucciso da un carabiniere e poi schiacciato dall'auto di servizio durante le proteste al G8 di Genova nel lontano 2001. E chissà quanti altri anniversari vicini e lontani. Alcuni più longevi nella memoria collettiva (come il caso Cucchi) e altri fossilizzati soltanto nella memoria privata. Intanto nella canicola estiva non altro che sconcerto e schifo. 

Almeno i carabinieri no, altrimenti il senso della Stato e la cultura della legalità dove vanno a finire?

In ogni caso l'ordinamento giudiziario prevede due gradi di giudizio di merito, più il vaglio finale della Cassazione sulla forma. Anche se la gogna mediatica è già a pieno regime, non dimentichiamo la forma democratica su cui si fonda il nostro Paese. Tutti innocenti fino alla sentenza definitiva. 

lunedì 18 maggio 2020

Consiglio comunale in videoconferenza: riparte la vita cittadina seppur soltanto via internet

Il 22 maggio sarà celebrato il primo Consiglio comunale in videoconferenza, l'avviso è pubblicato sul sito del comune.cassanodellemurge.ba.it. 
I punti all'ordine del giorno saranno sei, tra i quali l'ultimo è il più curioso: il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. 
Una sorpresa, almeno per chi scrive. Non avrei mai immaginato tanta sensibilità e invece devo ricredermi ancora una volta. Come quando dissi (in forma strettamente privata) che era una pessima idea permettere ai commercianti di generi alimentari di venire dai centri limitrofi in piena emergenza Covid-19 per vendere i loro prodotti al mercato settimanale di Cassano delle Murge: dopo quattro settimane di fila ho appurato, con soddisfazione, che lo svolgimento del mercato nelle piazze Tagariello e Merloni è stato un successo. Distanze rispettate e agenti di polizia locale sempre presenti. Chissà cosa ne sarà di queste certezze per la salute pubblica dalla prossima settimana?
 

martedì 31 dicembre 2013

Cartoline da Cassano delle M(ucche). Luminarie da favola: Cassano invidiata da tutti

Il Santo Natale è passato e con esso anche le scorribande dei babbi in vespino.
Dalle desolate alture oliveggianti del paesello murgiano mi sento di augurare a
tutti coloro che amano le festività natalizie, sia per scopi commerciali sia per attaccamento
alla fede religiosa, una illuminazione degna di tale nome. La penosa cinta luminosa
che avvinghia il balcone del palazzo comunale e la torre civica danno, anche se non
ce n'era bisogno, l'ultimo tocco da maestro ad un affresco deprimente e ammuffito.
Tanti saluti ai più piccoli e speriamo che la cartolina arrivi prima della fine dell'anno! V.S.

sabato 28 dicembre 2013

Cartoline da Cassano delle M(ucche): alle porte del 2014, resistono le cattive abitudini

Saluti a tutti per le festività appena trascorse dal piccolo ma bello paesino murgiano. Ad allietare le caotiche giornate invernali i tranelli delle strade: su una bretella della mai conclusa circonvallazione una transenna si segnala come segnale di pericolo. Ma, come registrato in più occasioni, essa stessa è un pericolo per gli automobilisti, i quali, a causa della mancanza di illuminazione, la vedono soltanto all'ultimo momento, rischiando di impattarci contro. Speriamo che la signora dell'epifania regali migliorie per il nuovo anno. V.S.

martedì 14 maggio 2013

'Porta a porta' con cassonetti diversi dal previsto: mezzi da immatricolare

Il nuovo servizio è partito ieri, 13 maggio, dopo manifesti divulgativi e adesivi informativi sui cassonetti, alcuni incontri pubblici, qualche conferenza stampa e alcune riunioni tra le parti sociali interessate (imprese e sindacati) ed esponenti dell'amministrazione comunale. Ma qualche intoppo c'è e si vede: a parte i molti vecchi cassonetti ancora per strada, stracolmi come sempre,  ciò che si nota, anzi ciò che non si è visto sono i nuovi mezzi necessari per raccogliere le frazioni differenziate, che a quanto pare non sono ancora nelle disponibilità del gestore del servizio. In effetti gli operatori ieri e stamattina hanno fatto il giro di raccolta utilizzando i vecchi mezzi, poiché i nuovi (camion da 35 quintali e i camioncini), dopo una presa visione il 1° maggio da parte dell'amministrazione comunale e degli operatori, sono stati portati via per essere immatricolati; su questo punto stamane abbiamo chiesto delucidazioni all'assessore all'Ambiente Carmelo Briano: il quale ha confermato l'assenza a tutt'oggi dei mezzi e ha precisato che nel pomeriggio avrebbe fatto un sopralluogo presso il capannone della Murgia Servizi Ecologici alla zona industriale per verificare lo stato delle cose. Ma questa non è l'unica mancanza strutturale: mancano ancora le presse, dovrebbero essere cinque una per ogni frazione, che servono per pressare appunto la materia all'interno dei cassoni-conteiner, che una volta pieni vengono trasportati agli impianti di destinazione: al momento si sa che plastica e vetro andranno a Molfetta, l'organico alla Tersan di Modugno. A nostra domanda specifica l'assessore Briano ci ha confermato l'assenza delle presse e ha aggiunto che intanto due di esse sono state rubate dal deposito della Tra.de.co. ad Altamura.    

All'assessore Briano abbiamo chiesto spiegazioni anche sui nuovi cassonetti: si vociferava da giorni, e stamattina l'assessore ce l'ha confermato, che i nuovi cassonetti non sono quelli previsti nel capitolato d'appalto, ma rivengono da un'altra gara la cui aggiudicazione la società Tra.de.co. s'è vista annullare: «pertanto  ha detto Briano – dopo esserci resi conto della diversità delle misure dei bidoncini quel giorno dell'incontro in sala consiliare, abbiamo scritto una lettera di contestazione alla Tra.deco., che non ci ha ancora dato nessuna risposta, e quindi ci riserviamo di fare delle valutazioni»

Dunque, ricapitolando: i mezzi nuovi non sono ancora disponibili, i cassonetti già distribuiti sono diversi da quelli previsti nel capitolato, ma il servizio doveva gioco forza partire. L'amministrazione Di Medio sui rifiuti si gioca tutta la sua credibilità politica, poiché la questione ambientale e la gestione dei rifiuti in particolare è ormai un argomento molto sensibile. Tra qualche giorno ci saranno altre novità sul tema.

14.05.2013
Vito Stano

13 maggio a Cassano delle Murge: cassonetti stracolmi ancora in strada








martedì 27 dicembre 2011

Passeggiata in carrozzeria


"Non ce l'aspettavamo". Così hanno sentenziato gli escursionisti che durante la splendida mattinata di sabato 24 dicembre percorrevano i sentieri inesplorati sulle Murge cassanesi.

Lo sconcerto in effetti è stato grande, come ci hanno in seguito riferito, quando dinanzi agli occhi di costoro si è parata una carcassa d'auto nel bel mezzo della boscaglia in contrada Mazz'Cavadd. Il pensiero certamente è presto andato nell'unica direzione plausibile: furto e abbandono dei resti inutili. Invece la sorpresa è stata ancor piu' grande allorquando una seconda carcassa si è parata davanti agli sguardi sconcertati dei turisti, che invano cercavano spiegazioni. "Quando tutto ormai sembrava essere ritornato alla normalità una terza carcassa ha fatto capolino da dietro un cespuglio - ha dichiarato incredulo uno di loro - e a quel punto abbiamo perso le flebili speranze che ci erano rimaste".

I turisti hanno, soltanto a questo punto, hanno allertato le forze di polizia e la stampa, che all'arrivo sul posto non hanno avuto reazioni scomposte, poiché da subito hanno riconosciuto il marchio di fabbrica dell'artista che impazza sulle alture murgiane. Dunque fatti i primi rilievi è stato accertato senza alcun dubbio che non si trattava, come sembrava, di auto rubate ma di installazioni artistiche. Per l'ennesima volta il misterioso artista sconosciuto e volatile ha lasciato il suo messaggio. Come al solito non una traccia per ricondurre al responsabile di quello che a prima vista sarebbe l'ennesimo sfregio alla Natura e invece può essere qualificato come un grido di dolore lanciato da una mente lucida e creativa.

Questo racconto è in parte frutto della fantasia. Qualsiasi riferimento a nomi o cose è puramente casuale. Non c'è dubbio che lo spunto che ha ispirato l'idea è evidentemente reale.

27/12/2011
di Giacomo Lalucertola

lunedì 29 agosto 2011

By night or by day... Cassano delle M(ucche) da non perdere!

A volte la notte rende tutto piu' bello. Altre volte il sole regala nuove visioni di luoghi conosciuti. Altre volte invece non c'è intemperie, non c'è orario, non c'è luogo che faccia la differenza, che renda differente.

Il territorio a noi conosciuto a volte ci riserva delle sorprese e se, come capita al sottoscritto, di non gradire le suddette, succede che ci si convince di dover lavorare sulla memoria. Archiviare per poter rivedere. Raccontare per non dimenticare.
Questo sforzo risulta piu' che mai necessario, oggi piu' di ieri. Perchè se la voracità e la quantità di informazioni e immagini circolanti nel web e non solo è esagerata, al punto da renderci bulimici, ritengo urgente esporre alcune delle cartoline piu' significative del paesello in questione.

Non so se questo lavoro, come altri di questo tenore, incontri effettivamente il sentimento oggi piu' necessario ed atteso, cioè l'indignazione, ma tale è la mia volontà: fare indignare e con ciò indicare una via che porti alla presa di coscienza.
Ormai è chiaro a tutti che siamo ad un giro di boa, per chi ancora non avesse realizzato stiamo naufragando e per essere ancora piu' chiari non si salverà nessuno! Pertanto sono convinto che non basteranno le autoassoluzioni a proteggerci dagli uragani, quello che occorre è la presa di posizione.

Occorre essere partigiani. Amare il territorio, la volgare e rude terra dove siamo nati e cresciuti e prendere il coraggio di guardare dalla parte giusta.
Voltare lo sguardo non è piu' di moda. Necessitiamo tutti quanti dell'impegno del prossimo, nessuno escluso.
Il motto usa e getta deve essere nessariamente e al piu' presto ribaltato. Consumare, volere, comprare, gettare. Vecchio, brutto, rovinato. Fashion, trendy, cool. Sostenibile, ecologico, riciclo, riutilizzo, rinnovabile.

E' una guerra senza confine quella che si combatte tra termini obsoleti e avanguardie lessicali. Siamo in guerra: "niente sacchetti di plastica, dal primo gennaio 2011 soltanto sacchetti biodegradabili".

Non è vero. I magazzini sono ancora stracolmi di vecchi resistenti e inquinanti sacchetti di plastica. Ci hanno beffati ancora una volta. Abbiamo bevuto al calice della menzogna e possiamo dirlo ormai: ci è piuciuto e anche molto.
Beviamo e crediamo a tutto e a tutti. Abbiamo perso la bussola. Non facciamo domande. A che serve? L'ha detto alla televisione, quindi è vero.

Televisioni, divani, playstation ci hanno fregati. Ci hanno dato il nuovo e si son portati via il vecchio. Il critico, la criticità. Ci hanno dato risposte a volontà e ci hanno rubato le domande. Le domande, proprio quelle che da bambini ci obbligavano a fare: "se non hai capito alza la mano e fai la domanda".

Oggi se non hai capito guarda di nuovo il telegiornale e poi il rotocalco o ancora l'approfondimento pomeridiano.


Non perdere tempo a fare domande. Che poi tanto non sei certo che la risposta sia quella giusta. Dovresti perlomeno porre la stessa domanda a tre persone. Chi te lo fa fare! Lo ha detto alla televisione. E tanto basta.

29/08/2011
foto e testo di Vito Stano



sabato 6 agosto 2011

C'è roba!

C'è roba. Si signori nel frigo parcheggiato di fianco ai cassonetti dei rifiuti in via Segni a Cassano c'è roba!

Questo esemplare di elettrodomestico ultramoderno è stato improvvidamente scaricato da alcuni ignari cittadini e portato via degli addetti alla raccolta dei rifiuti soltanto 12 giorni dopo l'abbandono. Questo ritardo ha fatto incuriosire molti passanti che, pare da alcune indiscrezioni, abbiano sbirciato all'interno... trovandoci nei ripiani un sacco di roba commestibile!


Forse, hanno pensato gli avventori del frigorifero, qualche passante con questa calura avrebbe potuto fare uno spuntino e magari rinfrascarsi con una bella birra ghiacciata. Peccato che mancava la corrente elettrica! Altrimenti lo scherzetto sarebbe riuscito a meraviglia e magari anche il sottoscritto avrebbe approfittato!


Cartolina sbiadita da Cassano delle M(ucche)

sabato 28 maggio 2011

Cartolina da Cassano delle M(ucche)


“Il fenomeno è da tempo all’attenzione di questa Amministrazione. Abbiamo come sempre seguito le norme in materia e le procedure previste dalle leggi. Nel caso in questione, e in particolare sul materiale abbandonato in via Sant’Antonio Abate, preciso che gli uffici preposti e il comando di Polizia municipale hanno segnalato la presenza dei lastroni all’Azienda sanitaria locale oltre che al mio ufficio”.


Per chi non avesse capito si parla di eternit o presunto tale, come afferma il sindaco Maria Pia Di Medio in una nota diramata dall'ufficio stampa comunale. “La Asl - spiega il sindaco – è l’autorità inizialmente preposta a verificare se il materiale ritrovato è composto da eternit o da semplice cemento. Qualora le analisi dei tecnici dovessero verificare la presenza di elementi nocivi alla salute, in quel preciso istante si avvierebbero le procedure di rimozione dei lastroni da parte di una ditta specializzata per la rimozione e a carico della stessa Asl”.


“Allo stesso tempo – dice ancora il sindaco – la Polizia municipale è impegnata per risalire agli autori degli abbandoni di qualsiasi rifiuto per strada, a prescindere dalla loro natura. Non escludiamo che possa trattarsi di gesti compiuti anche da non residenti che, nel passaggio sul nostro territorio, abbandonano rifiuti per strada. Si deve sapere che tali azioni incidono sulla salute pubblica e si riflettono anche sulle casse pubbliche per i numerosi costi che si sostengono per il recupero del materiale abbandonato”.


In questo trambusto mediatico e sanitario non posso che pronunciare il mio più sentito ringraziamento per la posizione di dubbio del sindaco, poichè sono convinto che ciò che è stato segnalato e ritenuto abbandonato da incauti sia in realtà un'altra delle opere del facinoroso artista, di cui avevamo smarrito i passi e non il nocivo eternit. E' chiaro altresì che non sia opera di cittadini locali, perchè altrimenti avremmo dovuto ricevere le visita del direttore della Biennale di Venezia Vittorio Sgarbi e pare che così non sia stato...


Dunque dopo mesi di silenzio il fantasma è tornato a farci visita! Siamo felicissimi e speriamo che le indagini del locale comando di Polizia Municipale non riescano a scovare il "colpevole" per ovvi motivi di immagine dello stesso, che evidentemente tiene al suo anonimato.


Purtroppo nel nostro piccolo centro murgiano il vento dell'arte contemporanea soffia a tratti, la nostra speranza è che gli amministratori locali e gli organi di informazione capiscano finalmente il valore di dette opere, interrompendo per sempre questa barbarie mediatico-giudiziaria.


28/05/2011

Vito STANO