A distanza da un mese dalla pronuncia non
favorevole del progetto di realizzazione di 17 pale eoliche in agro di Conversano-Turi-Castellana Grotte da parte del
Comitato Regionale sulla Valutazione
d’Impatto Ambientale, il WWF ritorna sull’argomento FER (fonti da energia rinnovabile). Innanzitutto vogliamo esprimere un sincero
ringraziamento a tutte le istituzioni, Regione in primis, che hanno bocciato un progetto di tale
scelleratezza e scarsa contestualizzazione con
il nostro territorio. Siamo certi che i tecnici abbiano espresso un parere
oggettivo e indipendente da qualsivoglia
condizionamento, ma sicuramente, quanto scritto nei verbali, attesta la volontà di preservare il paesaggio e
rispettare il territorio.
L'associazione
del Panda è favorevole all’utilizzo delle FER (solare, eolico) ma è
prioritario evitare impatti che, per la
produzione di energie rinnovabile, possano depauperare paesaggi e limitare le azioni di conservazione della
biodiversità. Pochi giorni fa c’è stata
una dibattuta conferenza di servizi per un megaparco eolico che vorrebbero realizzare a Manduria; anche in questo caso
trattasi di contesti fragilissimi, così
come a Conversano. Al momento, pur
soddisfatti, del risultato, continueremo a restare vigili sulla vicenda.
Come accade nei paesi altamente progrediti, è
necessario pianificare e programmare l’uso
del territorio.
Pertanto, vogliamo lanciare un appello alle amministrazioni comunali,
specie alle tante amministrazioni che hanno il processo di pianificazione
(Piano Urbanistico Generale, Piano
Regolatore Generale, Pianto Territoriale di Coordinamento Provinciale) in corso (ad esempio il Comune di
Conversano sta redigendo il PUG, la provincia
di BAT ha il PTCP in corso), ossia prevedere la non idoneità di alcune aree di
alto valore paesaggistico (ambiti A e B del
PUTT/P) ivi compresa una fascia di rispetto importante
per gli ambiti territoriali distinti; coni visuali e aree di pregio già previste
nel nuovo Piano Paesaggistico
Territoriale Regionale, aree protette.
È
necessario anche realizzare barriere ecologiche e fasce di rispetto verdi che
possano alleggerire gli impatti di insediamenti urbani e
produttivi. Inoltre, nella Puglia a vocazione
prettamente agricola, devono essere tutelate le colture ricadenti in aree DOP, IGT, DOC al fine di poter
rispettare i luoghi e le tradizioni colturali. Con quest’ultima affermazione vogliamo evidenziare come
un’associazione ambientalista non intende
dire di no a tutto, ma vuole preservare un territorio e, nel contempo garantire
un reddito e una produttività di qualità,
autentico connubio tra occupazione e rispetto dell’ambiente.
(fonte WWF Puglia)