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venerdì 24 maggio 2013

«La bellezza ci salverà»: Francesca De Santis e la fotografia subliminale

Da sinistra il direttore del Museo delle Fotografia del Politecnico di Bari
Pio Meledandri e la fotografa Francesca De Santis - Foto © Rosaria Pas
La promessa è stata mantenuta: Francesca De Santis giovane fotografa pugliese ha graziato gli allievi e il pubblico del Museo della Fotografia con una lezione (molto ben fatta) sulla 'fotografia subliminale'. Mi scuserete se insisto con il gioco di parole 'promessa-promossa', ma non potrei fare-scrivere altrimenti, poiché l'idea di poter realizzare il salto creativo-intellettuale passando da una parte all'altra della cattedra dei relatori è cosa importante, molto importante. In particolar modo in questo periodo di estrema sfiducia nel futuro e in questo bagno di retorica al quale siamo sottoposti (noi giovani...) quotidianamente in tutti i settori della vita professionale italiana. 

La lezione di ieri è stata a dir poco interessante: l'analisi compiuta da Francesca De Santis ha spaziato in lungo e in largo dalla psicologia alle regole del marketing, analizzando l'opera fotografica, specialmente quella di moda e pubblicitaria e con esse i grandi nomi di autori che hanno con le proprie immagini "fatto" un marchio: a questo proposito più volte è stato citato l'esempio Oliviero Toscani e l'identificazione avvenuta con il marchio Benetton. 

Ciò che ha colpito della conferenza di ieri, oltre alla sicurezza e alla chiarezza espositiva della 'giovane' De Santis, è stato lo svelamento dei "trucchi" che la fotografia subliminale nasconde: «la bellezza salverà il mondo», ha detto Francesca De Santis; personalmente me lo auguro, visto che la lezione di ieri ha sciolto i pregiudizi di molti (i miei certamente, vista l'assonanza con il concetto alla base del film 'Il diavolo veste Prada') su come e quanto il mondo della moda e quello della pubblicità non siano affatto frivolezze, ma universi complessi che entrano ed escono da mondi dall'etichetta intellettuale e accademica riconosciuta. 

La moda pesca a strascico nel mare della società nel suo complesso, tanto quanto semina le piante dalle quali cadranno nuovi frutti: racconta un accaduto e scrive nuove narrazioni. 

24.05.2013
Vito Stano 

giovedì 23 maggio 2013

Fotografia e comunicazione subliminale: Francesca De Santis al Museo

Domani è la giornata della promessa, anzi no; domani è la giornata della promossa: Francesca De Santis, giovane (almeno anagraficamente) fotografa pugliese da felice scoperta s'è trasformata in serena certezza. Il Museo della Fotografia del Politecnico di Bari domani, giovedì 23 alle 17,30, presso la sala conferenze del Palazzo del Politecnico  in via Giovanni Amendola n. 126/B  a Bari ha organizzato un incontro dal tema attualissimo: 'Fotografia e comunicazione subliminale'. Sono previsti gli interventi di Pio Meledandri, direttore del Museo della Fotografia del Politecnico di Bari, e Amalia Di Lanno, manager culturale.

Un percorso non consueto quello che ha condotto Francesca De Santis a intraprendere la professione di fotografo. La formazione scientifica, acquisita durante gli anni di studio in Fisica, diverrà il punto di partenza che la porterà alla consapevolezza di voler approfondire tematiche legate alla sensibilità umana o, nel suo caso, alla fotosensibilità.

La particolare attrazione e attenzione per la fotografia legata alla pubblicità, alla moda, agli eventi conducono Francesca De Santis allo studio e l’approfondimento dei linguaggi multimediali. L’attenzione alle nuove modalità espressive contemporanee e alla comunicazione visiva dei new media sollecitano in lei la proposta di affrontare un argomento quanto mai attuale, ovvero il rapporto tra fotografia e comunicazione subliminale. Cosa si intende per comunicazione subliminale? Su cosa fa leva il messaggio recepito sub-limen? Quale rapporto intercorre tra arte, fotografia e pubblicità? L’advertising, in riferimento al testo di Vance Packard, è realmente il mondo dei 'persuasori occulti'? 

Queste, e altre ancora, le riflessioni a cui Francesca De Santis condurrà il pubblico attraverso una disamina che dalla semplice definizione di comunicazione subliminale e, percorrendo la storia del linguaggio visivo, giungerà a considerare l’influenza intima e il potere persuasivo delle immagini. L’argomento sarà corredato da una videoproiezione di opere di autori che hanno, in differenti contesti e modalità operative, trasmesso messaggi subliminali.

Il tema dell’incontro di Francesca De Santis si presenta come una proposta a ragionare maggiormente sulla profonda capacità comunicativa del mezzo fotografico, sul valore etico ed estetico del linguaggio visivo e, soprattutto, sulla forza persuasiva e subliminale dell’arte e della pubblicità.

22.05.2013
Vito Stano

mercoledì 1 maggio 2013

Vis-à-Vis da venerdì a Bitonto: Francesca De Santis immagina l'altro


10x10 oltre a riproporsi come una chiamata alle arti, intende approfondire i nuovi linguaggi del contemporaneo avvalendosi della visione creativa di giovani talenti. Obiettivo fondamentale del progetto quello di avvicinare i non addetti ai nuovi alfabeti contemporanei attraverso incontri, workshopperformance proposti dagli stessi artisti, durante tali occasioni il visitatore sarà partecipe alla condivisione di idee innovative e potrà personalmente confrontarsi con la creatività degli artisti attraverso un percorso di ricerca, progettualità e sperimentazione individuale e collettiva. Inoltre, il progetto 10x10, ripercorrendo l’iter di sperimentazione della prima edizione, offre la possibilità a giovani artisti di poter esporre un progetto personale negli spazi espositivi delle officine culturali di Bitonto. I creativi che desiderano partecipare a 10x10, potranno proporre il proprio progetto artistico che, previa analisi e valutazione, potrà essere inserito nel calendario della manifestazione. Gli artisti interessati all'iniziativa, potranno inviare una sintesi progettuale (idea e immagini dei lavori) all’indirizzo di posta del referente del progetto 10x10, Amalia Di Lanno: amalia.dilanno@libero.it.

Il primo progetto espositivo è Vis-à-Vis di Francesca De Santisa cura di Amalia Di Lanno. Nell’ambito del progetto culturale 10x10, venerdi 3 maggio 2013 ore 20,00 sarà inaugurata da Amalia di Lanno, la prima espositiva della fotografa pugliese Francesca De Santis. Il progetto della De Santis pone in relazione differenti piani in cui il confronto visuale non risulta legato unicamente alla fisionomia dei soggetti ripresi, ma ad un’esamina fortemente semiotica. Il vis-à-vis diviene nell’ottica dell’artista un rapporto ampio che va oltre il determinato approccio fotografo-fotografato, un’analisi sperimentale e surreale della visione del singolo con se stesso e con la proiezione di Sé. Immagine e immaginazione nell’ottica di un faccia a faccia più profondo e, al contempo, magico in cui la fotografia risulta soltanto una delle chiavi di accesso mediante la quale l’artista dialoga con il singolo e con i mondi che lo stesso crea, l’immaginazione si fa immagine e l’immagine, a sua volta, materializza l’immaginario.

Vis-à-Vis è un esperimento che esplora diversi mondi e realtà soggettive, i ritratti presentati in mostra fanno parte di un vero e proprio catalago di facce in fieri, un "censimento visionario" di soggetti eterogenei per età, provenienza geografica, etnia, stato sociale, un repertorio in cui Francesca De Santis, attraverso uno studio approfondito e una elaborata ricerca, si pone vis-à-vis con chi ha di fronte, unica regola l’immaginazione. Pertanto, il soggetto è libero di esprimere se stesso, di divenire altro, di rappresentarsi diverso scegliendo un ritaglio di immagini celebri proposte dall’artista (dalla bocca di Marilyn Monroe particolare estratto dall’opera di Andy Warhol ai baffi di Salvador Dalì decontestualizzati dallo scatto di Willy Rizzo). 

La scelta del cielo esoprattuttodelle nuvole che compongono lo sfondo di ciascun ritratto sottolineano maggiormente l’atmosfera e l’iter progettuale, i protagonisti degli scatti si trasformano a loro volta in personaggi fantastici, celebrità ibride che giocano in una dimensione aerea, sospesi con la testa fra le nuvole, sognano e ‘si scompongono’ ricomponendosi in altro modo, l’immagine di se stessi diviene collage umano, ci si ritocca senza modificarsi ma soltanto sperimentandosi in una proiezione fantastica. Il cielo è lo scenario nel quale i soggetti immersi nelle immagini si mascherano, simbolicamente esso rimanda altresì all’idea dell’interezza, di un tutto in cui i personaggi ritratti si destrutturano per poi liberamente ridefinirsi in nuova ‘forma’, il particolare ovvero la nuova immagine creata si mescola all’universalità unica con un forte richiamo e omaggio al mondo dell’arte a cui la sensibilità dell’artista si ispira.

Vis-à-Vis è un progetto dell’immaginario in cui si è protagonisti di ciò che si desidera essere, un laboratorio interattivo in cui poter liberamente esprimere se stessi, ci si scompone e ci si ricrea in altro modo, siamo altrove e ovunque. In una realtà sempre meno attenta ai sogni e alle speranze il progetto Vis-à-Vis di Francesca De Santis desidera porre attenzione al valore della fotografia come mezzo di indagine e di scoperta di se stessi e delle potenzialità creative nascoste o semplicemente dimenticate.

Vis-à-Vis apre le porte all’arte di sognaredi inventare, di fantasticare perché… oltre noi c’è un cielo di nuvole nel quale ogni tanto è bello poter liberare la testa e lasciarsi andare all’incanto, la magia della fotografia regala ben oltre 15 minutes of fame decantati da Warhol, basta saper immaginare e si resta famosi per sempre.

Il 24 maggio 2013 in occasione del finissage della mostra avrà luogo un originale Vis-à-Vis con l’artista. Unica indicazione: portate con voi l’immaginazione. Tutte le espositive in programma da maggio a dicembre 2013 saranno professionalmente documentate da un reportage video-fotografico a cura di Rosaria Pastoressa.