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L'arresto di Francesco Piombarolo - Foto attual.it |
Un bel colpo è stato messo a segno dagli investigatori. Dopo numerosi mesi di ricerche polizia e carabinieri hanno assicurato alla giustizia un latitante.
Sul suo conto gravava un
provvedimento cautelare emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso
la Corte d’Appello di Bari per associazione a delinquere di tipo mafioso e per
detenzione e porto di armi, ma dallo scorso mese di marzo si era reso
irreperibile. Si tratta del 51enne andriese Francesco Piombarolo, localizzato
dai Carabinieri della Compagnia di Andria, al termine di serrate ricerche, in
un casolare isolato in contrada ‘Posta di Mezzo’. L’uomo, associato presso la
casa circondariale di Trani, dovrà scontare una pena di 4 anni e 7 mesi di
reclusione.
Il provvedimento rappresenta l’ultimo atto di una vicenda
giudiziaria derivata da una complessa attività investigativa, condotta da
Polizia e Carabinieri, convenzionalmente denominata ‘Castel del Monte’, avviata
nel 2001 a seguito di un attentato dinamitardo commesso contro il Commissariato
di Andria e conclusasi nel novembre del 2006 con l’esecuzione di 76 ordinanze
di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su
richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo, in collaborazione
con la Procura della Repubblica di Trani. L’operazione consentì di assicurare
alla giustizia soggetti ritenuti vicini a due pericolosi sodalizi criminali che
imperversavano nella città federiciana, riconducibili ad Agostino Pastore, capo
storico della malavita locale, ucciso il 24 settembre del 2000 ed il secondo
alla famiglia Pistillo, egemone nel quartiere ‘San Valentino’.
28.08.2013
Vito Stano
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