domenica 3 giugno 2012

La città dei materassi

Via S. T. Sillecchia - Foto Archivio Vito Stano
Ogni città ha il suo simbolo. Alcune hanno la spada, altre uno scudo, altre ancora un volatile, come Cassano delle Murge, il pellicano per la precisione. Vi chiederete cosa centrano le immagini che arricchiscono questo pezzo col fatto dei simboli? Ebbene nulla. Ma facendo una provocazione, mi è venuto il dubbio che se continuiamo di questo passo il simbolo della nostra sempre meno ridente cittadina murgiana possa diventare un materasso, visto che se un trovano un pò ovunque. Queste due foto raccontano con eloquenza quello di cui scrivo. Difatti ho pensato che forse ha confuso la settimana del materasso scontato di qualche megastore di arredamento con l'idea di abbandonare senza problemi questi rifiuti ingombranti nei pressi dei cassonetti. A parte la vista già indecorosa dei cassonetti, il quadretto si completa quindi con questi esemplari di materassi usurati in bella mostra per le strada. Nel frattempo proprio venerdì 1 giugno è stato aperto il primo dei due plichi (quello dell'ATI Tra.de.co. - Murgia Servizi Ecologici) contenenti la documentazione, l'offerta tecnica e quella economica relativa alla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Diciamo che l'inizio del nuovo corso collima alquanto con il presente che si ostina a non diventare mai passato.  

Zona industriale - Foto Archivio Vito Stano
Sarebbero tanti gli interrogativi che vorremmo fare alla sindaco, all'assessore all'Ambiente (!), al gestore in proroga del servizio (ATI Tra.de.co. - Murgia Servizi Ecologici) rispetto alla mancanze palesi che quotidianamente si verificano. Ma ci piacerebbe anche capire se e quando gli organi preposti al controllo faranno valere la legge. Per quanto riguarda la cultura dell'ambiente e della sua necessaria tutela, non c'è dubbio che sia inderogabile una campagna di informazione e di formazione finalizzata alla presa di coscienza rispetto a determinate tematiche. In questo grande paniere rientra, o dobbiamo farcelo entrare, la gestione (e prima ancora la produzione) dei rifiuti domestici e industriali (commerci inclusi), poiché non basterà una seppur innovativa rimodulazione del servizio se gli utenti non fanno la propria parte. Non basteranno le sanzioni economiche, che pur saranno necessarie per combattere le sacche di pigrizia e ritrosia recidiva. Occorre iniziare dal proprio piccolo pianeta domestico per far partire una rivoluzione del vivere quotidiano. Non è fantasia, è possibile. Altrove già c'è.

03.06.2012
Vito Stano



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