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sabato 31 agosto 2013

Il mio garage stasera a Bitonto: Daniele Di Maglie presenta l'ultimo album

Dopo il romanzo iperrealista, Daniele Di Maglie ritorna a cantare. Stasera alle 21,45 il cantautore tarantino si esibirà in concerto al 'Corvotorvo', dove presenterà in anteprima alcuni brani del suo ultimo lavoro discografico dal titolo 'Il mio garage'.

Tarantino di nascita e barese di adozione, una serie cospicua di concerti in tutta Italia oltre a premi e riconoscimenti artistici. Nel 2001 Daniele Di Maglie incide un disco dal titolo ‘Non so più che cosa scrivo’ (per conto dell’etichetta barese ‘il cavallo giallo’),che riceve consensi di pubblico e critica raccogliendo recensioni su riviste quali ‘Buscadero’ e ‘Mucchio selvaggio’. Nel 2003, l’etichetta romana ‘Storie di Note’ distribuisce l’album nei suoi circuiti a livello nazionale. Nel frattempo radio locali e nazionali trasmettono brani del disco (Radio 3, Popolare network, Radionorba). Partecipa a quattro compilation, di cui una prodotta dalla ‘Upr folk rock’ di Milano. Nel 2007 le canzoni due suoi brani vengono utilizzati nel cortometraggio ‘Hotel San Francisco’. Nel 2012 pubblica ‘La ballata dei raminghi adirati’ (Il Grillo editore) e ‘L'altoforno’ (Stilo editrice). È in corso la definizione del secondo lavoro discografico.

Per info e prenotazioni 328.9477858

Daniele Di Maglie è stato presente anche ad ‘Aspettando la Festa di Liberazioneche si tenuta ieri venerdì 30 agosto presso il circolo Peppino Impastato di Bitonto per discutere di Ilva, zona industriale di Bari, ambiente.

31.08.2013
V.S.

venerdì 24 maggio 2013

Dalla canzone al romanzo distopico: Daniele Di Maglie a Sammichele

Con la cultura non si mangia, concordo solo in parte: il momento di crisi economica nel quale siamo stati scaraventati ha prodotto come effetto collaterale il taglio dei finanziamenti a tutti quei settori ritenuti, a torto, 'di svago' o culturali in senso stretto, per concentrare magari le scarse risorse in attività immediatamente produttive. Dunque ammesso che di cultura non ci si riempie il ventre, è vero pure che senza cultura saremmo pari soltanto alla vacche (e mi scuseranno le povere bestie ruminanti). Questo assioma è vero nella misura in cui giovani e meno giovani nel periodo di crisi cosmica (per non ripetere la solita solfa...) decidono di fare qualcosa e quel qualcosa si chiama cultura:  incontri come quello in programma domani a Sammichele di Bari alle 19,00, durante il quale il giornalista ambientale Vito Stano (che sarei io) cercherà di comprendere le ragioni che spingono un cantautore in esilio dalla jonica Tares a scrivere canzoni, racconti e da ultimo anche un romanzo: 'La ballata dei raminghi adirati' (Grillo Editore).

L'autore (e cantautore), al secolo Daniele Di Maglie, tratteggia un mondo alla deriva tra realtà e paradosso: distopia, appunto. Quel che alcune centinaia di anni fa alcuni filosofi immaginarono di fare, oggi Di Maglie lo fa all'incontrario: immagina mondi irriconoscibili e indesiderati.

Questo incontro con l'autore, come le organizzatrici Irene Ciccarelli e Carmela Marinelli hanno precisato nella descrizione dell'evento, sono volti alla promozione e alla conoscenza del pensiero attraverso una tavola rotonda tra autori, relatori e lettori, per riscoprire insieme il bello della lettura. 

E se proprio la lettura e il confronto non sazieranno i voraci appetiti del pubblico, da un'indiscrezione pare che tutto finirà a tarallucci e vino. La cultura non si mangia, i taralli si.

23.05.2013
Vito Stano