Se non agiamo nelle prossime 48 ore, Berlusconi
potrebbe conquistare un controllo spaventoso sui media. Cacciato
dal Parlamento, questo è il suo disperato tentativo di rimanere attaccato al
potere, ma la nostra comunità ha contribuito a bloccare questa enorme minaccia
in passato e possiamo farcela di nuovo. In questo momento, lontana dai titoli dei giornali, l’autorità che regola i
media sta per adottare nuove regole che darebbero a Berlusconi e Mediaset
poteri senza precedenti di censurare
qualsiasi video, articolo o post su Facebook: di fatto verrebbe
imposto un bavaglio anche a siti come Repubblica e perfino Avaaz. Ma quelli che
si candidano ad essere i nuovi leader del PD possono fermare questo assalto se
ci mettiamo subito in moto per convincerli che le loro azioni avranno un
impatto sui risultati alle primarie di domenica.
Facciamo partire subito una mobilitazione-flash chiedendo a Renzi, Cuperlo e Civati di prendere posizione
contro questa enorme minaccia di censura: facciamogli sapere che ci
aspettiamo che difendano la nostra libertà di espressione. Firma questa
petizione urgente per fermare il nuovo regolamento-censura su Internet e
condividila con tutti: non appena raggiungeremo 100mila firme Avaaz occuperà
con enormi striscioni i comizi finali dei candidati finché li costringeremo ad
agire:
La cosa incredibile è che la scusa che
stanno usando per questo giro di vite è la tutela del diritto d'autore. Una
questione importantissima ma che non c’entra niente con questo
regolamento-censura che l’Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni (Agcom) sta per approvare in tutta fretta tra pochi giorni. Gli
autori e la cultura si difendono colpendo i grossi pirati che fanno lucro e
soprattutto nei tribunali, non con una censura incontrollata di ogni contenuto,
anche solo per un link di troppo, e per di più privatizzata e affidata a imperi
mediatici come Mediaset, la lobby RAI o i mega-colossi di Hollywood.
Berlusconi sta giocando sporchissimo, cercando di far approvare il regolamento
pochi giorni prima che nell’autorità si insedi il nuovo commissario del PD.
Quest'ultimo ha già chiesto di rimandare la decisione per poter dire la sua, ma
come risposta gli altri commissari, nominati da Berlusconi e Monti, hanno
addirittura accelerato! È lunghissima la lista di personalità che si è già schierata contro il
regolamento, dalla Presidente
della Camera Boldrini, al costituzionalista Rodotà, dal responsabile ONU per la
libertà d'espressione La Rue fino al Ministro degli Esteri Bonino. Ma
gli attivisti in prima linea ci dicono che forse solo la comunità di Avaaz,
arrivata a oltre un milione e mezzo di membri in Italia, può arrivare agli
unici che possono convincere Agcom a fermarsi, per non creare uno scontro con
la maggioranza PD: i candidati alla segreteria Renzi, Cuperlo e Civati.
Se li convinceremo a chiedere e ottenere un rinvio, un ampio fronte di parlamentari di M5S e PD e SEL è pronto ad
approvare una legge anti-censura già nelle prossime settimane, ma
dobbiamo muoverci subito, perché senza mobilitazioni il regolamento sarà
approvato tra pochi giorni, e poi sarà troppo tardi. Firma e poi condividi con tutti la petizione
a Renzi, Cuperlo e Civati:
Poco più di un anno fa la comunità di Avaaz è stata fondamentale per impedire
che fosse approvato un altro regolamento bavaglio. Ci hanno prima ignorato, poi
attaccato, ma alla fine con centinaia di migliaia di firme, una valanga di
esperti e decine di parlamentari al nostro fianco abbiamo vinto! Facciamolo di
nuovo.
AgCom, delibera il 12 dicembre (Webnews)
Regolamento anti-pirateria, l'inviato Onu frena l'Agcom (La Repubblica)
Regolamento Agcom sul copyright: verso la resa dei conti (Wired)
Emma Bonino, una spallata all’AGCOM (Webnews)
VKontakte bloccato per aver piratato Zalone? Presto sarà la regola (Wired)
Nicita nuovo commissario dell'Agcom. Boldrini: "Ma sul copyright decida il
Parlamento" (La Repubblica)