venerdì 10 febbraio 2012

Grotte e siti carsici: bonificata la Grave di Pasciuddo a Cassano

Bocca della grotta di Nisco vista da dentro

Con la Legge Regionale 4 dicembre 2009 n. 33 “Tutela e valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico” si è  avviata una fase conoscitiva del sottosuolo e delle cavità naturali e artificiali della regione, che renderà complessivamente accessibili e fruibili i dati catastali relativi a tutte le grotte e cavità artificiali attualmente segnalate dagli speleologi, sentinelle del buio che da oltre settant’anni monitorano il patrimonio sotterraneo pugliese. Nell'ottobre 2010 la Federazione speleologica pugliese e la Regione Puglia hanno sottoscritto il progetto di completamento del Catasto delle cavità naturali e artificiali. 


I dati attualmente disponibili e consultabili online nel webgis del Servizio Ecologia-Ufficio Parchi, sono fermi al 2006 e riguardano schede catastali relative a 654 grotte, e riportano, oltre alle coordinate del punto di ingresso, la descrizione e la topografia della cavità, informazioni scientifiche a carattere geologico, biologico, storico-architettonico, ecologico e bibliografico.
Grotta di Nisco I
Il Catasto, una volta completato, assicurerà l’individuazione di ogni cavità, naturale o artificiale (comprendendo l’elenco di quelle turistiche), e indicherà le attuali condizioni di accessibilità e fruibilità, una prima individuazione delle competenze amministrative e gestionali in vista delle successive fasi di pianificazione regionale e consentirà una visione integrata anche in vista dell’allineamento delle politiche turistiche escursionistiche regionali a quelle delle altre Regioni italiane ed europee.
L’obiettivo è quello di migliorare la conoscenza e la conservazione del patrimonio geologico e speleologico regionale e della biodiversità ipogea; accertare lo stato dell’ambiente carsico; conservare e aggiornare il catasto regionale delle grotte e delle cavità artificiali; incentivare la fruizione pubblica compatibile con la conservazione del bene e l’utilizzo didattico del patrimonio speleologico; organizzare attività di studio, ricerca, tutela e conservazione, di significative manifestazioni sotterranee del fenomeno carsico, di cavità artificiali di particolare valore culturale e della biodiversità ipogea.
Grotta di Nisco II
La fase operativa prevede l’acquisizione dei punti di ingresso di 2100 grotte e 1000 cavità artificiali, il rilievo fotografico degli ingressi delle grotte e delle cavità e l’apposizione di targhette con i dati identificativi principali; la compilazione dei campi della scheda catastale, appositamente riveduta; la diffusione gratuita sul web dei dati raccolti, tramite i canali istituzionali regionali; l’elaborazione dei contenuti di due pubblicazioni divulgative aventi per argomento le grotte e il carsismo della regione Puglia; l’elaborazione di percorsi pilota di fruizione sostenibile del patrimonio speleologico ed attivazione dei link con il portale turistico regionale.
Grotta di Nisco III
La convenzione tra la Regione Puglia e la Federazione speleologica pugliese è stata sottoscritta dagli assessori alla Qualità del territorio e dell’ambiente, Angela Barbanente e Lorenzo Nicastro, e il presidente dell’organo rappresentativo della speleologia pugliese, Vincenzo Martimucci.
In questi scatti la grotta di Nisco a Cassano delle Murge. Il paesino annovera sul suo territorio numerose grotte, si ricorderà la grotta del Lupo, attualmente non accessibile, la grotta di Cristo, sembrerebbe accessibile con guida, la grave di Pasciuddo, ultimamente bonificata e attualmente non fruibile. 
Il comune di Cassano delle Murge ha speso 150.952,24 euro, impegnati con la Determina dirigenziale del 24 gennaio 2012 n. 83 del registro generale. L'incarico fu affidato all'ingegner Vincenzo Lanzolla per "risanamento e pulizia della Grave di Pasciuddo" con Decreto sindacale n. 69 del 31 dicembre 2010.
L'attenzione al sito carsico è iniziata nel lontano 2001, allorquando "il sindaco di Cassano delle Murge (ndr, Giuseppe Gentile) chiedeva al Giudice delle esecuzioni immobiliari di Bari la situazione giuridica dell'immobile al fine di procedere alla pulizia del sito carsico". Qualche anno piu' tardi in data 3 ottobre 2005 "si è svolta una prima e parziale bonifica da ordigni bellici da parte degli artificieri del Genio militare con il supporto tecnico del Soccorso speleologico del Corpo nazionale del Soccorso alpino e Speleologico pugliese". 
Piu' tardi con "determinazione dirigenziale del Settore Gestioni Rifiuti e Bonifica dell'Assessorato all'Ambiente della Regione Puglia n. 157 del 1 dicembre 2005 (pubblicata nel BURP n. 11 del 19 gennaio 2006), sono state dettate le linee guida per l'utilizzo dei fondi ecotassa, per la pulizia di siti carsici (grotte, lame, ecc.) ad elevato interesse ambientale, naturalistico e paesaggistico". 


Quindi con "provvedimento (ndr, si presuppone a fonte della presentazione di un progetto del comune di Cassano) dirigenziale del Settore Gestioni Rifiuti e Bonifica dell'Assessorato all'Ambiente della Regione Puglia n. 174 del 25 ottobre 2006 veniva concesso (ndr, al comune di Cassano) il finanziamento per gli interventi per un importo di 150.000,00 euro".  
In data 27 aprile 2007 con Decreto di Giunta comunale n. 58 il Comune di Cassano "approvava il progetto definitivo per il risanamento e la pulizia del sito per un importo di 150.000,00 euro finanziato con fondi ecotassa"


Il censimento prima e la fruibilità ad un pubblico attento e appassionato poi delle grotte e della cavità carsiche è sicuramente una possibilità per approfondire la conoscenza del territorio che quotidianamente calpestiamo inconsapevolmente, oltre che aprire un nuovo fronte al turismo ecosostenibile.
10.02.2012
Vito Stano  

fonte: Federazione Speleologica Pugliese
altri riferimenti: Albo pretorio, Comune di Cassano delle Murge (Ba)


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