Il cane in questa foto non è quello di cui raccontiamo nel pezzo Foto google.com |
L'Alta Murgia è un territorio aspro e, a volte, la storie che la riguardano sono dure come le pietre che la caratterizzano. Questa che racconto è la storia di una bestia, che ha incontrato sulla sua strada un uomo.
La bestia in questo caso è un cane libero, un cosiddetto randagio. L'uomo è un pensionato 76enne di Minervino Murge. Quest'ultimo è stato denunciato in stato di libertà perché accusato di aver ucciso a picconate un inerme cagnolino randagio, “reo” di avergli calpestato l’orto. L'uomo, denunciato a piede libero come previsto dal recente articolo 544 bis del Codice penale, si è scagliato contro la povera bestia massacrandola dopo averla assicurata ad un palo. La scena raccapricciante è stata offerta agli sguardi atterriti di alcuni passanti, che hanno avvisato i militari dell'Arma.
Gli
accertamenti eseguiti dai carabinieri hanno permesso di appurare che l’anziano, infastidito per
la presenza nel proprio orto di un cane randagio, avrebbe dapprima tentato di
allontanarlo scagliandogli contro diverse pietre e successivamente, considerato
che l’animale è rimasto sul posto, ha pensato di legarlo ad un palo per poi
colpirlo varie volte con un piccone. Il povero animale a causa delle ferite
riportate è deceduto sotto gli occhi atterriti di alcuni testimoni che
immediatamente hanno telefonato al numero di emergenza 112 allertando i
carabinieri della locale Stazione. I militari, giunti sul posto, non hanno
potuto far altro che constatare la morte dell’animale. Nel corso della
perquisizione domiciliare eseguita i carabinieri hanno rinvenuto e sottoposto a
sequestro il piccone utilizzato per l’insano gesto.
La debolezza dell'uomo è dimostrata da gesti come questo. A volte appartenere alla stesse specie di uomini di tale fattezze provoca una vergogna senza pari.
05.12.2013
Vito Stano