Incontri inaspettati in
piazze deserte
Le
piazze, specie d’inverno, nei piccoli paesini sono per lo più vuote. Ma la
sera, sul tardi, può capitare di fare incontri inaspettati. Così è capitato
qualche settimana fa a me. Tra vecchi fatti rimestati e opinioni più o meno
generaliste sulle vicende del quotidiano, ho avuto la fortuna di ritrovarmi
seduto accanto, su di una fredda panchina di piazza Rossani, il campione italiano
per l’anno 2013 del Gumpla Builders World
Cup.
Foto fb Gino Di Monte |
Gino Di Monte, classe 1980, salumiere, ha scoperto la passione per il mondo Gundam nel 2012 e come per magia nel
novembre 2013 rispondendo al cellulare ha scoperto di aver superato la fase
nazionale e di avere in tasca il biglietto per le finali internazionali di
Tokyo. Questa storia, raccontata con grande umiltà dal protagonista, mi ha
catturato e, com’è ovvio ho iniziato a far domande: la calma serafica di Gino
Di Monte faceva da sfondo alla narrazione, che s’arricchiva di dettagli ad ogni
botta-e-risposta. Ma andiamo per gradi, perché la vicenda è interessante per
diversi aspetti.
La scoperta di una passione
Da
sempre appassionato di videogame,
Gino Di Monte appena due anni fa s’avventura nel mondo Gundam. Per capire di cosa si tratta riporto la definizione
presente su Wikipedia: Gundam (ガンダム Gandamu) è
il comune denominatore di diversi anime realizzate
dalla casa di produzione giapponese Sunrise
caratterizzati dalla presenza nella trama di robot da
combattimento antropomorfi giganti, altrimenti denominati Mobile Suit, dei
quali lo stesso Gundam costituisce un particolare modello. La
prima di queste opere, la serie TV Mobile Suit Gundam (Kidō Senshi
Gandamu, «Gundam il guerriero mobile») del 1979, è probabilmente
la più famosa in Italia ed è ambientata nel cosiddetto Universal
Century (Secolo Universale). Queste parole non sono esaustive (seguendo
i link potrete fare un tuffo nel Gundam world), ma da qualche parte
bisogna pur cominciare. Dunque Gino Di Monte entra in questo mondo fatto di robot cimentandosi nella costruzione di
esemplari contestualizzati. Le fotografie rendono molto bene il concetto. La
storia che racconto in questo articolo ha il sapore dello straordinario, almeno
per chi scrive, per alcune ragioni di diversa natura; la prima è piuttosto
personale e si concretizza nel mio desiderio di vivere al più presto le numerose anime del
Giappone, tra cui l’antico e il contemporaneo iper tecnologico. L’altra ragione è di
natura sociale: vincere un premio e vivere un’esperienza internazionale «in un
altro mondo», come ha precisato lo stesso Di Monte, senza menarsi neppure
troppo vanto. La lezione d’umiltà che si trae da questa vicenda è lampante.
Il modello vincitore del GBWC 2013 realizzato da Gino Di Monte. La fotografia è stata realizzata da Irene Campanale. |
Ideazione e realizzazione
del modello vincente
Tornando
alla storia, Gino, prima di volare a Oriente, nel 2013 partecipa a due contest nei quali si piazza
rispettivamente secondo al Gundam dipendente
e secondo a Euroma. Ma è al Comix di
Lucca che, presentando il modello che l’ha condotto poi alle finali di Tokyo,
ha vinto il primo premio. Il modello che vediamo in foto è stato creato da Di
Monte con l’obiettivo di approdare tra i cinque finalisti del concorso italiano;
la sua realizzazione ha comportato il sacrificio del tempo libero e circa due
mesi di studi, oltre che una fase successiva alla realizzazione necessaria per
la rappresentazione del modello in fotografia. In questa fase l’apporto fotografico
e di post-produzione di Irene Campanale, fidanzata di Gino Di Monte, è stata a
dir poco importante. Quindi il modello vincitore del Comix ha convinto anche la
giuria del Gumpla Builders World Cup regalando
a Gino e Irene un’esperienza unica: volare in Giappone.
Tokyo e i luoghi simbolo dei
Gundam
L’ultima
tappa del viaggio cominciato su una fredda panchina di una piazza deserta è
Tokyo. Destinazione i luoghi simbolo dei Gundam.
La felicità per quelle quattro giornate giapponesi è traboccante. Quando a Gino
chiedo dell’accoglienza, senza esitazioni dice «splendida, quattro giornate
vissute al massimo». La giornata della premiazione si è svolta dapprima con l’esposizione
del modello, a seguire sono stati introdotti nel piano del centro commerciale
che ospitava l’evento dedicato ai Gundam
e per concludere con un giro per la capitale del Sol Levante. A questa esperienza è seguito com'è ovvio il ritorno alla vita "reale" e l'inaspettato incontro con la curiosità bambina di chi ha ancora voglia di sognare belle storie.
05.04.2014
Vito Stano