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giovedì 24 gennaio 2013

Tabaccai manifestano a Bruxelles: Rocco Luiso aderisce alla protesta

Stralcio del discorso del presidente Cedt Giovanni Risso 
La protesta dei dettaglianti del tabacco alle nostre latitudini non ha fatto rumore e dunque non è diventata una notizia, ma l'interesse per la manifestazione svoltasi a Bruxelles il giorno 22 gennaio ha contribuito a illuminare una zona d'ombra. Avevamo accennato nell'articolo che segue http://murgiambiente.blogspot.it/2013/01/proibizionismo-o-tutela-della-salute.html che a protestare c'era anche una rappresentanza cassanese: Rocco Luiso ha aderito alla protesta e ci ha spiegato le sue ragioni.

In sintesi Rocco Luiso ha confermato la sua adesione alle parole pronunciate dal presidente della Confederazione europea dettaglianti del tabacco (Cedt) Giovanni Russi, il quale ha espresso un netto rifiuto alla direttiva che la Commissione Europea si appresta a varare in relazione alla commercializzazione dei tabacchi. La categoria lamenta l'inefficacia delle immagini shock quale forma di informazione sulle conseguenze dall'utilizzo dei tabacchi e allo stesso tempo invita le istituzioni a promuovere sia in famiglia che nelle scuole una campagna informativa seria.

Inoltre Luiso conferma l'ipotesi dell'aumento della vendita di sigarette di contrabbando, ma questo fenomeno  come conferma Luiso – «non è ad oggi presente su Cassano», a differenza di altri centri (Bari o Monopoli sono risaputi) dove è possibile acquistare tabacchi di provenienza illecita. Inoltre un altro interessante aspetto emerso in occasione della protesta a Bruxelles è stato quello della vendita on line di tabacchi di: Luiso ha confermato la denuncia della categoria, però ha precisato che questa pratica è, per il momento, poco diffusa in Italia,  perché il costo delle sigarette non sarebbe granché differente, a fronte di un prodotto (quello acquistato on line) senza certificazione di provenienza. 

Insomma quella della Cedt è una difesa della categoria e dei suoi interessi, ma allo stesso tempo quella della Commissione Europea sembra una strategia tesa a colpire un soggetto della grande filiera del consumo dei tabacchi per farne il capro espiatorio. 

24.01.2013
Vito Stano 

mercoledì 23 gennaio 2013

Proibizionismo o tutela della salute? L'Ue introduce immagini shock

Quasi o forse nessuno ne ha parlato: i tabaccai d'Europa hanno manifestato a Bruxelles contro le misure che la Commissione Europea vuole attuare in merito ai pacchetti si sigarette. Dopo l'Australia, di cui abbiamo scritto l'altro giorno http://murgiambiente.blogspot.it/2013/01/lotta-contro-il-tabagismo-in-australia.html, anche l'Unione Europea corre ai ripari, proponendo immagini shock sui pacchetti di sigarette e sigarette nascoste dietro una apposita saracinesca. Obiettivo? Evitare che il fascino della sigaretta conquisti i giovani e i non fumatori; lotta al marketing praticamente. 

Cosa pensano dunque i tabaccai europei? 

A Bruxelles ieri 22 gennaio si è svolta una manifestazione di protesta che ha portato nella capitale dell'Unione Europea dettaglianti da molti Paesi membri, tra cui anche tabaccai cassanesi. In questa occasione il presidente della Confederazione europea dei dettaglianti di tabacco (Cedt), Giovanni Risso, ha espresso a nome della categoria il disappunto per le misure in questione che causeranno la perdita di posti di lavoro in una comparto che da' occupazione a un milione e mezzo di addetti e l'aumento del contrabbando a tutto vantaggio delle organizzazioni criminali, senza intaccare la volontà dei minori di iniziare fumare, perché i giovani iniziano a fumare per «sentirsi adulti prima del tempo imitando amici e familiari» e non perché «attratti da pacchetti con colori sgargianti».

Il presidente Risso ha ribadito anche che «che siamo dettaglianti dei prodotti da fumo ma anche genitori, siamo i primi a volere una regolamentazione che tuteli i minori. Crediamo   ha precisato Risso  nella libertà di fumare da parte di un pubblico adulto e consapevole. E non vi è consapevolezza senza una corretta e puntuale informazione, senza una prevenzione efficace in famiglia e a scuola, prima di tutto. A meno di non voler considerare il ricorso a immagini irrealistiche informazione per i cittadini analfabeti».

Insomma il presidente della Cedt Giovanni Risso ha rivendicato la libertà degli adulti di scegliere se fumare o meno, precisando che la categoria è convinta assertrice di una regolamentazione per i minoriIn effetti chi fuma o ha fumato nella propria vita sa bene (senza bisogno di statistiche roboanti) che è proprio in età giovanile che s'inizia a fumare per emulare gli adulti certamente, ma anche per curiosità di scoprire che «sapore ha»

La richiesta della Confederazione dei dettaglianti del tabacco è rivolta al Parlamento Europeo a cui viene chiesta «un'azione coerente che consenta di assicurare gli obiettivi di tutela della salute pubblica senza che solo la nostra categoria sia chiamata a pagarne il conto». 

23.01.2013
Vito Stano