di Vito Stano
Il
tempo che è intercorso tra stare allerta sui social (e durante le poche uscite
consentite per lo stretto necessario) e l'attimo in cui è circolata la notizia
del primo cassanese colpito da Covid-19 è stato breve ma non troppo. Abbiamo
sospettato dell'Altro che incrociavamo al caseificio o in farmacia durante i
giorni precedenti. Poi è partita la gara su fb e wapp per indagare e divulgare
il nome (alcuni hanno ricevuto da contatti fuori Cassano anche la foto).
Bene
e ora? Pensateci se le Asl sono responsabili del coordinamento ci sarà una
ragione: intanto la privacy ai tempi del coronavirus è un concetto quasi del
tutto vuoto, vista la quantità di informazioni che stiamo (più o meno tutti)
condividendo sulle piattaforme sociali. Ma c'è una differenza tra quello che
decidiamo di condividere e quello che vorremmo sapere: c'è la sofferenza di una
famiglia, che si ritrova un suo componente affetto dal virus (solo come tutti
coloro che ne stanno affrontando le conseguenze in uno dei tanti ospedali
attrezzati); per non dire quanto certamente sia in pena lo sfortunato al
pensiero di averlo trasmesso involontariamente ad altri.
Pensate
che le strutture preposte non sono capaci? Se è così sostituitevi a loro: nel
carico di responsabilità che stanno sopportando. E ancora, immaginate che nelle
provincie più colpite i sani avessero chiesto al sindaco o a coloro che ne
avessero contezza i nomi degli infermi. Difficile immaginarlo vero? Avrebbero
dovuto affiggere manifesti grandi sei metri per tre. E forse non sarebbero
bastati. Ricordate che la migliore azione da compiere è stare in casa. E
per tutti coloro che per forza maggiore sono costretti a proseguire la normale
attività lavorativa, ebbene sappiate che avete la solidarietà di tutti noi che
purtroppo (e per fortuna) siamo barricati entro le mura domestiche.
Sappiate
tra l'altro che per difendersi dal contagio occorrono i D(ispositivi) di
P(rotezione) I(ndividuale), poiché sapere il nome del contagiato non ci metterà
al riparo ma appagherà soltanto la sete della massa informe di linciare il
diverso.
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