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martedì 11 giugno 2013

'Japigia Gagi': l'opera di Giovanni Princigalli alla Mediateca regionale


Nel primo si narra di incontri per foto, procura e posta tra gli Italiani di Montréal e gli Italiani del Sud Italia, tra gli anni '50 e gli anni '60. Vi sono storie d'amore e matrimoni tristi, fidanzamenti non conclusi e altro. Il film si sofferma sul passaggio dei "promessi sposi" dalla condizione originaria di contadini a quella di operai nella nuova patria (si parla quindi dei conflitti sul lavoro, il sindacato, il padronato, la condizione della donne in fabbrica). Infine la vecchiaia e come oggi si attende l'ultimo viaggio, un altro passaggio, quasi un'altra migrazione. Verso dove? Le musiche sono tra le altre firmate da Officina Zoè ed Ambrogio Sparagna.

'I fiori alla finestra' è invece la storia di Nadège, Amélie e Léonie che volevano migliorare la loro vita. Sognavano di volare attraverso la finestra di un sito d’incontro amorosi o di una web cam, ma invece resteranno nel loro paese, il Camerun. Cambiano così non più di paese ma di vita, cercando di migliorare quest’ultima grazie all’arte e il film diventa la storia della loro amicizia con lo stesso regista, Giovanni Princigalli, che per conoscerle e raccontare la loro storia realizza il suo primo viaggio in Africa. Un documentario in prima persona.

Il prossimo appuntamento è per lunedì 17, sempre alle ore 18,30, con il film 'Japigia Gagi' opera prima del regista a Bari nel 2003. Sarà anche l'occasione per discutere con lui e del suo ritorno sullo stesso set dopo dieci anni, insieme al professor Franco Cassano che per quel primo film fornì la sua consulenza come sociologo.

(fonte Mediateca regionale pugliese)

martedì 21 maggio 2013

Da Herzog a Wenders: al cinema Abc di Bari viaggio nel cinema '70-'80


Ieri Werner Herzog, oggi Wim Wenders. Al cinema Abc a Bari sono stati proiettati tre film del regista tedesco Werner Herzog: il primo dal titolo 'Paese del silenzio e dell'oscurità' è un documento di sconvolgente emotività sul mondo dei sordo-ciechi, soggetti dimenticati e marginalizzati da tutti, dalla società intera. Herzog racconta la storia di alfabeti altri, di mani che si tendono a cercare il contatto, di dita che sfiorano i palmi aperti, di vibrazioni gutturali: tutto ciò attraverso la vita di una donna, rinata grazie alla consapevolezza di sé e all'educazione specifica. La vita dei sordo-ciechi, come molto bene il regista narra, è difficile, ma la volontà di emergere dall'oblio spinge molti di loro a incontrarsi per stare assieme e programmare un percorso d'integrazione nella società tedesca del tempo (anni Settanta). Commovente e a tratti sottilmente comico, il film di Herzog prodotto circa trent'anni fa per molti aspetti è attualissimo, specialmente in questi anni di crisi, durante i quali "il superfluo" viene tagliato e armonizzato ai dettami dell'austerità. Dunque la denuncia che da questa pellicola emerge non può che essere fatta propria, specialmente al giorno d'oggi.

Le altre due pellicole ('L'estasi dell'intagliatore Steiner' e 'Fata Morgana') di Herzog hanno sprofondato il pubblico prima nella magia anni Settanta del volo con gli sci e in chiusura di serata nell'immagini tragicomiche sulla creazione della Terra e dell'elemento umano seguendo la leggenda di un popolo indigeno guatemalteca.

Oggi si prosegue con Wim Wenders: 'Nick's Movie. Lampi sull'Acqua' alle 18,30, 'Tokyo-Ga' alle 20,00, 'Appunti di viaggio su moda e città' alle 21,30.

21.05.2013
Vito Stano   

giovedì 27 dicembre 2012

Sognando pecore elettriche. L'opera di Philip Dick in rassegna dal 27 alla Mediateca regionale pugliese di Bari


Il cantiere della Mediateca regionale pugliese prosegue la sua attività di raccolta suggerimenti e proposte e, intanto, a partire da oggi giovedì 27 dicembre fino a marzo 2013, celebra il genio di Philip K. Dick.

A trent’anni dalla morte dello scrittore americano Philip K. Dick (1982 – 2012) e del trentennale di Blade Runner (il più celebre film ispirato al capolavoro di Dick Do androids dream of electric sheep? (1968, trad. Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, poi diventato Il cacciatore di androidi), la Mediateca regionale pugliese vuole ricordare l’autore americano con Sognando pecore elettriche, una rassegna di film tratti e ispirati ai suoi romanzi.  A corredare le proiezioni, sarà allestita una inedita e preziosa esposizione dei manifesti originali dei film dickiani e di film di fantascienza conservati nei preziosi archivi della Mediateca.

La rassegna si apre oggi giovedì 27 (proiezioni alle 11.30, 15.00 e 16.30, ingresso libero),  con la visione di Dark Star di John Carpenter (1974) film che, a differenza di tutti gli altri programmati, è stato la fonte a cui Dick attinse per alcune parti dell’opera di Valis. Nella serata inaugurale verranno esposti i manifesti originali, nei tre diversi formati conservati nella Mediateca, del capolavoro di Don Siegel del 1956 L’invasione degli Ultracorpi. L’omaggio a Philip K. Dick, proseguirà nel 2013 e si arricchirà di idee e materiali audiovisivi proposti da appassionati del Sci-Fi.

La rassegna Sognando pecore elettriche, che inaugura la collaborazione tra il Laboratorio Mediateca regionale pugliese e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, è frutto di una ricerca accademica per lo studio di una tesi di laurea sull’autore americano

Si inizia Giovedì 27 con Dark Star di John Carpenter (1974). I film saranno visionabili sulle nove postazioni multimediali e offerti in proiezioni plurisoggettive nella sala di 48 posti sino a esaurimento dei posti disponibili previa iscrizione. Gli orari di proiezione saranno alle 11,30, alle 15,00 e alle 16,30.

Philip Kindred Dick (biografia)
Scrittore statunitense (Chicago 1928 - Santa Ana 1982), autore di romanzi, racconti e saggi dedicati alla fantascienza e alla postmodernità. Inesauribile fonte di ispirazione per il cinema, Dick ha influenzato profondamente la scena cyberpunk e le tematiche del postumanesimo. Fra i suoi racconti e romanzi più celebri, tutti tradotti in italiano, da cui sono stati tratti grandi successi cinematografici, si ricordano: Minority report (1956) da cui l’omonimo film (2002); We can remember it for you wholesale (1966) da cui Total recall (1990); Do androids dream of electric sheep? (1968) da cui Blade runner (1982). Innumerevoli sono anche i film basati sulle idee di Dick di un universo distopico, fra questi, Matrix (1999-2003), che ha tratto da The man in the high castle (1962), Ubik (1969) e Valis (1981) intuizioni sul rapporto con la realtà e i suoi simulacri. Il filosofo e sociologo francese Jean Baudrillard ha trovato nella sua poetica l’esempio della nozione di simulazione. Questioni quali: cosa sia l’umano e cosa il suo simulacro, la sincronicità di molteplici piani di realtà, l’alterazione delle percezioni, l’influenza dei media, distopia e ucronia sono i soggetti dei suoi racconti visionari. Al termine di un’esistenza vissuta tra difficoltà economiche e delusioni professionali, in preda ad allucinazioni sempre più gravi, Dick scrisse la trilogia di Valis (Valis, 1981; The divine invasion, 1981; The transmigration of Timothy Archer, 1982), ispirata alla filosofia agnostica, e morì scorgendo il successo che di lì a poco l’avrebbe consacrato quale nume tutelare della fantascienza postmoderna